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Formazione professionale: contratti da ‘caporalato’. Gli Ispettorati ignorano l’abuso delle sospensioni?

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  • Settembre – annuncia l’Associazione Sindacale Lavoratori 99,9% – sarà un mese di grandi battaglie sociali su contratti, sospensioni e sull’ordinanza di sequestro conservativo di ben 14.500.000,00 di euro per i componenti del CdA dello IAL 
  • Contratti da ‘caporalato’ e un attacco frontale agli Ispettorati del lavoro
  • “Chiederemo un incontro alla dirigente generale Patrizia Valenti”

da Costantino Guzzo
vicepresidente Associazione Sindacale Lavoratori 99,9%
riceviamo e pubblichiamo 

Settembre – annuncia l’Associazione Sindacale Lavoratori 99,9% – sarà un mese di grandi battaglie sociali su contratti, sospensioni e sull’ordinanza di sequestro conservativo di ben 14.500.000,00 di euro per i componenti del CdA dello IAL 

La pandemia si è mostrato l’alleato migliore per le istituzioni di governo della Regione siciliana: ha favorito l’immobilismo, ha giustificato le indecisioni e ha impantanato l’economia. La politica mischia le carte, a destra come a sinistra, ma la partita si gioca attorno ad un tavolo per le autopsie: il territorio è sfiancato come i cavallucci d’estate che crollano con le loro carrozzelle per i turisti al caldo agostano. Vergogna, vergogna per chi governa e per chi recita l’opposizione! Perfino sui fondi del Recovery fund la Sicilia è stata bistrattata e ha avuto quelle briciole che i soliti cortigiani invece plaudono. Mentre l’onanismo politico si esercita in vista di nuove elezioni, la gente, il popolo scompare dall’orizzonte della politica e scompaiono i valori e i diritti dei lavoratori. Settembre sarà un mese particolare ed incisivo per la lotta che portiamo avanti da quasi un decennio, contro tutti gli illeciti, le ruberie, le mancate applicazioni del CCNL 2011 2013 di categoria e della legge regionale 25/93 per gli ex operatori del comparto Formazione. I 3 punti, cardine della lotta della nostra Associazione 99,9%, che quanto prima denunceremo agli organi competenti saranno: 1° i contratti di reclutamento del personale, che alcuni Enti hanno utilizzato per reclutare il personale nell’Avviso 2; 2° le sospensioni illegittime non previste dal Contratto nazionale collettivo di lavoro; 3° l’ordinanza di sequestro conservativo di ben 14.500.000,00 di euro per i componenti del CdA dello IAL. Ciascuno dei tre punti apre le cataratte della responsabilità dell’Amministrazione regionale e di tanti organi di controllo.

Contratti da ‘caporalato’ e un attacco frontale agli Ispettorati del lavoro

Per reclutare gli operatori nell’Avviso 2, ancora una volta, alcuni Enti hanno utilizzato i contratti del “terziario” sottopagando e svilendo la categoria dei formatori, cancellando ancor più il diritto sacrosanto alle ore di disposizione. È superfluo dire che siamo in possesso di copie di tali contratti da caporalato e che li sottoporremo a chi di dovere. Possibile che in assessorato non si sia mai trovato alcun funzionario solerte, capace di attivare controlli e osservazioni? Dal 2013, poi, decine di raccomandate sono arrivate in assessorato per contestare le sospensioni come un abuso degli Enti nella loro illegittimità. Eppure si continua e si persevera su questa strada, con il rumoroso silenzio dei sindacati, di quella Trimurti che non sente la puzza neanche se spargi i miasmi sui loro cuscini. Ma anche agli Ispettorati del lavoro era stato segnalato l’uso e l’abuso delle sospensioni; anche le direzioni Inps non vedevano arrivare le contribuzioni di legge sia nel numero giusto, sia nel quantum di pagamento giusto. 

“Chiederemo un incontro alla dirigente generale Patrizia Valenti”

Cosa dire poi della ordinanza di sequestro conservativo di ben 14.500.000 di euro per i componenti del Consiglio di amministrazione dello IAL? E’ la chiave universale, il passepartout, il grimaldello che apre le maglie sui presunti fallimenti di tanti altri Enti e sul mancato controllo da parte della Regione siciliana sui mancati pagamenti delle retribuzioni, mai percepite, da centinaia di lavoratori del comparto Formazione Professionale. Settembre ci riporta alla battaglia, ci ricorda che lo dobbiamo a noi stessi, alla nostra dignità di gente che non si inginocchia e non bacia pantofole. Per iniziare, fra pochi giorni, chiederemo un nuovo incontro con la dirigente generale dottoressa Patrizia Valenti e, fra le altre cose, le chiederemo se ricorda ancora che sulla piattaforma Sarf, mesi addietro, presentammo la documentazione per partecipare al piano, da loro prospettato, per la riqualificazione e/o aggiornamento del personale disoccupato. La carne vorremmo averla noi ma sicuramente il fumo lo fanno loro.

Foto tratta da Il Fatto Quotidiano

 

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