J'Accuse

Dodicenne sfregiata dal fidanzato di 16 anni dice ai medici: “Era geloso”

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  • Succede a Montesanto, quartiere napoletano. Dove l’evasione scolastica è al 33%. Chi è che farà capire a questi ragazzi che la fidanzata non è una proprietà da possedere, controllare, annientare?

di Enzo Guarnera

Dove sono le varie agenzie formative che dovrebbero aiutare i nostri bambini, ragazzi e giovani a diventare adulti?

Questo un titolo di giornale qualche giorno fa:
“Sfregiata poco più che bambina. La 12 enne ai medici: era geloso”.
I ragazzo geloso ha 16 anni.
I due ragazzi vivono nel quartiere napoletano di Montesanto, una delle tante periferie della città, delle città, del nostro Paese.
A Montesanto l’evasione scolastica è al 33%, il disagio giovanile e la devianza sono in crescita.
Nessuno ha spiegato al ragazzo che bisogna accettare la fine di un rapporto, che bisogna rispettare la libertà degli altri, che nessun essere umano è una proprietà, che la donna non è un oggetto da possedere, controllare, annientare.
Al 16 enne è stato contestato il reato di tentato omicidio.
Su fatti simili dobbiamo interrogarci tutti.
Molti ragazzi sono divorati dalla frustrazione, generata dalla mancanza di opportunità educative e di prospettive per il loro futuro.
E la frustrazione genera violenza.
Questi problemi non si risolvono con le parole vuote dei politici e degli amministratori, con gli slogan e le passerelle.
Dove sono, nel concreto, le istituzioni?
Dove sono le varie agenzie formative che dovrebbero aiutare i nostri bambini, ragazzi e giovani a diventare adulti?
I responsabili di tali gravi e dolose omissioni sono dei criminali, e bisogna impegnarsi a mandarli definitivamente in pensione.
Occorre uscire dal letargo delle coscienze e suscitare un vasto movimento civile di riscossa, a partire dai singoli comuni.
Stare a guardare, con indifferenza e ignavia, è oggettiva corresponsabilità.

Foto tratta da LA VOCE agli italiani

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