Mattinale

A Capaci una scuola con 13 bambini positivi mentre la Sicilia sfida le mutazioni del virus/ MATTINALE 487

Condividi
  • In una scuola di Capaci sono risultati positivi 13 bambini su 14. La comunicazione del sindaco Pietro Puccio
  • ‘Ottima’ la scelta di tempo dei Governi tra aperture e andamento pandemico: arrivano le mutazioni e si riaprono le scuole 
  • In Italia l’emergenza è la pandemia? No: è la Lega di Salvini e la prospettiva che il centrodestra si prenda il Quirinale

In una scuola di Capaci sono risultati positivi 13 bambini su 14. La comunicazione del sindaco Pietro Puccio

Sul Giornale di Sicilia on line, leggiamo una notizia che ci colpisce. A parlare, anzi a scrivere su Facebook è il sindaco di Capaci, Pietro Puccio: “Si porta a conoscenza della cittadinanza, delle famiglie e degli scolari interessati che, con apposita Ordinanza sindacale, è stato disposto che il plesso scolastico ‘Gaetano Longo’ di Via Kennedy rimarrà chiuso anche per l’intera settimana prossima, da Lunedì 1 (cioè oggi ndr) a Venerdì 5 Febbraio compresi. La annunciata sanificazione straordinaria degli ambienti interni ed esterni della scuola – scrive sempre il sindaco di Capaci – è stata fatta regolarmente, ma nel frattempo ci è arrivata la notizia che i casi di positività al Covid-19 sono aumentati (in una sola classe sono risultati positivi 13 bambini su 14). Siamo in attesa della conferma della data ufficiale in cui l’Usca scolastica di Partinico effettuerà uno screening capillare su tutta la popolazione scolastica del plesso ‘G. Longo’, che tenteremo di estendere anche al personale docente e non docente ed alla popolazione scolastica degli altri plessi”. Così oggi salutiamo il passaggio della Sicilia da zona rossa (si fa per dire, visto quello che abbiamo visto nella nostra Isola in due settimane di zona rossa: un rosso all’acqua di rosa, un po’ come la sinistra italiana che il filosofo marxista Diego Fusaro ha ribattezzato fucsia…) a zona arancione.

‘Ottima’ la scelta di tempo dei Governi tra aperture e andamento pandemico: arrivano le mutazioni e si riaprono le scuole 

Non possiamo non notare la ‘sincronia’ dei nostri Governi – nazionale e siciliano – rispetto all’incedere degli eventi pandemici. Nel Maggio dello scorso anno, quando in Sicilia, grazie a una serie di fattori favorevoli, il SARS-COV-2 era quasi scomparso, invece di irrigidire i controlli in entrata delle persone è stato aperto tutto a tutti per volere del Governo nazionale: da qui l’arrivo di turisti, crocieristi, migranti e vacanze in giro per l’Italia e per il mondo per i siciliani, ‘lungimiranti’ almeno quanto i governanti romani. Decisioni irrazionali, perfettamente in linea con chi distribuiva a piene mani bonus vacanze a acquistava banchi di scuola con le rotelle. I risultati li abbiamo sotto gli occhi. Ancora più ‘lungimirante’, lo scorso Settembre, la riapertura delle scuole, proprio in concomitanza con l’arrivo della seconda ondata frutto delle aperture scellerate primaverili-estive. E oggi riaprono alcune scuole – ancora non tutte – mentre ci si interroga sulle mutazioni del virus che si diffondono in tutto il mondo grazie alla globalizzazione dell’economia, che è demenziale di per sé, ma che diventa demenziale e tragica in tempo di pandemia.

In Italia l’emergenza è la pandemia? No: è la Lega di Salvini e la prospettiva che il centrodestra si prenda il Quirinale

Noi consideriamo tutto: sappiamo che governare in presenza di eventi tragici è difficile; siamo coscienti che, dopo un anno, la popolazione è stanca di restrizioni. Ma non possiamo non notare che è ancora all’opera il peggiore Governo nazionale della storia della Repubblica italiana, un Governo che ha fallito sia sotto l’aspetto sanitaria, sia sotto l’aspetto economico, retto soltanto dalla paura mista a un quasi odio verso la Lega di Matteo Salvini. Da quando è iniziata la pandemia ad oggi il debito pubblico italiano è passato da poco di di 2 mila e 400 miliardi di euro a circa 2 mila e 600 miliardi di euro. Questi 200 miliardi di euro sono serviti per migliorare le strutture sanitarie pubbliche? A parte il Veneto e, in parte, l’Emilia Romagna, ci risulta di no. Sono servite per migliorare le condizioni economiche dell’Italia? Sembrerebbe proprio di no. Allora a cosa sono serviti? Intanto siamo in pieno inverno – la stagione della Merla – e non sappiamo come finirà con le mutazioni del virus. Sappiamo, però, che coloro i quali hanno ricreato i presupposti per gli assembramenti – cioè i governanti – si lamentano che sono ricominciati gli assembramenti… Intanto, tra un’alternanza cromatica e l’altra siamo tutti impegnati a far rivivere il Governo di Giuseppe Conte che, ne siamo certi, condurrà l’Italia verso dannunziani “immancabili destini”… Del resto, l’emergenza, in Italia, non è la pandemia con il suo carico di dolore, ma evitare che Salvini vada al Governo e che il centrodestra si prenda la Presidenza della Repubblica!

 

Pubblicato da