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L’Amap in tempo di crisi da super bollette vuole tagliare l’acqua a circa 5 mila utenti morosi di Palermo. Geni!/ MATTINALE 804

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  • Palermo si conferma una città a perdere: immondizia ovunque, un Tram che gira con le carrozze quasi vuote, altre sei linee di Tram in arrivo che gireranno con le carrozze quasi vuote, ‘sminchiamento’ di via Libertà nel nome di appalti & picciuli, parcheggi ‘aerei’ inutili e, adesso, anche il taglio dell’acqua ai morosi durante la crisi delle super bollette 
  • La nota del Sunia di Palermo
  • Zaher Darwish parla della crisi del gas citando la guerra in Ucraina ma dimenticando la speculazione ‘europeista…
  • L’articolo dello scorso anno dell’Agi sulla mancata depurazione dell’acqua a Palermo e dintorni

Palermo si conferma una città a perdere: immondizia ovunque, un Tram che gira con le carrozze quasi vuote, altre sei linee di Tram in arrivo che gireranno con le carrozze quasi vuote, ‘sminchiamento’ di via Libertà nel nome di appalti & picciuli, parcheggi ‘aerei’ inutili e, adesso, anche il taglio dell’acqua ai morosi durante la crisi delle super bollette 

L’Amap spa, la società che erroneamente viene ancora definita “municipalizzata”, vorrebbe tagliare l’acqua a circa 5 mila famiglie di Palermo, colpevoli di non pagare le bollette dell’acqua. L’Amap nasce come municipalizzata del Comune di Palermo prima delle balorde privatizzazioni imposte dal liberismo-globalismo economico. In seguito al fallimento della gestione privata dell’acqua in provincia di Palermo, Amap ha preso la gestione idrica di 35 Comuni della provincia di Palermo, provincia alla quale una legge un po’ ridicola approvata dall’Assemblea regionale siciliana ha cambiato solo il nome , ribattezzandola Città metropolitana di Palermo. La gestione di Amap a Palermo e, in generale, nei 35 Comuni della provincia di Palermo (che noi ci rifiutiamo di chiamare Città metropolitana, perché non c’è nulla di metropolitano!) non ha mai brillato. Anzi, come diremo in seguito, è stata discutibile, se non fallimentare in materia di depurazione delle acque. Ebbene, l’Amap, nel momento in cui le famiglie e le imprese non hanno i soldi per pagare le bollette di luce e gas ha deciso di tagliare l’acqua a circa 5 mila famiglie morose. Non c’è da stupirsi di tale opzione. In una Palermo dove l’amministrazione comunale, invece di togliere l’immondizia dalle strade, si prepara a gestire la ‘scorpacciata’ di appalti – circa 800 milioni di euro in caduta libera – per realizzare sei nuove linee di Tram senza un piano economico (‘sminchiando’ anche la via Libertà) e grotteschi parcheggi ‘aerei’ che nessuno utilizzerà, è del tutto normale assistere a certi spettacoli.

La nota del Sunia di Palermo

Sulla vicenda interviene il Sunia, il sindacato degli inquilini e degli assegnatari. Il Sunia ricorda che i tagli dell’Amap alle utenze morose potrebbero “comportare anche la sospensione del servizio idrico per tante famiglie in difficoltà”. Il sindacato degli inquilini ha inviato una nota all’ amministratore unico di Amap, Alessandro Di Martino, e al sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, “esprimendo preoccupazione per la preannunciata sospensione dei servizi idrici per migliaia di utenze possibilmente anche domestiche. Pur nella condivisione dell’esigenza di risanamento dei bilanci dell’azienda – scrive il segretario Sunia Palermo, Zaher Darwish – riteniamo che la scelte dei tempi sia a dir poco inopportuna. In questo momento, è notorio che le ripercussioni della guerra in Ucraina sull’aumento esponenziale dei costi dell’energia e dei prodotti petroliferi stanno provocando effetti devastanti e per le aziende e per tantissime famiglie”. Il Sunia di Palermo pertanto si appella alla direzione aziendale Amap e al sindaco affinché siano adottate “tutte le misure utili a salvaguardare un bisogno vitale e un diritto come l’acqua potabile per tutte le famiglie, in particolare modo quelle con disagio socio economico ma anche per le tante aziende in difficoltà, molte delle quali hanno già dichiarato di essere pronte a chiudere”.

