Storia & Controstoria

Fino al 186o il Regno delle Due Sicilie primeggiava in Europa, mentre i sardo-piemontesi si dedicavano alle mucche

Condividi
  • Nel 1816 viene istituita la  “Luogotenenza del re per la Sicilia”
  • Fino a prima della disgraziata annessione all’Italia (della quale Sud e Sicilia pagano ancora oggi le conseguenze), il Regno delle Due Sicilie era una degli Stati meglio amministrati d’Europa

Nel 1816 viene istituita la  “Luogotenenza del re per la Sicilia”

Con legge 11 dicembre 1816, … venne istituita la cosiddetta “Luogotenenza del re per la Sicilia”, retta da un principe del sangue, che aveva le seguenti competenze: affari esteri e grazia e giustizia, affari di culto, affari interni, finanza, esercito e marina. Fu confermata insieme ad altre cose minori, l’abolizione della feudalità. Si trattò in effetti, di un semplice decentramento amministrativo ed il Regno, nel suo insieme, continuò ad essere avviato verso un riformismo sempre più consistente, tale da renderlo in poco tempo il più moderno, il meglio organizzato e il più ricco Stato dell’Italia, indubbiamente molto superiore e più evoluto rispetto a quello sardo-piemontese dei Savoia…

Fino a prima della disgraziata annessione all’Italia (della quale Sud e Sicilia pagano ancora oggi le conseguenze), il Regno delle Due Sicilie era una degli Stati meglio amministrati d’Europa

I Borbone furono sovrani molto dediti alle riforme e protesi verso l’ammodernamento complessivo del Regno in ogni suo aspetto. Il loro riformismo fu molto agevolato da collaboratori davvero illuminati, tra i quali il marchese Domenico Caracciolo (1781-86) e il principe Francesco D’Aquino (1786-95), anche se disturbato dalle idee “liberali” di quanti, rifacendosi all’illuminismo e, soprattutto, alla rivoluzione francese, operavano in modo da ostacolare il regime per indurlo ad assecondare i loro voleri. I re, ovviamente reagirono, ove necessario, contro tali pretese, ma non per questo rallentarono la loro politica riformista, tale da rendere il Regno tra gli Stati più progrediti, più ricchi e meglio amministrati dell’Italia e dell’Europa.

 Michele Antonio Crociata – Sicilia nella storia – La Sicilia e i Siciliani dalla dominazione saracena alla fine della lotta separatista (827 – 1950) – Dario Flaccovio Editore, Palermo 2011, pag. 128, 151, 152.
Pubblicato da