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Tram di Palermo: la carenze del progetto segnalate dal rapporto dei verificatori

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  • Riprendiamo un puntuale articolo pubblicato nella pagina Facebook di Palermo in Progress. Da dove viene fuori una sonora ‘bocciatura’ del progetto che prsenta varie carenze
  • La mancanza di “informazioni minime previste”
  • “… i verificatori asseriscono che in questa relazione mancano i documenti tipici di ingegneria di sistema”
  • Se il progetto è carente inutile dare la colpa ai “nemici della città” 

Riprendiamo un puntuale articolo pubblicato nella pagina Facebook di Palermo in Progress. Da dove viene fuori una sonora ‘bocciatura’ del progetto che prsenta varie carenze

Avendo seguito, da sempre, la tormentata vicenda del Tram di Palermo non possiamo non illustrare e commentare un articolo pubblicato sulla pagina Facebook Palermo in Progress. L’articolo è accompagnato da un post che dice già tutto. “ESCLUSIVO! TRAM, IL RAPPORTO CHE BOCCIA IL PROGETTO! Sul nostro sito ‘In Progress’ il rapporto dei verificatori al centro delle clamorose rivelazioni che in Consiglio comunale hanno preceduto la bocciatura della linea A del Sistema #Tram. Tutte le carenze del progetto, come elencate dai verificatori, spiegate nel nostro sito”. L’articolo illustra le valutazioni dell’organo verificatore del progetto del Tram, incaricato dal Comune di Palermo ad effettuare l’attività propedeutica all’approvazione del progetto definitivo. La relazione porta la data dello scorso 3 Novembre ed è stata oggetto di un dibattito infuocato nel Consiglio comunale del capoluogo siciliano. E’ la seduta nel corso della quale è stata stralciata la linea A del Tram. Per la cronaca – ma questo i lettori de I Nuovi Vespri lo sanno già – il progetto è stato inserito con un emendamento nel Piano Triennale Opere Pubbliche. Procedura che è stata contestata, perché di solito quando si punta a realizzare un progetto di grande impatto su una città si procede con una Variante urbanistica e con un dibattito pubblico. A meno che non si tratti di un una comunità governata da un tiranno o da un regime comunista che, notoriamente, fanno quello che vogliono (sempre per la cronaca, sulle procedure seguite per la realizzazione del progetto del Tram è pendente un ricorso sul quale i giudici del TAR Sicilia non si sono pronunciati nel merito a desso si attende il giudizio del Consiglio di Giustizia Amministrativa (CGA), in Sicilia organo di appello del TAR). Vediamo adesso, per grandi linee l’articolo di IN PROGRESS.

La mancanza di “informazioni minime previste”

“Si parte dalla relazione generale, dove si rileva che mancano le informazioni minime previste’, tra le quali quelle relative alle barriere architettoniche, ma anche caratteristiche dei materiali e funzionalità di gestione. Subito dopo si eccepisce il mancato adeguamento del progetto al parere n.44 del Consiglio Superiore dei LLPP (Lavori Pubblici ndr), dato recentemente per effettuato. Precisiamo che, essendo la relazione del 3 Novembre scorso, non escludiamo che ciò sia stato fatto successivamente, ma ricordiamo che il parere suddetto, a cui accennavamo prima, è piuttosto corposo. Nella relazione si legge che “un numero elevato di problematiche non risulta affrontato del tutto”. Manca, ad esempio, “una relazione sull’esercizio”. Non è una cosa di poco conto: “Quello che leggiamo, invero, ha dell’incredibile: se mancano i ‘calcoli dimensionali elettrici’ in un sistema di trasporto alimentato proprio dall’energia elettrica, come si fa a dimensionarne i costi, se non si sa quanto consuma? Infatti, manca anche la verifica dell’adeguamento delle Sottostazioni elettriche (tecnicamente indicate con SSE) ai consumi. Non poteva essere altrimenti”. E ancora: manca la relazione per i depositi dei mezzi. Assenti le indicazioni minime su opere idrauliche, opere d’arte, caratteristiche geometriche del tracciato, intersezioni con le reti di trasporto, servizi e idrologiche. “L’opera di immissione nel canale Boccadifalco – leggiamo nell’articolo – non è neanche progettata e mancano le relazioni di calcolo della fondazioni delle stazioni radio e delle paline. ‘Assente’ è il termine usato per un altro elaborato, il progetto che dovrebbe indicare come risolvere le interferenze, strumento di importanza fondamentale, se si pensa che è proprio lo spostamento dei sottoservizi che causa la maggior parte degli incrementi di costo in opere di questo tipo”.

“… i verificatori asseriscono che in questa relazione mancano i documenti tipici di ingegneria di sistema”

Fine dei problemi? No. Mancano le informazioni sulla “capacità delle linee in termini di passeggeri/ora per direzione: un elemento indispensabile per capire se queste linee sono in grado o no di far fronte alla domanda di trasporto nelle aree attraversate. Senza questi elementi, è difficile dire se il progetto è sostenibile o no”. Ancora: “In un progetto del genere – leggiamo sempre nell’articolo di IN PROGRESS – deve essere particolarmente accurata anche la relazione d’esercizio di ognuna delle linee previste, senza la quale non si potrà comprendere, ad esempio, il fabbisogno di convogli che dovranno percorrerle, ma anche la velocità media da mantenere. Eppure i verificatori asseriscono che in questa relazione mancano i documenti tipici di ingegneria di sistema. Per quanto concerne gli impianti ferroviari si arriva a leggere persino che ‘ci sono paragrafi non sviluppati’, ed in uno c’è soltanto il titolo… Praticamente assente il paragrafo che riguarda il segnalamento, limitato ad una pagina. Eppure si tratta di sistemi in cui il segnalamento non può mancare, quanto meno per regolare le tante intersezioni con la rete stradale”. Inoltre mancano “totalmente” le relazioni specialistiche che riguardano il comando scambi e segnalamento, gli impianti di telecomunicazione e di teleoperazioni, il sistema comunicazione radio terra, tvcc e i sistemi in fermata.

Se il progetto è carente inutile dare la colpa ai “nemici della città” 

Insomma, tante le cose che non funzionano in questo progetto. “Verrebbe da chiedersi – conclude l’articolo – come sia possibile tutto ciò, eppure lo hanno scritto, nero su bianco, tecnici di comprovata affidabilità, quali sono i responsabili del servizio di verifica, appartenenti ad un organismo certificato secondo le più avanzate normative europee quale è ICMQ S.p.A… Chi vuole realizzare l’opera, e si sta spendendo tanto per questo scopo, farebbe bene a prendere molto sul serio il rapporto dei verificatori, anziché minimizzarne i contenuti. E che dica pure, chiaramente, che l’adeguamento progettuale conseguente al rapporto richiede molto, molto lavoro e quindi tempo. Inutile illudere i cittadini con date e scadenze che, infatti, saltano regolarmente. Per poi, magari, dare la colpa ai nemici della città”.

P.s.

Noi non siamo giuristi. e da semplici giornalisti ci chiediamo: ci sono gli elementi per un nuovo ricorso al TAR Sicilia? Chissà magari questa volta sipotrà discutere del merito. 

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