Sono bastati due giorni di pioggia per peggiorare lo stato delle strade di Palermo. Ormai è storia nota: le strade cittadine, da oltre un decennio a questa parte (quindi non soltanto i dieci anni di sindacatura di Leoluca Olando che si concludono in questo 2022, ma anche gli ultimi anni di Diego Cammarata sindaco), sono state abbandonate. Manutenzione quasi assente. Ormai ogni volta che piove in tante strade della città si formano le buche, in alcuni casi anche pericolose. Stamattina, per citare alcuni esempi, il tratto di strada che da piazza Alcide De Gasperi porta nella rotonda della statua della libertà si sono aperte un paio di buche; e buche ci sono anche nella strada della rotonda della statua della libertà. E buche anche nella stessa via Libertà. Sono tre esempi, ma se ne contano centinaia. ci chiediamo e chiediamo: si può continuare ad amministrare così una grande città?
Anche i provvedimenti adottati dopo le piogge delle scorse settimane non sono molto convincenti. Tappare le buche con pietrisco e catrame non può essere la soluzione. Perché alle piogge successive, piano piano, il problema si ripropone. E siccome ormai piove spesso tante strade cittadine si riducono in condizioni pietose. Il Comune di Palermo è senza soldi. Però non possiamo non segnalare il paradosso: un anno e mezzo fa la Regione siciliana ha stanziato 120 milioni di euro per i nuovi parcheggi. Ma che senso ha stanziare questa somma per discutibili parcheggi se poi non ci sono i soldi per sistemare le strade? E che dire del Governo nazionale di Mario Draghi che appena qualche mese a ha stanziato 23 milioni di euro per le nuove linee di Tram? Tutti sappiamo come vengono gestiti e, soprattutto, a ‘cosa servono’ questi stanziamenti. Però vedere una città a perdere come Palermo, con le strade pene di buche, mentre di stanziano ‘barcate’ d denaro pubblico per appalti ferroviari che non hanno mai fine fa rabbia. La storia che in Sicilia mancano le infrastrutture utilizzata come alibi per alimentare un sistema ‘appaltista’ che porta benefici a pochi mentre il resto va a rotoli sta diventando uno spettacolo insopportabile.
Foto tratta da Libertà Sicilia