Agricoltura

L’allarme di Ignazio Corrao: la Ue rischia di penalizzare due simboli della Sicilia: mulini a pietra e sale marino

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  • L’europarlamentare siciliano si rivolge al Ministro delle Politiche agricole Francesco Lollobrigida
  • La norma che ostacola i mulini a pietra della Sicilia mentre la certificazione Bio escluderebbe il sale marino 

L’europarlamentare siciliano si rivolge al Ministro delle Politiche agricole Francesco Lollobrigida

L’eurodeputato siciliano Ignazio Corrao dei Greens europei lancia l’allarme: “Una modifica al Regolamento UE sul biologico, potrebbe escludere il sale marino, così come una norma nazionale che discrimina i mulini a pietra (foto a destra tratta da Sicily Experience) dal mercato della semola di grano duro: Lollobrigida faccia in fretta, così si danneggia cultura, produzione e tradizione”. Il riferimento è al Ministro delle Politiche agricole (o Ministero dell’Agricoltura), Francesco Lollobrigida, che fino ad oggi, in verità, non è sembrato molto sensibile alle questioni che riguardano l’agricoltura siciliana. Dice sempre Corrao: “La norma che rende i mulini a pietra ‘illegali’ e il futuro Regolamento UE sul sale biologico rappresentano due grandi minacce per le produzioni del Sud. Vista la scelta di aggiungere le parole ‘sovranità alimentare’ al Ministero dell’Agricoltura, mi aspetto dal ministro Lollobrigida che agisca sia per affrontare il consumo domestico di prodotti alimentari importati e di bassa qualità, che per difendere e rendere competitive le produzioni italiane”.

 

La norma che ostacola i mulini a pietra della Sicilia mentre la certificazione Bio escluderebbe il sale marino 

L’europarlamentare siciliano, che qualche anno fa ha lasciato il Movimento 5 Stelle, commenta l’incontro istituzionale con il Ministro Lollobrigida, tenutosi oggi a Bruxelles. “Oggi, in occasione di un confronto con il Ministro dell’Agricoltura Lollobrigida sui grandi temi di portata europea e nazionale, come la siccità, il made in Italy e gli effetti della guerra sulla nostra agricoltura – spiega Corrao – ho posto sul tavolo due questioni cruciali che rischiano di danneggiare pesantemente l’agricoltura siciliana: la norma che ostacola i mulini ‘a pietra’ e la certificazione bio che escluderebbe il sale marino. Ho sottolineato al Ministro l’assurdità di un Regolamento UE sul sale bio che, se la Commissione Europea dovesse approvare, penalizzerebbe le nostre produzioni di sale marino d’eccellenza. Un’opportunità che rischia di trasformarsi in un’esclusione inaccettabile del nostro sale marino (nella foto a destra tratta da Wikipedia)  dalla certificazione bio, a favore di produzioni più energivore e impattanti. Inoltre, di fronte al Ministro e a tutti i capi di dipartimento, ho sollevato il problema dei mulini a pietra, che una vecchia norma del 1967 sta ostacolando, impedendogli di lavorare il grano duro, che è il grano più diffuso nel Meridione. Per questo ho chiesto al Ministro Lollobrigida di attivarsi immediatamente per un intervento legislativo che apra alle opportunità imprenditoriali e nuovi posti di lavoro sul fronte dei mulini a pietra, e per una posizione chiara e decisa a difesa dei nostri produttori di sale marino”.

Ps

Nutriamo grande rispetto per il parlamentare europea Ignazio Corrao. Però una domanda non possiamo non porla: ma che ci stiamo a fare ancora in un’Unione europea di falliti che ci vuole fare mangiare gli insetti e ostacola i mulini a pietra e il sale marino?

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