J'Accuse

Carmelo Raffa, FABI: in Sicilia i Comuni senza sportelli bancari sono diventati circa 150. Intervenga il presidente Musumeci

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  • Ormai tutte le banche puntano sul digitale, per risparmiare sul personale e aumentare i profitti
  • “Anche le BCC si stanno rivelando una delusione”

Ormai tutte le banche puntano sul digitale, per risparmiare sul personale e aumentare i profitti

“Banche, sempre più meno sportelli e aumenta il pericolo di desertificazione”. Così si legge in un comunicato della FABI siciliana, la prima organizzazione sindacale per numero di lavoratori bancari italiana. “La FABI, la Federazione Autonoma Bancari Italiani, sindacato più rappresentativo del settore credito nella Regione e in tutt’Italia – prosegue il comunicato – col proprio coordinatore per la Sicilia, Carmelo Raffa, chiama in causa il mondo dei partiti e le istituzioni affinché mettano in campo seriamente una politica per il rilancio economico nell’Isola e ciò anche per impegnare le banche che, invece di dismettere ulteriori sportelli, debbono lavorare per incrementare la presenza sui territori con investimenti produttivi”. Raffa, leader stoico della FABI siciliana, lancia un appello al Presidente della Regione, Nello Musumeci, di professione ‘bancario. Il leader della FABI invita il capo del Governo siciliano a lasciare da parte “eventuali paure forse relative ai 150 milioni di tasse versate annualmente e legittimamente alla Regione siciliana da Unicredit e, togliendosi la veste del coniglio, s’intesti una vera battaglia per evitare che gli Istituti di Credito continuino indisturbati nell’opera di smantellamento degli sportelli, lasciando il pieno deserto nei piccoli Comuni dell’Isola”.

“Anche le BCC si stanno rivelando una delusione”

Non è la pima volta che la FABI siciliana denuncia la ‘fuga’ delle banche dalla Sicilia. Lo scorso anno l’organizzazione sindacale ha ricordato che ci sono 120 Comuni della nostra Isola privi di sportelli bancari. “E la situazione peggiora – ci dice Raffa -. Oggi i piccoli Comuni siciliani provi di sportelli bancari sono circa 150. Un’assurdità. Le banche stanno lasciando la nostra Isola privi di servizi bancari. Tutti, ormai, per risparmiare sul personale – e quindi per aumentare gli utili – optano per la banca digitale. Non capiscono che stanno desertificando economicamente la Sicilia. Pensavamo che almeno le Banche di Credito Cooperativo non seguissero questa linea sbagliata. Invece anche le BCC si stanno rivelando una delusione. Il problema non è solo economico: è anche politico. Per questo torniamo a incalzare il presidente della Regione siciliana, che deve fare sentire la propria voce, che poi è anche la voce dei siciliani. Il fatto che Musumeci sia un ex dipendente Unicredit non significa che non deve occuparsi di questo problema, che si aggrava di giorno in giorno”.

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