J'Accuse

Nuovo stop di Roma alla stabilizzazione dei precari ASU e ad altre clientele. La Caporetto del Parlamento siciliano

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  • Da questa vicenda esce male non solo la politica siciliana ma anche l’alta burocrazia del Parlamento dell’Isola
  • Peccato per l’Istituto Zootecnico sperimentale che non meritava di finire in questa legge omnibus 

Da questa vicenda esce male non solo la politica siciliana ma anche l’alta burocrazia del Parlamento dell’Isola

L’ultima impugnativa dello Stato italiano contro la stabilizzazione in salsa sicula dei precari risaliva al Marzo di quest’anno. L’Assemblea regionale siciliana aveva approvato una legge per la stabilizzazione dei precari ASU. Legge che è stata impugnata dal Governo nazionale che, per l’occasione, ha impugnato anche il rinnovo dei contratti di dei precari di Regione Comune. Questa impugnativa è passata sotto silenzio. I parlamentari regionali ci hanno riprovato lo scorso Maggio. Hanno ripresentato una legge per la stabilizzazione dei soliti precari ASU con qualche ritocco e, in più, hanno aggiunto una serie di ‘ammennicoli’ clientelari, trasformando il provvedimento in una legge omnibus con dentro tutto e il contrario di tutto: anche l’assunzione del personale sanitario impegnato nell’emergenza Covid (come se la pandemia dovesse durare per l’eternità!), personale da pagare – supponiamo – con i soldi del Fondo sanitario regionale ampiamente ‘saccheggiato’ da Roma e dallo stesso Governo regionale. Pensate un po’ la lungimiranza del Parlamento siciliano: negli ospedali pubblici della nostra Isola mancano i medici, mancano gli infermieri, con temperature che superano i 30 gradi centigradi ci sono problemi per sostituire i condizionatori d’aria e che fa la politica siciliana? Tenta di fare assumere il personale sanitario impegnato nell’emergenza Covid. Quando hanno approvato questa norna noi ci siamo chiesti: vogliono assumere i medici e gli infermieri o anche la pletora di persone che prestavano servizio degli hub vaccinali? Ancora non l’abbiamo capito. Lo capiremo in seguito perché supponiamo che la Regione siciliana proverà a difendere un’indecente legge omnibus davanti la Corte Costituzionale. I ‘giuristi’ nei ‘Palazzi’ della politica regionale siciliana non mancano…

Peccato per l’Istituto Zootecnico sperimentale che non meritava di finire in questa legge omnibus 

Intanto il presidente dell’Assemblea regionale siciliana e gli uffici del Parlamento siciliano – che sono i garanti delle leggi che escono dal Palazzo Reale, la sede dell’Assemblea regionale siciliana – si sono beccati un’impugnativa che non può finire che definire Caporetto è poco. Per la seconda volta c’è la secca ‘inchiummata’ della stabilizzazione dei precari ASU: ci voleva tanto a capire che tale stabilizzazione non sarebbe mai passata, soprattutto dopo che era stata bloccata circa tre mesi prima? Nell’impugnativa, lo ribadiamo, c’è di tutto: il no a una mini-sanatoria edilizia, lo stop ai soldi per la memoria delle eruzioni dell’Etna, lo stop alle attività nei beni demaniali marittimi, il no alla trasformazione in ente di ricerca per l’Istituto Zootecnico sperimentale (questa, in verità, è una norma giusta inserita nella legge sbagliata, anche se 300 assunzioni sono esagerate!). Idem per il contributo di 10 milioni alle imprese da pesca. E poi bloccate altre assunzioni varie. I nostri ‘complimenti vivissimi’ al Parlamento siciliano che ha varato una legge mega-impugnata… Aspettiamo la ‘difesa’ alla Consulta…

Foto tratta da MyWoWo

 

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