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I cinesi entrano nel porto di Amburgo. Non è che mezza Ue sta prendendo per i fondelli Stati Uniti d’America e Ucraina? /MATTINALE 944

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  • La decisione è stata sofferta, perché una minoranza della politica tedesca è contraria all’accordo politico ed economico con la Cina che, di fatto, va contro gli Stati Uniti d’America 
  • Va ricordato che i cinesi controllano già il porto del Pireo, in Grecia, che hanno rilevato meno di un decennio fa grazie alla crisi economica greca provocata dalle banche tedesche 
  • Sia i conservatori, sia i socialdemocratici tedeschi sono favorevoli al rapporto con la Cina (e con la Russia)
  • Davvero gli americani a guida Dem sono diventati così fessacchiotti da non capire che mezza Europa li sta prendendo per i fondelli? 

La decisione è stata sofferta, perché una minoranza della politica tedesca è contraria all’accordo politico ed economico con la Cina che, di fatto, va contro gli Stati Uniti d’America  

I cinesi, dopo circa due anni di trattative, sono entrati nel porto di Amburgo, in Germania, uno dei più importanti d’Europa. Il gruppo Cosco – la compagnia di trasporto marittimo controllata dal Governo cinese – ha acquisito  il 24,99 per cento delle azioni del Terminal Tollerort del porto di Amburgo, infrastruttura che fa capo al gruppo tedesco Hhla (Hamburger Hafen und Logistik Ag), a partecipazione pubblica. Di fatto, siamo davanti a un accordo tra il Governo cinese e il Governo tedesco, se è vero che si tratta di due gruppi – come già sottolineato – controllati dall’esecutivo cinese (Cosco) e dall’esecutivo tedesco (Hhtla). Di fatto quello che è sotto gli occhi di tutti è un accordo politico tra Cina e Germania. Tutto questo avviene mentre è in corso la guerra in Ucraina dove il cosiddetto Occidente industrializzato è – o dovrebbe essere – impegnato contro la Russia. Come scriviamo spesso, a parole la Germania è impegnata in una guerra contro la Russia; i fatti oggettivi raccontano un’altra storia. C’è il dubbio che la Germania non abbia mai interrotto i rapporti con la Russia; e adesso c’è la certezza che la stessa Germania intrattenga rapporti con la Cina, grande alleata e sostenitrice della Russia. Sono le contraddizioni non di tutta la Germania ma di una parte del Governo tedesco: e, precisamente, dell’attuale Cancelliere, il socialdemocratico Olaf Scholz. Va detto, infatti, che una parte del Governo della Germania si è opposto all’accordo con la Cina; gli oppositori al Cancelliere Scholz sono riusciti ad ottenere solo una riduzione della partecipazione azionaria dei cinesi della Cosco nel Terminal Tollerort: dall’iniziale 33% si è passati, come già accennato, al 24,9%. Alla fine, dopo un tira e molla durato due anni, è passata la linea Scholz e i cinesi sono entrati nel porto di Amburgo.

 

Va ricordato che i cinesi controllano già il porto del Pireo, in Grecia, che hanno rilevato meno di un decennio fa grazie alla crisi economica greca provocata dalle banche tedesche 

La parte del mondo politico tedesco che sostiene la bontà della presenza dei cinesi nel porto di Amburgo difende la propria scelta, sottolineando che il gruppo Cosco detiene una partecipazione di minoranza e non avrà diritti di veto. In più l’accordo avrebbe impedito ai cinesi di dirigersi verso i porti di Anversa e Rotterdam. Si tratta di due stupidaggini. Se è vero che i cinesi, nel porto di Amburgo, non avranno diritti di veto, è anche vero che avranno accesso a tutte le informazioni relative alle partenze e agli arrivi della navi: e questo è un vantaggio notevole per la Cina, perché il primato del commercio globale via mare si fonda anche sulla conoscenza del via vai delle merci. Non c’è nemmeno bisogno di commentare il fatto che i tedeschi, facendo entrare i cinesi nel porto di Amburgo, avrebbero impedito agli stessi cinesi di spostarsi in Olanda: se c’è una guerra contro la Russia e i suoi alleati – e la Cina è un alleato di ferro della Russia – i cinesi non dovrebbero mettere piede né nel porto di Amburgo, né nei porti olandesi. Il resto sono solo fesserie. Per la cronaca, va ricordato che i cinesi controllano il porto del Pireo, in Grecia. Non c’è bisogno di ricordare che i cinesi hanno rilevato il porto del Pireo proprio grazie alla Germania che, con le sue banche, ha provocato poco meno di un decennio addietro la crisi economica della Grecia a causa di un debito greco di circa 300 miliardi di euro. Senza la crisi greca, provocata dalla Germania, i cinesi non avrebbero potuto rilevare il porto del Pireo. Va inoltre ricordato che la tedesca Hhla è entrata nella gestione della Piattaforma logistica del porto di Trieste. Coloro i quali pensano male anche al rischio di peccare, potrebbero anche ipotizzare che i cinesi, tramite i tedeschi, si sono intrufolati anche nel porto di Trieste… In più, tanto per gradire, va ricordato che sia i tedeschi (attraverso Hamburg Sud), sia i cinesi (sempre attraverso la Cosco) sono presenti nel porto di Gioia Tauro, in Calabria.

