Sul Titanic

Sicilia amara: sei vecchio e malato? Non cercare aiuto negli ospedali pubblici

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  • La testimonianza di una figlia: “Mio papà è stato trasportato d’urgenza nella Casa di riposo Padre Pio di Siracusa, poiché in ospedale sarebbe morto da solo ed io non volevo”
  • La verità è che bisogna toccare con mano il disagio e l’isolamento che vivono i vecchi quando si ammalano 
  • Il progetto della Comunità Siciliana di Rinascita

di Tiziana Iocolano
de La Comunità Siciliana di Rinascita
riceviamo e  pubblichiamo

La testimonianza di una figlia: “Mio papà è stato trasportato d’urgenza nella Casa di riposo Padre Pio di Siracusa, poiché in ospedale sarebbe morto da solo ed io non volevo”

“Salve Comunità Siciliana di Rinascita, vorrei parlarvi dei ‘vecchi’ o meglio dei Saggi. Esco fuori tema, come sapete da pochi giorni ho perso mio papà. Mio papà era malato, però anche la malattia si può affrontare con Dignità! Eppure questo non è stato possibile poiché molti non sanno che i vecchi malati non hanno tanta considerazione, quasi meritassero tutto ciò in quanto appunto vecchi. Lo sapevate che non si può fare il ricovero d’urgenza? Lo sapevate che l’esenzione scade? Lo sapevate che se lottate tra la vita e la morte è necessario essere benestanti per potere pagare tutte le visite? Sappiatelo l’ho vissuto sulla mia pelle! A chi importa di un vecchio malato, ha un aspetto fragile e spaurito, in fondo la sua Vita l’ha fatta e non c’è più nulla da fare! Quel vecchio (di soli 74 anni) però era mio papà e non ho potuto accettare tutte queste assurde regole! Sapete dove ho trovato umanità e amore? Tra noi dentro la rete. Mio papà è stato trasportato d’urgenza nella Casa di riposo Padre Pio di Siracusa, poiché in ospedale sarebbe morto da solo ed io non volevo. Mio papà è stato curato, accudito sempre in mia presenza e sino alla fine. Sia io che lui abbiamo ricevuto affetto e carezze sul volto, una spalla su cui appoggiarsi e tutta la solidarietà medica necessaria. Papà non è morto da solo e gli ho tenuto la mano. Grazie a Peppe e a Linda, grazie a tutti gli operatori della Casa di riposo Padre Pio di Siracusa, Alberto, Gabriella, Patti, Corrado …tutti nessuno escluso…”.

La verità è che bisogna toccare con mano il disagio e l’isolamento che vivono i vecchi quando si ammalano 

Queste sono le Parole di Barbara Cannata, l’ideatrice della Comunità Siciliana di Rinascita che nasce a Siracusa e si propaga in tutta la Sicilia per dare supporto, aiuto, con il mutuo soccorso, nostro principio cardine. Un’altra esperienza vissuta in questo periodo che possiamo definire sventurato, vedi il regime terapeutico sanitario/sociale/economico, ed ora per Barbara anche questa dura esperienza che le ha fatto toccare con mano il disagio ed isolamento che vivono i vecchi quando si ammalano, soprattutto ciò che vivono negli ultimi giorni della loro vita. I vecchi, dobbiamo parlare dei Saggi per non dimenticare questa fase della vita importante. La vecchiaia, sappiamo tutti, è una malattia contagiosa. Chi snobba i vecchi, verrà snobbato secondo il principio di causa ed effetto. Costanzo disse una frase bellissima sui vecchi e cioè: quando muore un vecchio scompare una biblioteca. Anche Baglioni ci fece una canzone: “I vecchi sono patrimonio dell’umanità”.
Sì è vero stiamo citando solo frasi, ma più scriviamo di loro e più i detti si presentano, quasi ad imprimersi nelle menti per non Dimenticare. I vecchi sono piume, che aleggiano per non far rumore e disturbare i giovani sempre più distratti e apatici. I vecchi, quando ce li abbiamo vicini, vanno vissuti. Sono pazienti, silenziosi, rispettosi. Sono fiori delicati in questa grossolana Terra. Non dimentichiamoli mai!

Il progetto della Comunità Siciliana di Rinascita

L’idea di Barbara è sostenere un’altra P.I., struttura che ha sofferto e che ha trattato in maniera umana il suo papà, come fa con tutti gli altri ospiti la Casa di riposo Padre Pio di Siracusa. Il Progetto embrionale del CSR è quello di “rifare” la facciata della struttura e l’ingresso. Non una convenzionale ristrutturazione ma un progetto di arredo ispirandosi ai colori della tranquillità, ai profumi ed alla vitalità dei fiori e della natura. Poiché, quando la famiglia, per necessità, si separa dal parente dovrà percepire quel senso di pace e di allegria. La Comunità intende dare profumi, colori e ricordi ai vecchi. Una colletta, una donazione o la semplice partecipazione ai lavori di arredo floreale dei balconcini e della terrazza. L’idea è quella del riciclo, donate “vasi” intesi come contenitore per piante, un vecchio scarponcino, secchielli, latte, porta piante… “Dono e Riciclo”. Ma anche libri, musica e soprattutto presenza. Incominciare quindi a creare questo progetto di economia circolare per la ristrutturazione della struttura con lo scopo unico e solo di rendere ancora più confortevole il soggiorno a questi bambini ormai vecchi, delicatissimi come fiori. Donare a loro anche dischi, radioline, libri, qualsiasi cosa che possa attivare in loro ricordi, stimoli, orologi affissi alle pareti per non perdere in senso del tempo. Ecco spiegato Progetto da Realizzare! Vi informeremo sulla data dell’incontro e sulla modalità delle donazioni e dei lavori. Noi continueremo ad andare a trovare i nostri “Vecchi”, soprattutto in questo periodo, perché è proprio in Estate che hanno bisogno di Noi per non sentirsi soli ed abbandonati. Grazie Comunità, perché ricordi al mondo che i “vecchi” non sono “vecchi” ma sono saggi, sono pieni di vita e sono la massima espressione dell’amore ❤

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