J'Accuse

Forestali e dipendenti dei Consorzi di bonifica ‘accerchieranno’ Governo Musumeci e Ars

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I quattro giorni di protesta – dal 12 al 15 gennaio – sono stati promossi dal sindacato SIFUS CONFALI. Perché questa protesta con l’accerchiamento di Palazzo Reale e Palazzo d’Orleans? Perché il Governo regionale di Nello Musumeci e l’Ars si stanno comportando come i grillini: assumono gli impegni e poi non li mantengono!

Leggendo su Facebook due post di due autorevoli sindacalisti del SIFUS CONFALI, settore forestale, possiamo senza ombra di dubbio arrivare alla conclusione che, tra qualche giorno, i due ‘Palazzi’ della politica siciliana – Palazzo Reale, sede del Parlamento dell’Isola e Palazzo d’Orleans, sede del Governo regionale – verranno letteralmente ‘accerchiati’.

Perché? Perché da quello che si capisce, il Governo regionale di nello Musumeci si sta comportando come i grillini: quelli che assumono gli impegni e poi non li mantengono!

Scrive Maurizio Grosso Segretario Generale SIFUS CONFALI:

“Sarà un Gennaio caldo. In Sicilia si parte con i presidi dei lavoratori forestali e dei Consorzi di bonifica il 12 Gennaio dinnanzi l’Ars e davanti la sede del governo Musumeci (il già citato Palazzo d’Orleans ndr)”.

“Lo avevamo annunciato a fine 2020 dopo aver visto sciogliere come neve al sole, nel settore dei Consorzi di Bonifica, il lavoro prodotto in un anno e mezzo di trattative in assessorato Agricoltura sulla vicenda del ‘turnover’ che, nell’interesse dell’agricoltura, avrebbe consentito il passaggio a tempo indeterminato di 411 unità nelle more della riforma. La vicenda della mancata introduzione della norma sul turnover (che avrebbe consentito di consegnare veramente l’acqua alle aziende agricole nel momento del bisogno) non è un caso isolato, ma fa il paio con la mancata introduzione della norma che doveva permettere il blocco degli arretrati contrattuali ai forestali, ossia, su altra singolare questione su cui l’assessore all’Agricoltura, on. Bandiera (Edy Bandiera, ex assessore all’Agricoltura ndr) si era impegnato a chiudere la partita entro l’anno il 2020”.

A questo punto Grosso si sofferma sulla sostituzione in Giunta dell’assessore Bandiera:

“Chi avrebbe avuto il coraggio di mettere in discussione, a prescindere dalle alchimie di Forza Italia, l’assessorato all’Agricoltura guidato dall’on. bandiera se quest’ultimo avesse avuto gli attributi per mantenere fede agli impegni chiudendo le partite su turnover, su blocco degli arretrati e avanzando la proposta di riforma dei forestali? Il SIFUS, per difenderlo, anziché non spendere una parola, avrebbe fatto le barricate e i lavoratori, pure!”.

“Vi chiedo e mi chiedo – prosegue Grosso – se questa classe politica che è alla guida del Governo della Regione siciliana non è in grado di portare a conclusione la risoluzione di problemi per i quali sono necessari pochi spiccioli (in proporzione), come farà a mantenere fede agli impegni pubblicamente assunti sulle riforme dei forestali e dei Consorzi? Come farà a consentire la ricollocazione degli ex dipendenti della Formazione e dei lavoratori della Keller? Come farà a garantire le assunzioni a tempo indeterminato negli ospedali agli Oss e a stabilizzare gli Asu , gli Lsu e i Pip?”.

“Per queste ragioni, almeno fino a quando vedremo i fatti, il SIFUS sarà in stato di mobilitazione e di lotta, a partire da giorno 12 Gennaio con i forestali e i lavoratori dei Consorzi e non esclude uno sciopero generale di tutte le categorie. Sarà un inverno davvero caldo! Parola di SIFUS!”.

Sulla stessa lunghezza d’onda Giuseppe Fiore, Segretario Regionale Sicilia SIFUS CONFALI:

“I forestali del SIFUS saranno in presidio sotto il Palazzo del governo Musumeci in Palermo, dal 12 al 15 Gennaio, per rivendicare diritti negati e una serie di impegni disattesi”.

Fiore ribadisce il presidio “per 4 giorni, dal 12 al 15 Gennaio, a Palermo. A differenza dei colleghi operai dei Consorzi di Bonifica che presidieranno l’ingresso dell’Ars, i forestali, invece, presidieranno l’ingresso di Palazzo d’Orleans, in PiazzaIindipendenza per rivendicare:
– il pagamento degli stipendi di Ottobre, Novembre e Dicembre;
– il blocco definitivo dell’ iter che prevede le trattenute sugli arretrati contrattuali 2006- 2009;
– la riforma del comparto forestale”.

“Su questo ultimo punto – sottolinea Fiore – continuano, tuttavia, le interlocuzioni dei dirigenti del SIFUS con diversi parlamentari al fine di attivare il cosiddetto ‘piano B’ che consiste nel far presentare la riforma direttamente in Parlamento da diversi deputati, qualora il Governo Musumeci ritardasse ulteriormente a presentare la sua al tavolo sindacale”.

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