 

Sia i conservatori, sia i socialdemocratici tedeschi sono favorevoli al rapporto con la Cina (e con la Russia)

Un’altra giustificazione addotta dai tedeschi per giustificare l’accordo con i cinesi nel porto di Amburgo è che tale porto migliorerà il proprio posizionamento nel Mare del Nord e nel Mar Baltico. In realtà, a posizionarsi meglio sono i cinesi. La verità è che ci sono scemenze che non si possono più sentire. I cinesi, di diritto ne di traverso, sono presenti nel porto di Amburgo da quasi 40 anni. Tutto questo mentre la Cina, da almeno sette anni se non di più, è uno dei principali partener commerciali della Cina, con uno scambio di beni che è stato valutato intorno a 300 miliardi di euro. La verità è che l’apertura della Germania verso la Russia e verso la Cina risale agli anni della Cancelliera Angela Merkel: ed era un’apertura avallata sia dai conservatori della stessa signora Merkel (anche se non sono mancati i distinguo), sia dai Socialdemocratici. La guerra in Ucraina ha costretto la Germania a schierarsi, almeno ufficialmente, contro la Russia e, di conseguenza, contro la Cina. Ma, come scriviamo spesso, quella tedesca è solo una recita. Gli Stati Uniti d’America l’hanno capito? In parte sì, non a caso hanno fatto saltare in area i gasdotti Nord Stream 1 e Nord Stream 2 che portavano il gas russo in Germania (in realtà, funzionava solo il Nord Stream 1, mentre il Nord Stream 2 avrebbe dovuto entrare in funzionale nel 2022). Ma non ci sono state reazioni americane – almeno noi non ne conosciamo – alla ‘cinesizzazione’ del porto di Amburgo. E’ probabile che, in questa fase, gli statunitensi stiano riflettendo non soltanto sulla Germania ma su buona parte dell’Unione europea che, a parole, dice di appoggiare l’Ucraina ma, nei fatti, gli ‘pianta i chiodi’…

 

Davvero gli americani a guida Dem sono diventati così fessacchiotti da non capire che mezza Europa li sta prendendo per i fondelli?     

Piaccia o no, è impossibile negare che i cinesi nel porto di Amburgo sono un aiuto oggettivo alla Cina proprio nel momento storico in cui la stessa Cina guida il processo di ‘dedollarizzazione’ sintetizzato in modo molto preciso dal senatore americano del Partito Repubblicano, Marco Rubio: “Il Brasile, che è il Paese più grande dell’emisfero occidentale a Sud di noi, ha siglato un accordo commerciale con la Cina. In base a tale accordo hanno deciso di commerciare con le proprie valute nazionali. In pratica, hanno deciso di bypassare il dollaro americano. Questi Paesi stanno creando un’economia parallela, completamente indipendente dagli Stati Uniti. In soli cinque anni non saremo più in grado di dettare nulla a nessuno con sanzioni, perché a quel punto ci saranno così tanti Paesi che commerciano con i propri soldi, e non con il dollaro, che non potremo imporre sanzioni a tutti loro”. Solo un deficiente non capisce che la Germania sta aiutando la Cina (e indirettamente la Russia). E lo stesso discorso vale per altri Paesi dell’Unione europea. Il Parlamento italiano, in queste ore, ha votato un provvedimento che vieta di utilizzare i fondi del PNRR per fornire armi all’Ucraina. Solo che l’Italia è ormai in ‘bolletta’, con tantissimi Comuni in braghe di tela, con la stragrande maggioranza della Regioni che non hanno più soldi per pagare la sanità pubblica e con un’inflazione fuori controllo. Di fatto, senza i fondi del PNRR l’Italia potrà aiutare l’Ucraina con le chiacchiere! Davvero gli americani a guida Dem sono diventati così fessacchiotti da non capire che mezza Europa li sta prendendo per i fondelli?

Foto tratta da Remocontro 

 

 

 

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