Agricoltura

Invece della Forestale arrivano gli appalti per lavori di prevenzione di incendi e altre calamità a Monreale, Piana degli Albanesi e Altofonte

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  • Appalti al posto di interventi mirati del Corpo Forestale e degli operai della Forestale. Cosi facendo si sta creando un precedente molto ma molto discutibile
  • La buona volontà del parlamentare regionale Mario Caputo c’è. Ma il metodo scelto per realizzare i lavori è sbagliatissimo 
  • Questa vicenda -nata da una manifestazione di buona volontà politica – è la dimostrazione matematica che la Sicilia non si salverà dagli effetti – che potrebbero essere devastanti – dei cambiamenti climatici, tra incendi e alluvioni 

Appalti al posto di interventi mirati del Corpo Forestale e degli operai della Forestale. Cosi facendo si sta creando un precedente molto ma molto discutibile

Può capitare di leggere un comunicato, di arrivare con la lettura ad oltre metà dello stesso comunicato plaudendo all’iniziativa e poi arrivare alla fine per restare di sasso. Sì, in Sicilia può succedere leggendo un comunicato sulla prevenzione degli incendi a Monreale e dintorni  a firma del parlamentare regionale di Forza Italia, Mario Caputo. Leggiamo insieme il comunicato: “Grazie ai decreti firmati dal Dirigente generale del dipartimento della Protezione Civile regionale, Salvatore Cocina, sono stati finanziati gli interventi per la messa in sicurezza dei percorsi che permettono l’accesso alle zone colpite o a rischio di eventi calamitosi nei Comuni di Monreale, Piana degli Albanesi e Altofonte. Ricordo che subito dopo i gravi incendi che avevano devastato gran parte di tali territori, in sinergia con l’assessore al Bilancio Gaetano Armao e la Commissione Bilancio all’Ars, sono state reperite le risorse per ristabilire gli equilibri ambientali e geologici. Sono stati inoltre garantiti gli interventi straordinari per mettere in sicurezza le strade e consentire in futuro immediati interventi dei mezzi antincendio o per fare fronte a eventuali calamità naturali”. il deputato Caputo dà notizia di un emendamento all’art. 29 comma 2 della legge di Bilancio n.9 del 15 aprile 2021, che ha previsto un finanziamento di 1 milione di euro in favore dei Comuni colpiti dagli incendi del 30 agosto 2020 per il pieno ripristino dei servizi di pubblica utilità. Ceto, intervenire dopo un anno e mezzo non è il massimo ma, come si usa dire in questi casi, meglio tardi che mai.

La buona volontà del parlamentare regionale Mario Caputo c’è. Ma il metodo scelto per realizzare i lavori è sbagliatissimo 

“Il regime d’aiuto del ‘Piano Azione e Coesione – Programma Operativo Complementare 2014-2020’ Asse prioritario 2 ‘Riduzione e gestione dei rischi ambientali’, fa riferimento agli eventi calamitosi registrati nell’agosto 2020 lungo il monte Moharda”, leggiamo sempre nel comunicato. Insomma, bene o male i soldi sono stati trovati. “Nella fattispecie – continua il parlamentare – sono previsti 300 mila euro per gli interventi di manutenzione straordinaria sulle strade secondarie di penetrazione nel demanio forestale comunale nella frazione di Pioppo e Pizzo Neviera (Villaggio Montano) e nella frazione di San Martino delle Scale. 100 mila euro per i lavori di ripristino della pubblica illuminazione nelle vie Valle Malva, Moardella – C.so Piano Renda, Poggio S. Francesco, Petraro e la sostituzione dei quadri elettrici di via Case Stazione – C.da Torrettella e C.da Buttafuoco del comune di Altofonte, oltre a 285 mila euro per i lavori di messa in sicurezza dell’immobile adibito a vasca raccolta acque denominato Siggiaro. Un importo di 315 mila euro, invece, sarà destinato al territorio di Piana degli Albanesi per gli interventi messa in sicurezza della strada vicinale San Mercurio al fine di garantire un percorso alternativo ai mezzi antincendio per raggiungere l’area boschiva contrade Saravulli ed Argomesi”.

Questa vicenda – nata da una manifestazione di buona volontà politica – è la dimostrazione matematica che la Sicilia non si salverà dagli effetti dei cambiamenti climatici, tra incendi e alluvioni, che potrebbero essere devastanti 

“Sono soddisfatto – conclude Caputo – per la conclusione dell’iter burocratico e per il lavoro sinergico svolto dal Governo regionale, il Dipartimento della Protezione Civile e le Amministrazioni dei Comuni interessati, con la piena collaborazione delle competenti commissioni parlamentari e con la condivisione dell’Aula che ha ritenuto di dovere privilegiare interventi a salvaguardia dei livelli di sicurezza dei territori colpiti dagli incendi. Auspico pertanto che i lavori vengano consegnati a breve. Tali interventi, permetteranno non solo agli operatori di raggiungere con sicurezza e in minor tempo le aree boschive colpite dai possibili eventi calamitosi, ma di ripristinare le aree già danneggiate a causa degli ultimi incendi”. Fin qui tutto bene. Poi arriva la notizia che ci lascia di sasso: “Adesso – conclude il deputato Caputo – continuerò a stare vicino agli Amministratori comunali e ai loro uffici per la realizzazione in tempi brevi delle operazioni progettuali e di gara. Colgo l’occasione per rinnovare il mio plauso ai colleghi deputati per aver condiviso il mio emendamento che servirà a potenziare un importante servizio di pubblica utilità, mettendo da parte differenziazioni politiche o territoriali, segno di grande maturità e di attenzione alle comunità locali”. Se abbiamo ben capito a Gennaio debbono ancora essere celebrate le gare per la realizzazione di lavori forestali sicuramente utili e importanti. Quindi ci saranno delle gare, con presentazione delle offerte, apertura delle buste e, perché escluderlo, magari ricorsi? E quanto tempo passerà? Sei mesi? Un anno? Due anni? E quanto tempo ci vorrà poi per realizzare i lavori? Pur avendo a disposizione il Corpo Forestale e gli operai della Forestale, la Regione siciliana tira fuori soldi per celebrare gare di appalto per realizzare – perché alla fine di questo si tratta – opere di rimboschimento, di prevenzione degli incendi e – ce lo auguriamo – anche per la regimazione di eventuali corsi d’acqua? Questa storia è politicamente grave, in primo luogo perché contraddice l’azione del Governo regionale, che dice di voler potenziare il Corpo Forestale. Che senso ha se c’è il Corpo Forestale appaltare questi lavori a soggetti privati? E che senso ha con le professionalità che ci sono tra gli operai della Forestale ricorrere a soggetti esterni? Oltre agli aerei e gli elicotteri, adesso anche gli appalti? L’attuale Governo regionale, in materia di tutela dell’ambiente, è veramente un disastro! Senza offesa, onorevole Caputo, non possiamo non ‘significarle’ che, continuando di questo passo, con questi metodi, la Sicilia non ha alcuna speranza di salvarsi. Non è così che si amministra la cosa pubblica in tempo di cambiamenti climatici. Tra quattro cinque-mesi potrebbe ricominciare il caldo che la scorsa Estate è costato alla Sicilia poco meno di 80 mila ettari di boschi e voi, a Gennaio, annunciate non l’inizio dei lavori a tamburo battente con il Corpo Forestale e con gli operai della Forestale, ma gare d’appalto ancora da celebrare. Signori, lo scriviamo ora a futura memoria, per la precisione, ad una breve futura memoria, Agosto-Settembre: in Sicilia unn’avemu unni iri…            

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