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Il papocchio dell’Avviso 22 e le precisazioni ‘filosofico-metafisiche’ dell’assessore regionale al Lavoro Nuccia Albano

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  • Abbiamo scoperto che nel Governo regionale di Renato Schifani si fa anche filosofia… 
  • Le precisazioni della parlamentare grillina Roberta Schillaci 
  • C’è chi fugge e c’è chi “sfugge”…
  • Le responsabilità dei mancati pagamenti ai circa 300 tirocinanti? Sono metafisiche… 

Abbiamo scoperto che nel Governo regionale di Renato Schifani si fa anche filosofia… 

Ieri abbiamo pubblicato un articolo a firma di Oreste Lauria, portavoce dei tirocinanti dell’Avviso 22. Oggi torniamo sull’argomento perché l’assessore regionale alla Famiglia, alle Politiche sociali e al Lavoro, Nuccia Albano, interviene per rispondere alla parlamentare regionale del Movimento 5 Stelle, Roberta Schillaci. Quest’ultima dice alcune cose giuste e una cosa inesatta. “Quella degli oltre 300 tirocinanti dell’ex Avviso 22 mai pagati dalla Regione siciliana – dice la deputata grillima Schillaci – è una vergogna legalizzata. Da anni il Movimento 5 Stelle chiede a gran voce ai governi di turno di pagare queste persone, che hanno prestato la loro opera per le aziende per anni, senza vedere un soldo e anzi rimettendoci di tasca in caso di spostamenti. Noi da sempre unica voce al fianco dei lavoratori”. Non è così, onorevole Schillaci. Non sappiamo se lei sia l’unica voce politica che difende i tirocinanti, ma di certo non è “l’unica voce”, visto che da tre anni giornali e televisioni raccontano e denunciano le ingiustizie di questa storia. “Interrogazioni, interventi in aula, richieste di audizioni in Commissione – aggiunge Schillaci – ma mai il Governo di centrodestra è intervenuto per risolvere la questione. Stesso appello che rivolgiamo al Governo Schifani: i tirocinanti vengano pagati. Negli scorsi mesi, insieme al loro rappresentate Oreste Lauria, mi sono recata all’assessorato al Lavoro per suggerire una soluzione, cioè quella di distaccare un gruppo di dipendenti da altri servizi per completare le procedure burocratiche necessarie al pagamento dei 300 tirocinanti che ancora aspettano da tre anni. In ogni caso la misura va rivista”.

 

Le precisazioni della parlamentare grillina Roberta Schillaci 

La parte del comunicato dell’onorevole Schillaci dove si dice che “mai il Governo di centrodestra è intervenuto per risolvere la questione” fa probabilmente riferimento al passato Governo regionale di centrodestra di Nello Musumeci; aggiungiamo, per completezza d’informazione, che anche l’attuale Governo di Renato Schifani è di centrodestra. La replica dell’attuale assessore regionale al Lavoro Nuccia Albano ha il pregio di fare chiarezza su alcuni punti, anche se non individua i responsabili della gestione con i ‘buchi’ di questo benedetto Avviso 22 e lascia aperti alcuni interrogativi: “La Regione siciliana – dice l’assessore Albano – non ha abbandonato i 300 tirocinanti palermitani e tutti quelli delle altre province che ancora non hanno ricevuto il contributo previsto dall’Avviso 22. Ad oggi sussistono criticità che il dipartimento del Lavoro ha più volte reso note e che fermano l’erogazione di quanto spettante. In particolare – prosegue l’assessore – non risultano pratiche ancora da istruire, ma solo da completare perché carenti di documentazione a fronte delle anomalie riscontrate dagli uffici del dipartimento Lavoro. Quest’ultimo ha, comunque, attivato il cosiddetto ‘soccorso istruttorio’, richiedendo di integrare la documentazione e le dichiarazioni mancanti per definire il procedimento”. Sommessamente, ricordiamo all’assessore Albano, che è arrivata da poco tempo, che un “soccorso” non può durare tre anni, perché se dura tre anni non è un soccorso ma uno ‘sdirrupo’! “Nessuna volontà da parte dell’amministrazione di penalizzare, nel tempo e nell’azione, i tirocinanti e le imprese – leggiamo sempre nel comunicato dell’assessore Albano -. E anche dopo il soccorso istruttorio sono state riscontrate criticità, soprattutto in registri delle presenze, contratti di assicurazione sulla responsabilità civile, contratti di assicurazione sugli infortuni, tutor didattici e quelli aziendali”. Egregia assessore Nuccia Albano: non sarebbe il caso di chiarire chi sono i responsabili di queste “criticità”? Non lo sono sicuramente i tirocinanti. O ci sbagliamo, assessore?

