Agricoltura

Guerra tragicomica: gli americani ritirano le sanzioni sui fertilizzanti russi (sennò addio panini con gli hamburger!). Pagheranno in rubli?

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  • Le sanzioni americane sui fertilizzanti russi sono durate una ventina di giorni: il tempo di capire che gli agricoltori statunitensi non sanno come concimare le immense piantagioni di grano, mais eccetera eccetera. Viene da sorridere
  • L’amministrazione Biden, che dovrebbe combattere l’inflazione, ha adottato un provvedimento che rischia di far schizzare all’insù i prezzi. Geniali!   
  • E ora l’America di Biden come pagherà i fertilizzanti? In rubli?

Le sanzioni americane sui fertilizzanti russi sono durate una ventina di giorni: il tempo di capire che gli agricoltori statunitensi non sanno come concimare le immense piantagioni di grano, mais eccetera eccetera. Viene da sorridere

La guerra in Ucraina – come del resto tutte le guerre – è una tragedia. Ma Unione europea e Stati Uniti d’America almeno mettono in luce i lati tragicomici di questo conflitto. La Ue, che nell’ultimo quindicennio ha fatto mangiare agli europei derivati del grano canadese ‘arricchito’ di glifosato e magari di micotossine DON, adesso che, tra guerra e cambiamenti climatici, manca il grano corre ai ripari e, a fine Marzo, lancia improbabili programmi di semina di terreni a seminativo abbandonati che la stessa Unione europea nel corso degli anni ha incrementato. Prima la Cee e poi la Ue hanno pagato (e la Ue paga ancora oggi) gli agricoltori per non fagli coltivare il grano (leggere Set-Aside, fondi agli agricoltori per tenere i  seminativi incolti, regolamento tutt’ora in vigore!) in modo da poter fare arrivare grano tenero e grano uro canadese. Nel giro di un mese gli ‘eurocrati’ hanno cambiato opinione. Ancora più incredibili gli americani che, da quando è scoppiata la guerra in Ucraina, per ripicca contro la Russia, hanno appioppato le sanzioni ai fertilizzanti russi che arrivano negli Stati Uniti. In teoria, un colpo molto duro per la Russia che è, insieme con la Cina, il più grande produttore di fertilizzanti al mondo. Peccato che, dopo una ventina di giorni, pare ci sia stata una sollevazione popolare tra gli agricoltori statunitensi. Che è successo? Semplice: i Democratici, che oggi governano l’America dopo aver ‘taroccato’ le elezioni presidenziali del Dicembre 2020 con il celeberrimo ‘voto postale’, non sapevano che gli Stati Uniti producono sì i fertilizzanti, ma non in quantitativi tali da soddisfare la domanda di fertilizzanti degli agricoltori americani, incazzati neri per le sanzioni che il Governo statunitense ha appioppato ai fertilizzanti russi.

L’amministrazione Biden, che dovrebbe combattere l’inflazione, ha adottato un provvedimento che rischia di far schizzare all’insù i prezzi. Geniali!   

“Se non togliete subito queste balorde sanzioni ai fertilizzanti russi si rischia una riduzione delle produzioni agricole con un aumento dei prezzi di tutti i prodotti agricoli americani”, avrebbero fatto sapere gli agricoltori. Così i ‘geni’ che si occupano di economica per il Governo dei Democratici si sono catapultati alla Casa Bianca: “Togliete subito le sanzioni ai fertilizzanti russi, sennò sarà un casino tra basse produzioni agricole e inflazione”. Già l’amministrazione Biden ha seri problemi di inflazione che – è noto – erode i redditi delle famiglie americane incazzate. E cosa hanno fatto Biden e suoi consulenti militari forse lievemente ‘digiuni’ di economia? Hanno piazzato le sanzioni sui fertilizzanti senza capire che avrebbero danneggiato gli agricoltori americani e la stessa economia americana! Però adesso Biden e i suoi ci hanno ripensato. Scrive Sputnik Italia: “Gli Stati Uniti ritirano i fertilizzanti russi dalle sanzioni. Un mese dopo l’imposizione delle sanzioni contro la Russia, negli Stati Uniti si sono preoccupati per una possibile carenza di prodotti chimici, scrive Kommersant. Secondo la nuova strategia, è stato deciso di equiparare i fertilizzanti minerali russi ai beni essenziali, insieme a prodotti agricoli e medicinali, al fine di impedirne l’inclusione nell’elenco delle sanzioni”.

E ora l’America di Biden come pagherà i fertilizzanti? In rubli? 

Chissà che faccia avranno fatto il leader della Russia, Putin, e il leader della Cina, Xi Jinping. Insomma, il livello è quello di Zelenky che passa dalla richiesta della terza guerra mondiale all’accettazione di Ucraina Paese neutrale senza più Unione europea e Nato… Resta da capire cosa farà la Russia: tornerà a fornire i fertilizzanti agli agricoltori degli Stati Uniti d’America – che obiettivamente con i pasticci che combinano Biden e i suoi ‘geniali’ collaboratori non c’entrano nulla – oppure Putin dirà a Biden, alla siciliana: “Biden, unni ti facisti ‘astati ora ti fai ‘u ‘mmernu“? (tradotto per i non siciliani e per i siciliani d’America che non conoscono più la lingua siciliana: “Biden, dove hai passato l’Estate ora passi l’Inverno”). In questa fase non lo sappiamo come finirà. Azzardiamo: con molta probabilità Putin – anche se è appena stato definito “macellaio” da Biden – non si rivarrà sugli incolpevoli agricoltori americani e gli venderà i fertilizzanti. Ultima domanda: chiederà agli americani il pagamento dei fertilizzanti in rubli? Sarebbe incredibile vedere gli americani a caccia di rubli per acquistare i fertilizzanti, stabilizzando la divisa di un Paese che vorrebbero fare fallire…

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