Sul Titanic

Nello Musumeci si ritira e Stefania Prestigiacomo candidata alla presidenza della Regione siciliana. A noi sembra uno scherzo

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  • Noi non crediamo al finale di questa lunga partita per la guida della Sicilia che si prospetta in queste ore nel centrodestra
  • Intanto Giorgia Meloni scarica Stefania Prestigiacomo: “Una cosa, però, non ci si può chiedere: sostenere un candidato che saliva sulla Sea Watch con il PD”

Con rispetto parlando, non riusciamo a capire come tre partiti che in Sicilia arrancano – Forza Italia, Lega e Autonomisti – possano esprime un candidato vincente del centrodestra alle elezioni regionali siciliane 

A noi il ritiro del presidente della Regione siciliana uscente, Nello Musumeci, non convince proprio. Vero è che, di mezzo, ci sono gli equilibri nazionali nel centrodestra: La Lega che nella Regione Lombardia riproporrà il presidente uscente, Attilio Fontana, mentre nel Lazio sarà la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, ad indicare il candidato alla presidenza della Regione, che dovrebbe essere Francesco Lollobrigida, attualmente parlamentare nazionale. Ma questo scenario è noto da tempo. Se i ‘giochi’ sono questi perché il centrodestra siciliano è arrivato a Ferragosto senza il candidato alla guida dell’Isola? E evidente che, in questo finale – ammesso che sia il finale vero – c’è qualcosa che non funziona. Sul piano della logica politica – ammesso e non concesso che nella politica siciliana alberghi ancora la logica – il candidato del centrodestra più forte è Musumeci. La candidata alla presidenza della Regione, che Forza Italia dà ormai quasi certa, la parlamentare nazionale Stefania Prestigiacomo, in termini elettorali non sembra irresistibile. Chi la dovrebbe votare? Il centrodestra siciliano ‘unito’? Tutti uniti sulla Prestigiacomo che non ha alcuna esperienza di amministrazione regionale? Quanti voti ha oggi Forza Italia in Sicilia? Alle elezioni comunali di Palermo, con il 41% degli elettori che ha votato, con tanti seggi chiusi per mezza giornata (cosa, questa, che ha agevolato gli elettori motivati e scoraggiato gli elettori normali, che in tanti casi non sono tornati a votare nel pomeriggio), Forza Italia ha raggiunto il 12%. Alle elezioni regionali i berlusconiani raggiungeranno questa percentuale? Possibile, ma ci vogliono molti voti ‘tradizionali’ dei berlusconiani in Sicilia… La Lega – che dovrebbe appoggiare la Prestigiacomo – a Palermo ha superato per miracolo il 5%. E questi sono i voti che i leghisti siciliani prenderanno alle elezioni siciliane, dove rischiano di non entrare nella nuova Assemblea regionale siciliana, perché verranno travolti dal ciclone del candidato alla guida della Sicilia Cateno De Luca (che esce rafforzato da questo finale caotico del centrodestra). Gli Autonomisti di Raffaele Lombardo? L’unico che ha ancora i voti è Roberto Di Mauro ad Agrigento, nel resto della Sicilia gli autonomisti sunnu misi malamenti. A nostro modesto avviso, anche loro, con il ciclone De Luca, rischiano di non rientrare in Assemblea regionale. Messi tutti insieme – Forza Italia, leghisti e Autonomisti – se gli andrà bene arriveranno al 20%. A questi si dovrebbero aggiungere i voti di Fratelli d’Italia, dell’UDC e di democristriani ed altri ex democristiani. Auguri e figli maschi…

Intanto Giorgia Meloni scarica Stefania Prestigiacomo: “Una cosa, però, non ci si può chiedere: sostenere un candidato che saliva sulla Sea Watch con il PD”

Ah, dimenticavamo: anche a Giorgia Meloni la candidatura delle Prestigiacomo non sembra andare molto a genio. leggiamo su TGCOM 24: “”Abbiamo sempre difeso l’unità del centrodestra e continueremo a farlo, anche in Sicilia, dove il candidato migliore per noi rimane Nello Musumeci”. Lo scrive Giorgia Meloni sul suo profilo Twitter, dopo la candidatura di Stefania Prestigiacomo da parte di Lega e Forza Italia. “Una cosa, però, non ci si può chiedere – aggiunge la leader di FdI -: sostenere un candidato che saliva sulla Sea Watch con il PD”.

 

 

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