 

C’è chi fugge e c’è chi “sfugge”…

“Sfugge ai più – sottolinea sempre l’assessore Albano – che le somme erogate sottostanno ai principi fissati dalle regole di rendicontazione europee e ai suoi stringenti e rigorosi controlli che gli organismi preposti effettuano sistematicamente. Quindi l’eventuale emissione di pagamenti in presenza di documentazione non in regola comporta la inammissibilità della spesa, crea debito fuori bilancio e responsabilità per danno erariale a carico dei funzionari. Ogni tirocinante, così come l’impresa, potrà chiedere l’accesso agli atti, rendersi conto della documentazione mancante ed eventualmente sollecitare le imprese a presentarla, così come l’onorevole Schillaci potrà chiedere accesso, rientrando nelle sue prerogative parlamentari, per avere conoscenza puntuale dell’operato del dipartimento. Gli uffici regionali – conclude l’assessore Albano – sono in grande difficoltà per carenza di personale e sovraccarico di lavoro, legato anche a una miriade di competenze discendenti da regolamenti europei, leggi nazionali e regionali. Qualche ritardo è anche tollerabile ma non può essere sempre e comunque oggetto di attacchi ingiustificati. La mancanza di funzionari è un problema che andava affrontato in tempi debiti, che oggi è ancora più grave e che il governo regionale deve mettere nella sua agenda politica, così come sostenuto dall’assessore Andrea Messina, con il quale condivido la volontà di un rafforzamento del personale regionale”.

 

Le responsabilità dei mancati pagamenti ai circa 300 tirocinanti? Sono metafisiche… 

Ci faccia capire, assessore Albano: 17 mila e forse più dipendenti regionali sono pochi? Ne vuole assumere ancora? A noi, egregia assessore Albano, non “sfugge” nulla di questa storia che va avanti da tre anni. E’ lei, l’assessore regionale al Lavoro: ed è lei – lo ribadiamo – che deve rendere noti i nomi e i cognomi di chi ha commesso errori in questa bruttissima pagina dell’amministrazione regionale. Perché, egregio assessore, a giudicare dal tono ‘ieratico’ delle sue parole, sembrerebbe che i responsabili di questa incredibile vicenda siano ‘terzi’ non soltanto rispetto all’amministrazione regionale ma anche rispetto alla vita sulla Terra: come se una ‘mano invisibile’ soprannaturale avesse combinato questo ‘inchiappo’ amministrativo, senz’alcuna umana responsabilità. Insomma, da quello che si intuisce leggendo il comunicato dell’assessore Nuccia Albano, le responsabilità, in questa storia, sarebbero metafisiche… Non possiamo che definire surreale, poi, il passo del comunicato dell’assessore Albano dove si dice che “Qualche ritardo è anche tollerabile”. Egregio assessore: quindi è tollerabile un ritardo che va avanti da tre anni? Se ci fosse capitata lei, in questa storia, avrebbe affermato la stessa cosa? Dopo di che, con tutta la buona volontà del caso, non riusciamo a capire la ‘filosofia’ della precisazione dell’assessore Albano, là dove dice che “l’eventuale emissione di pagamenti in presenza di documentazione non in regola comporta la inammissibilità della spesa, crea debito fuori bilancio e responsabilità per danno erariale a carico dei funzionari”. Siccome la ‘metafisica’ ha creato questi problemi i 300 tirocinanti non verranno più pagati?

Foto tratta da ilSicilia.it

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