J'Accuse

Non è che le polemiche sulla mostra di Cannes servono solo per sostituire l’assessore al Turismo Scarpinato? E con chi?

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  • Le domande non ci sembrano campate in aria, dal momento che a noi sembra di essere davanti a un’operazione di ‘cannibalismo’ politico interno al centrodestra siciliano 
  • Perché se l’atto amministrativo in questione è stato firmato dai burocrati dell’assessorato regionale al Turismo se la prendono solo con l’assessore Scarpinato?

Le domande non ci sembrano campate in aria, dal momento che a noi sembra di essere davanti a un’operazione di ‘cannibalismo’ politico interno al centrodestra siciliano 

Non è che, alla fine, tutta la gazzarra ‘armata’ attorno al finanziamento della mostra di Cannes da 3 milioni e 700 mila euro non è altro che un’operazione politica per costringere l’attuale assessore regionale al Turismo, Francesco Paolo Scarpinato, a rassegnare le dimissioni? Se dobbiamo essere sinceri, più passano le ore, più ascoltiamo le dichiarazioni di politici più o meno interessati a questa vicenda, più ci convinciamo di essere davanti a una storia di ‘cannibalismo’ politico interno al centrodestra siciliano. Anche se – sempre per essere sinceri – ancora non riusciamo a capire se si tratta di ‘cannibalismo’ interno a Fratelli d’Italia, il partito dell’assessore Scarpinato (leggere il tentativo di una parte di questo partito di mettere in fuori gioco Scarpinato per sostituirlo con un altro esponente di Fratelli d’Italia), o se si tratta, invece, di una strategia di Forza Italia per strappare al partito di Giorgia Meloni l’assessorato al Turismo per passarlo a qualche esponente berlusconiano. Ormai non ci stupisce nulla. Sappiamo benissimo che i berlusconiani non sono certo indifferenti alle promozioni piuttosto generose dagli assessorati al Turismo delle venti Regioni italiane…

 

Perché se l’atto amministrativo in questione è stato firmato dai burocrati dell’assessorato regionale al Turismo se la prendono solo con l’assessore Scarpinato?

Non siamo né a favore dell’assessore regionale al Turismo Scarpinato, né contro lo stesso assessore. Siamo solo osservatori e, da osservatori, non possiamo fare a meno di notare sia l’atteggiamento irrituale del presidente della Regione siciliana, Renato Schifani – che non arriva dalla Luna ma fa capo a Forza Italia – sia il fatto che, di questa vicenda, si guardi solo l’aspetto ‘politico’ e non la parte che attiene alla burocrazia. Per la cronaca, l’atto che ha materializzato il finanziamento di 3 milioni e 700 mila euro per questa benedetta mostra a Cannes non è ‘politico’ ma amministrativo. E non può che essere così, dal momento che in Italia, dalla fine degli anni ’90 del secolo passato, vige la cosiddetta legge Bassanini, che ha sancito la separazione tra politica e burocrazia. Legge che la Regione siciliana ha recepito. A nostro modesto avviso, questa legge nazionale – voluta dal centrosinistra italiano – è sbagliata, come sono sbagliate quasi tutte le leggi di riforma varate dagli anni ’90 ad oggi dal centrosinistra. Ma la legge c’è ed è vigente. E si applica anche in Sicilia. E questo lo sa benissimo anche il presidente Schifani, che nella vita fa l’avvocato civilista e amministrativista. Perché se l’atto amministrativo in questione è stato firmato dai burocrati dell’assessorato regionale al Turismo se la prendono solo con l’assessore Scarpinato? Per caso, negli uffici della Regione siciliana, senza avvertire nessuno, hanno eliminato la separazione tra politica e burocrazia? Di più: i burocrati che alla fine dello scorso anno hanno firmato l’atto sono gli stessi che operavano al tempo in cui assessore regionale al Turismo era Manlio Messina, protagonista del primo finanziamento da 2,2 a questa manifestazione? Insomma, per essere chiari, questa manifestazione da 3,7 milioni di euro è stata voluta dall’attuale assessore Scarpinato o è una ‘coda’ della passata amministrazione regionale?

Foto Wikipedia 

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