J'Accuse

Il Governo Musumeci dopo aver sbagliato tutto nella tutela dei boschi dagli incendi crea problemi ai forestali

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  • Non è vero che il Governo Musumeci ha risolto il problema degli operai forestali che quest’anno rischiano di non completare le giornate lavorative  
  • I ritardi accumulati sommati alle cattive condizioni meteorologiche – spiega il segretario generale del Sifus Confali, Maurizio Grosso – potrebbero creare problemi 

Non è vero che il Governo Musumeci ha risolto il problema degli operai forestali che quest’anno rischiano di non completare le giornate lavorative  

Quando stamattina abbiamo etto che il Governo regionale siciliano aveva sistemato la vicenda degli operai forestali che quest’anno rischiano di non completare le giornate lavorative  siamo rimasti un po’ perplessi. Perché? Perché sui forestali il presidente Nello Musumeci e i suoi assessori, fino ad oggi, non ne hanno fatta una giusta. Hanno cominciato in sede di approvazione della legge di stabilità regionale, quando, insieme con il Parlamento dell’Isola, hanno appostato nel capitolo che riguarda questi lavoratori soldi che non c’erano. E hanno continuato tutta l’Estate, lasciando senza protezione i boschi della Sicilia, utilizzando aerei ed elicotteri per spegnere incendi che invece andavano bloccati con le opere di prevenzione. Un disastro, quello combinato dal presidente Musumeci e dagli assessori Agricoltura e al Territorio e Ambiente, rispettivamente Tony Scilla e Toto Cordaro. Un patatrac che è costato alla Sicilia quasi 80 mila ettari di verde andato in fumo. Solo per questo Musumeci e tutti i suoi assessori dovrebbero essere già a casa. Questo, ovviamente, in un Paese serio, non certo in Sicilia. Stamattina, come già ricordato, abbiamo letto del ‘miracoloso’ ritorno al lavoro degli operai forestali. Dove sta l’inghippo? Lo spiega bene il segretario generale del Sifus Confali, Maurizio Grosso:

I ritardi accumulati sommati alle cattive condizioni meteorologiche – spiega il segretario generale del Sifus Confali, Maurizio Grosso – potrebbero creare problemi 

“Leggere sui giornali l’articolo sulle vicende miracolose che hanno riportato alla ripresa del lavoro i forestali siciliani, è davvero singolare – dice Grosso – poiché apprendiamo che il merito, per chi non lo avesse ancora capito, sarebbe stato dell’assessore Scilla che è molto sensibile, attento e puntuale e dei sindacati confederali che per caratteristiche intrinseche lottano h 24. Noi crediamo che su questa brutta vicenda che, registrandosi nella fase post Covid, ha determinato per interi nuclei familiari uno stress psicologico mai visto, bisognerebbe invece, stendere un velo pietoso poiché ci vuole davvero la faccia come ‘il sedile’ per dargli una chiave di lettura di tipo trionfalistico. Solo una forte incapacità programmatica come quella dimostrata, strada facendo, dal Governo Musumeci e dall’assessore all’Agricoltura Scilla potevano non prevedere le risorse economiche, non solo per intervenire secondo le necessità del ciclo biologico della natura (riducendo così al minimo il numero degli incendi boschivi), ma financo per consentire ai forestali di effettuare tutte le giornate di legge. Recuperare le risorse a ‘singhiozzo e a stento’ per completare solo teoricamente le giornate di legge non è un trionfo ma una grave responsabilità, non solo per le condizioni di stress psicologico in cui si costringono a vivere i lavoratori, ma perché, nonostante i 52 progetti extraregionali che il Governo ha avuto finanziati all’ultimo minuto del secondo tempo supplementare, centinaia e centinaia di forestali rischiano, a causa del maltempo che abbiamo davanti e delle pochissime giornate di recupero disponibili, di non completare le giornate di legge. L’unica strada per i forestali è quella di sostenere la riforma del comparto forestale voluta dal Sifus che vuole il tempo indeterminato senza se e senza ma, a partire dalla manifestazione del 27 Ottobre (cioè di domani ndr).

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