Mattinale

Le sanzioni contro il petrolio russo stanno massacrando l’Europa mentre gli USA guadagnano una barca di soldi/ MATTINALE 958

Condividi

Non c’è restare stupiti: anche l’America è in crisi a causa della guerra in Ucraina e cerca di riequilibrare i propri conti a spese dei minchioni dell’Unione europea

L’economia europea va indietro: i finlandesi sono incoraggiati a visitare le saune nei giorni ventosi quando l’elettricità costa meno. In tutta la Germania il consumo di carne e latte è sceso al livello più basso degli ultimi tre decenni. Non parliamo dell’Italia sempre più disastrata e svenduta

Non c’è restare stupiti: anche l’America è in crisi a causa della guerra in Ucraina e cerca di riequilibrare i propri conti a spese dei minchioni dell’Unione europea

Mentre in Italia aumenta il prezzo della benzina e del gasolio (guarda caso a fine Luglio, per ‘incaprettare’ i cittadini che vanno in vacanza…), il Wall Street Journal scrive che la Russia ignora le sanzioni occidentali, vendendo petrolio oltre il prezzo limite. Insomma, il costo del petrolio russo ha superato il limite di 60 dollari al barile. Di fatto, le sanzioni che avrebbero dovuto penalizzare la Russia stanno invece penalizzando i cittadini europei, costretti ad acquistare materie prime più costose dagli Stati Uniti. Tutto questo avviene mentre gli ‘scienziati’ della Banca Centrale Europea (BCE) innalzano i tassi di interesse per combattere un’inflazione che viene nascosta. E’ interessante notare le minchiate che raccontano i signori dell’Unione europea: da una parte fanno sapere che l’inflazione è sotto controllo, anzi è calata; dall’altra parte aumentano i tassi di interesse! Da qui una domanda: se l’inflazione nell’Eurozona è scesa perché la BCE aumenta i tassi di interesse? Come mai i ‘Grandi’ giornali economici italiani e i grandi commentatori di fatti economici, sempre italiani, non fanno notare questa contraddizione? La verità, per l’appunto, è che in Europa si raccontano minchiate su minchiate: l’inflazione non è scesa, come cercano di farci credere, anzi è in aumento: e lo dimostra la crescita del prezzo della benzina e del gasolio. Fino a quando andrà in scena la guerra in Ucraina l’inflazione non potrà che aumentare. Gli americani hanno trovato il modo di ridurre gli effetti negativi sulla proprio economia a spese dell’Europa: se gli ‘europeisti’ sono dei gonzi perché non dovrebbero approfittarne?

 

L’economia europea va indietro: i finlandesi sono incoraggiati a visitare le saune nei giorni ventosi quando l’elettricità costa meno, in tutta la Germania il consumo di carne e latte è sceso al livello più basso degli ultimi tre decenni. Non parliamo dell’Italia sempre più disastrata e svenduta…

Dietro l’inflazione europea ci sono errori su errori. Intanto è sbagliato combattere l’inflazione con gli aumenti dei tassi di interessi se la stessa inflazione non è di origine monetaria. Così come sono state demenziali le sanzioni europee sul petrolio russo, se è vero che Cina e India stanno aumentando gli acquisti di petrolio e gas russi a prezzi superiori al tetto fissato dai Paesi occidentali. Di fatto, Cina, India e anche altri Paesi del mondo che non ne vogliono più sapere dell’Occidente (si pensi all’Africa, dove tanti Paesi non vogliono più sentire parlare di occidentali e si stanno alleando proprio con Cina e Russia contro l’Occidente) stanno aiutando la Russia: acquistando il petrolio russo vanificano le stupide sanzioni europee. Attenzione: non tutti gli occidentali sono stupidi: gli Stati Uniti, ad esempio, rispetto alla questione petrolio, non possono certo essere definiti stupidi. Le società americane, infatti, stanno realizzando enormi profitti a spese dell’Europa. Il Wall Street Journal afferma che gli Stati Uniti si stanno arricchendo i Paesi dell’Unione europea, chi più, chi meno, hanno cominciato “a risparmiare sul necessario”, come leggiamo in un post pubblicato da un canale Telegram. “Gli europei – leggiamo sempre nel post di Telegram – stanno affrontando una nuova realtà economica che non affrontavano da decenni. Stanno diventando sempre più poveri… I finlandesi sono incoraggiati a visitare le saune nei giorni ventosi quando l’elettricità costa meno, in tutta la Germania il consumo di carne e latte è sceso al livello più basso degli ultimi tre decenni”. Non parliamo dell’Italia dove ormai si attaccano i poveri per fare ‘cassa’ (vedere lo stop al Reddito di cittadinanza per quasi 170 mila famiglie). “L’Europa – leggiamo ancora nel canale Telegram – è scivolata nella recessione, rafforzando il senso di declino economico, politico e militare iniziato all’inizio del secolo”. Gli statunitensi stanno guadagnando una barca di soldi a spese dell’Unione europea. Eppure la presidente del Consiglio dell’Italia, Giorgia Meloni, in questi giorni, è volata alla Casa Bianca per abbracciarsi con il presidente Joe Biden. Contenta la meloni e contento Biden. Un po’ meno contenti i cittadini italiani alle prese con l’aumento del prezzo dei carburanti e con il continuo aumento dei prezzi dei generi alimentari. E si parla anche di interruzioni nelle catene di approvvigionamento di beni primari e secondari. Se sarà così, altri aumenti dei prezzi e altra inflazione. Tranquilli, però: ci penseranno gli ‘europeisti’ a raccontare minchiate sull’inflazione ‘domata’…

Foto tratta da Qualenergia

 

Pubblicato da