Sul Titanic

I docenti pendolari che fanno la spola tra Milazzo e le Eolie alla mercé dei monopolisti del mare!

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Il denaro prima di tutto. Questo è l’imperativo categorico che i monopolisti dei trasporti via mare tra la Sicilia e i propri arcipelaghi applicano senza guardare in faccia nessuno. Per il denaro si fa tutto. Leggete questa lettera dei docenti pendolari che fanno la spola ogni giorno tra Milazzo e le isole Eolie. Misurerete l’ingiustizia e la totale assenza della politica 

Non sappiamo quanti articoli abbiamo scritto la scorsa estate per denunciare lo sfascio dei trasporti via mare tra la Sicilia e i propri arcipelaghi. Mezzi di trasporto vecchi che vanno spesso in avaria, lavoratori trattati male e monopolio del settore da parte di due gruppi storici sostenuti da fondi nazionali e regionali: la Liberty Lines (aliscafi) e Caronte & Tourist (navi).

Ci siamo lasciati alle spalle l’Estate e l’Autunno e adesso siamo in Inverno. Servizio migliorato? Non sappiamo come vanno le cose nelle isole Pelagie (Lampedusa e Linosa), nelle isole Egadi a Pantelleria e a Ustica (in effetti, da Ustica forse abbiamo registrato qualche lamentela).

E dalle isole Eolie che, invece, arriva un documento dei docenti pendolari delle scuole delle isole Eolie. Il documento – o letta – s’intitola:

“Grazie Liberty”.

La lettura di questo documento è istruttivo, perché ci dà la misura di come il Governo nazionale e il Governo siciliano abbondonino al proprio destino gli arcipelaghi della Sicilia e anche i docenti delle scuole delle isole Eolie che, ogni giorno, da Milazzo si recano nelle isole Eolie per poi fare ritorno dopo le lezioni.

“Nel nostro Paese – leggiamo in questa documento-lettera – si parla spesso di diritti e doveri, soprattutto in un momento difficile di portata storica come quello che stiamo vivendo. Un momento in cui spesso ci sentiamo privati di libertà che in realtà non avremmo mai pensato di dover difendere, per le quali non abbiamo mai dovuto lottare perché acquisite sin dalla nostra nascita e per le quali in passato hanno lottato ‘altri’ al nostro posto. Quante volte abbiamo evocato o citato in un nostro post sui social media innumerevoli articoli della nostra Costituzione? Eh sì, mai come ora l’abbiamo liberata dalla polvere della dimenticanza, la sentiamo ‘nostra’ e la difendiamo! Tra i banchi di scuola, a dire il vero, non l’abbiamo mai snobbata né abbandonata; anzi abbiamo sempre letto, analizzato e dibattuto su quegli articoli che nutrono ogni giorno le nostre menti, che ci ricordano da dove proveniamo e soprattutto quanta strada abbiamo ancora da percorrere. Di strada ne abbiamo davvero ancora tanta da percorrere”.

“Dice l’art. 4 della Nostra amata Costituzione: ‘La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto’. Quanti lavoratori sentendo riecheggiare queste parole staranno facendo un sorriso beffardo? Probabilmente tanti, troppi. Tra questi ci siamo noi, i docenti pendolari delle Isole Eolie. Proveniamo da tutta la provincia e ogni mattina, con un carico non indifferente di idee, passione, ansie e parole, ci ritroviamo al molo del porto di Milazzo pronti alla traversata verso le Nostre scuole, dislocate lungo tutto l’arcipelago eoliano. Siamo in possesso di una card che dall’inizio anno scolastico ci permette di acquistare i biglietti del viaggio con qualche agevolazione fiscale. Nessuna scontistica eccezionale, ma per noi è pur sempre un valido aiuto in relazione alle spese esose da affrontare”.

A questo punto la notizia:

“Eppure la compagnia di navigazione ‘Liberty Lines S.p.A’ ha così a cuore la condizione di noi, lavoratori pendolari, che ha ben pensato di sostituire la precedente card con i nuovi abbonamenti, che di vantaggioso hanno ben poco. La Compagnia ha dato l’avvio ad una nuova politica commerciale, a nostro parere non solo scellerata ma anche profondamente ingiusta nei confronti di lavoratori che con miseri stipendi esercitano ogni giorno il diritto/dovere allo studio. Sembrerebbe così profilarsi una illegittimità che apparirebbe ancor più inammissibile se rapportata al fatto che la Liberty Lines S.p.A., nell’adempimento di un servizio essenziale, opera in regime contrattuale con la Regione siciliana, fornendo di fatto un servizio pubblico”.

“Regime contrattuale – prosegue la lettera – che, a quanto è dato sapere, a causa dell’emergenza epidemiologica COVID – 19 è stato prorogato di un altro anno rispetto alla prevista scadenza del 31.12.2020, ed in virtù del quale la Liberty Lines S.p.A. continua a percepire annualmente altre ingenti sovvenzioni pubbliche dal Ministero dei Trasporti”.

Ci permettiamo di sottolineare che i gestori dei trasporti marittimi tra la Sicilia e i propri arcipelaghi, oltre a percepire “sovvenzioni pubbliche dal Ministero dei Trasporti”, mette all’incasso, ogni anno, anche i contributi della Regione siciliana.

In totale, tra contributi nazionali e contributi regionali le sovvenzioni pubbliche ammontano a poco di più di 100 milioni di euro all’anno!

“Fa specie dunque che una compagnia che svolge un servizio pubblico, in forza di contratti stipulati con la Regione e grazie a cui percepisce sovvenzioni statali, sembrerebbe operare in maniera illegittima nei riguardi degli utenti, soprattutto quelli pendolari che, nell’esercizio di un loro diritto, costituzionalmente tutelato, contribuiscono a garantire il corretto funzionamento della macchina amministrativa pubblica nelle Isole. Diritto che, oggi più che mai, rischierebbe di essere negato da tali comportamenti, a discapito del singolo lavoratore e di riflesso della comunità”.

Ci piacerebbe pensare che il Governo regionale – e segnatamente l’assessore regionale alle Infrastrutture e Trasporti, Marco Falcone – intervenga a tutela dei cittadini delle isole e, in questo caso, dei docenti pendolari. Purtroppo è una speranza vana, perché Forza Italia – il partito dell’assessore Falcone – non si sognerebbe mai di fare ombra ai padroni dei trasporti via mare della Sicilia…

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