Zaher Darwish parla della crisi del gas citando la guerra in Ucraina ma dimenticando la speculazione ‘europeista…

Il segretario del Sunia, Zaher Darwish – che sicuramente nutre simpatie per la partitocrazia italica ‘europeista’ – tira in ballo la guerra in Ucraina che con l’aumento del prezzo del gas c’entra solo a partire da Agosto di quest’anno, quando – correttamente – il Governo russo ha interrotto la fornitura di gas all’Unione europea in risposta alle sanzioni adottate dalla stessa Ue contro la Russia. Al segretario del Sunia di Palermo ricordiamo che la speculazione sul prezzo del gas è iniziata a fine Aprile dello scorso anno. Una volgare e truffaldina speculazione ‘pilotata’ dal mercato del gas di Amsterdam, che si trova nel ‘Paradiso fiscale’ autorizzato dall’Unione europea che va sotto il nome di Olanda. Per la cronaca, la speculazione sul gas è stata avallata dalla Commissione europea presieduta dalla tedesca Ursula von der Leyen. La Russia, egregio segretario del Sunia, non ha nulla a che spartire con la speculazione ultra-liberista e globalista voluta dall’Unione europea, con in testa Olanda e Germania. Sono stati i gestori del gas che, con il consenso dell’Unione europea, per più di un anno, hanno acquistato il gas russo a un prezzo basso per rivenderlo ai famiglie e imprese a prezzi ultra-maggiorati.

L’articolo dello scorso anno dell’Agi sulla mancata depurazione dell’acqua a Palermo e dintorni

Quindi chi non arriverà a pagare l’acqua rimarrà senz’acqua? Quindi chi non arriverà a pagare  le super bollette della luce rimarrà senza corrente elettrica? Quindi chi non arriverà a pagare il gas rimarrà senza gas? Ma che razza di Unione europea è mai questa? Veramente dobbiamo restare in questo consesso di massoni, affaristi e incapaci? Sembra che l’Italia si stia finalmente svegliando e stiano cominciando le proteste popolari contro le bollette di luce e gas alle stelle. E sembra anche che stia montando di giorni in giorno l’ipotesi di una protesta clamorosa: non pagare più le bollette. E in aumento – lo ricordiamo – sono anche le bollette dell’acqua, a Palermo decisamente ‘salate’ per il servizio scadente offerto dall’Amap. Ricordiamo che Amap, sulla depurazione delle acque, ne ha combinate di tutti i colori. “Fanghi e percolato in mare: così non funzionano i depuratori a Palermo“: così titolava lo scorso anno l’AGI, l’Agenzia Italia. Vi invitiamo a leggere questo articolo per capire da chi siamo amministrati e, soprattutto, per capire chi ancora oggi gestisce il servizio idrico a Palermo e, in generale, in 35 Comuni della provincia del capoluogo siciliano. Non sappiamo se da allora ad oggi siano cambiate le cose. Ma il fatto che tali fatti siano avvenuti è già grave. Ebbene, che la ‘predica’ arrivi da questo pulpito è veramente incredibile! Ci auguriamo che il Sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, non solo blocchi l’azione dell’Amap sugli utenti morosi, ma avvii anche – di concerto con i Sindaci dei Comuni della provincia dove opera Amap – una nuova fase nella gestione della stessa Amap, possibilmente sostituendo gli attuali amministratori.

Foto tratta da Investire Oggi 

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