La bella Alice Anselmo è la prima politica ‘ascara’ nella storia della Sicilia

24 dicembre 2015

Il premio ‘Ascarino d’oro’ per la Sicilia, com’è noto, viene assegnato ogni anno, il 31 Dicembre, al politico che ha svenduto meglio la Sicilia al governo romano. Quest’anno la giuria, per la prima volta nella storia, ha assegnato un ‘Premio speciale’ alla capogruppo del PD all’Ars per aver superato in “sfacciataggine” persino i deputati di Sala d’Ercole del Nuovo Centrodestra Democratico di Alfano. Il segreto di Alice? Un comunicato in cui ‘elogia’ il killer dell’Autonomia, ovvero l’assessore Alessandro Baccei

Per la prima volta nella storia dell’ ‘ascarologia’ (la disciplina legata al meridionalismo che studia le radici ‘filosofiche’ di chi, facendo politica nel Sud Italia, svende la propria terra al governo centrale) la giuria ha deciso di assegnare il premio speciale ‘Ascarina siciliana dell’anno’. Fino ad oggi gli ascari sono sempre stati uomini. E come i nostri lettori sanno, ‘L’ascarino d’oro’ al politico più ‘venduto’ viene assegnato ogni 31 dicembre dell’anno. Ma quest’anno la giuria ha voluto fare un’eccezione premiando la prima donna in politica ‘ascara’ nella storia dell’ ‘Ascarologia’ siciliana. Si tratta di Alice Anselmo, da qualche settimana capogruppo del PD all’Assemblea regionale siciliana.

La giuria si è riunita oggi pomeriggio di corsa per assegnare il premio alla bella Alice dopo aver letto il seguente comunicato diramato dalla capogruppo del Partito Democratico a Sala d’Ercole:

“L’assessore Baccei – afferma con convinzione Alice Anselmo – sta ampiamente dimostrando di essere all’altezza del compito di riportare ordine nei conti della Regione, impresa complessa, in passato neppure iniziata da altri. Non sarà uno scivolone d’Aula, imputabile ad assenze e distrazioni non sue, a far porre in discussione la sua permanenza nel ruolo”. 

La parola finale “ruolo” lasciata sospesa tra il nulla e il divenire onirico, senza la volgare specificazione, non deve trarre in inganno: la bella Alice si riferisce di certo al ruolo di assessore regionale all’Economia: quell’economia siciliana che il governo di Rosario Crocetta e il PD siciliano, con la ‘regia’ di Baccei, stanno provando con ‘successo’ a distruggere.

“La cosa che ci ha colpito – scrivono i giurati che hanno ‘premiato’ la bella Alice – è avere definito l’assessore Baccei come l’uomo che sta riportando ‘ordine nei conti della Regione’. Si tratta di una lettura ‘intelligente’ – molto ‘intelligente’ – dell’azione di killeraggio dell’Autonomia siciliana che l’assessore Baccei sta svolgendo in Sicilia.

Baccei, in sintesi, ha ottenuto i seguenti, ‘eccezionali’ risultati:

a) ha consentito al governo Renzi di rubare circa 10 miliardi di Euro al Bilancio della Regione

b) ha provato a cancellare, sempre dal Bilancio regionale, 10 miliardi di crediti della Regione (operazione che, ‘purtroppo’ ha dovuto rivedere in qualche parte, perché questa seconda ruberia diventava in parte ‘rischiosa’: ma in parte è riuscita)

c) non ha chiesto al governo nazionale i 4 miliardi e mezzo di Euro circa che lo Stato deve alla Regione nel dare-avere sulla sanità: sono i 600 milioni di Euro all’anno che la Regione dovrebbe incassare secondo quanto prevede la legge Finanziaria nazionale del 2006: soldi che Roma si tiene dal 2010

d) nella manovra 2016 – che ancora non si è materializzata – Baccei si è ‘impegnato’ non soltanto, come già ricordato, a non richiedere al governo Renzi i 4 miliardi e mezzo di arretrati sulla sanità, ma a regalare al governo Renzi, anche per il prossimo anno, i 600 milioni di Euro della stessa sanità

e) Baccei si è impegnato a gabbare i siciliani con una doppia fregatura: ha detto che, in cambio di un miliardo e 400 milioni di Euro che il governo Renzi ‘erogherà’ alla Sicilia nell’anno enne (come si usa dire in matematica finanziaria), verranno ‘cassati’, senza legge costituzionale (e quindi violando Costituzione e Statuto autonomistico siciliano), gli articoli 36 e 37 dello stesso Statuto; la doppia fregatura sta nel fatto che questo miliardo e 400 milioni di Euro non c’è: ufficialmente, mancano 500 milioni di Euro; in pratica, non ci sono nemmeno i 900 milioni di Euro e, proprio in queste ore, Baccei e i suoi collaboratori stanno cercando la formula per nascondere anche l’assenza di questi 900 milioni di Euro, con l’obiettivo di eliminare gli articoli 36 e 37 dello Statuto senza dare nulla alla Regione”.

“Per affermare che Baccei sta riportando ‘ordine nei conti della Regione’ bisogna avere la faccia come… – dicono sempre i giurati -: e l’onorevole Alice Anselmo, sotto questo profilo, ha superato in curva persino i deputati di Sala d’Ercole del Nuovo Centrodestra Democratico di Alfano, che dicono di non essere al governo e si sono scannati per spartirsi i posti nell’ufficio di gabinetto dell’assessorato ai Beni culturali e le poltrone di sottogoverno”.

“Alice Anselmo – concludono i giurati – ha dimostrato di essere più sfacciata degli alfaniani siciliani”. 

I giurati, in via del tutto eccezionale, hanno deciso di inviare una lettera di ‘encomio’ all’ex parlamentare nazionale del PSI, Salvo Andò: a lui, cioè a Salvo Andò, infatti, si deve la fulgida presenta della bella e, soprattutto, ‘intelligente’ Alice Anselmo nell’agone politico siciliano.

“E’ stato Salvo Andò – ricordano i giurati – a volere la candidatura e l’elezione all’Ars della bella Alice. E noi non possiamo certo dimenticare che ha regalato alla politica siciliana una donna così geniale…”.

Ovviamente, il premio speciale alle bella Alice non intacca il premio ‘Ascarino d’oro’ che verrà assegnato il prossimo 31 Dicembre.

P.S.

Un fatto comunque è certo: la bella Alice Anselmo, dopo aver cambiato sei casacche politiche, saltando da una formazione politica all’altra come una quaglia che sfugge alle doppiette, ha finalmente trovato il partito che fa per lei: il PD siciliano degli ‘ascari’ di Raciti, Cracolici, Crocetta. Sì, il posto di capogruppo all’Ars del PD la bella Alice se l’è meritato, altro che!

Ah, dimenticavamo: noi l’abbiamo sempre saputo che Salvo Andò è un genio…

 

 

 

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