J'Accuse

Palermo Tram vuoto città senza speranza

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  • Due Tram alle 9 di mattina con sei passeggeri in tutto

Perché Palermo non ha dove andare ed è destinata al fallimento culturale prima che politico ed economico 

Palermo, ore 8 e 58. Siamo fermi al semaforo dell’incrocio tra via Leonardo Da Vinci e via Galileo Galilei. Scatta il verde. Pur avendo quatto automobili davanti a noi non riusciamo a passare, perché è riapparso il rosso. Spiegazione: deve passare il Tram. Venti, trenta secondi di attesa. Arriva il Tram dalla Stazione Notarbartolo: completamente vuoto! Guardiamo l’orologio: mancano un paio di secondi alle 9. Ci interroghiamo, ancora una volta, su questa follia: una linea di Tram che collega la stazione Notarbartolo con Borgo Nuovo che viaggia senza passeggeri. Aspettiamo il verde del semaforo che non arriva. E il motivo c’è: alle 9 e 1 minuto arriva il Tram da Borgo Nuovo. Contiamo i passeggeri: sono appena sei. Il Tram arriva da Borgo Nuovo con soli sei passeggeri. Perfetto. Pensiamo a quanto costa, ogni anno, ai palermitani che pagano le tasse, le imposte e la ZTL. Eh già, il Tram costa circa 10 milioni di euro all’anno. Pensiamo al disagio che il Tram ha creato in via Leonardo Da Vinci, dove le carreggiate per le auto sono sempre più strette e la via è stata praticamente privata degli alberi. Pensiamo ai disastri che provocheranno le nuove sei linee di Tram: nuovi cantieri, nuove trincee cittadine, traffico automobilistico sempre più problematico. E la fine di via Libertà come l’abbiamo sempre conosciuta. Un progetto, quello del Tram, imposto ai cittadini da un’amministrazione comunale fallimentare. Con il ricorso che i giudici del TAR Sicilia (Tribunale Amministrativo Regionale) hanno respinto senza entrare nel merito con una serie di motivazioni che provocano solo una grande amarezza ai cittadini comuni. Sì, c’è l’appello al CGA (Consiglio di Giustizia Amministrativo) e poi – con molta probabilità conoscendo la Sicilia – ci sarà il ricorso presso la Magistratura europea. Una cosa la vogliamo dire, al di là di tutto: Palermo è ormai una città senza speranza, dove i potenti fanno quello che vogliono.

P.s.

Una domanda ai ‘compagni’ di Rifondazione comunista: quale comunismo avete ‘rifondato’ a Palermo dopo che amministrate la città – e tutti vediamo come e con che risultati – da quasi un decennio?  

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