Sul Titanic

Palermo sepolta dai rifiuti e i palermitani, in questi giorni, dovrebbero pagare la TARI. Per fortuna rinviata/ SERALE

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Ora, non per essere sovversivi: ma come si può chiedere ai cittadini di Palermo, proprio in questi giorni di immondizia lungo le strade che avvolge tutto e tutti, di pagare la TARI, cioè la Tassa per l’immondizia? Infatti il pagamento è stato rinviato. Si può continuare a gestire così la quinta città d’Italia? Cosa sarebbe successo se il sindaco fosse stato leghista? 

Palermo. La foto che vedete sopra immortala un tratto dell’incrocio tra via Savagnone e via Luigi Razza. Se imboccate la via Razza da via Serradifalco (a piedi, perché è percorribile con le auto in senso inverso: è a senso unico) arrivate in via Lancia di Brolo. Per sottolineare che ci troviamo nel quartiere della Noce.

La foto è scattata da una distanza di circa venti metri. Sotto questa montagna di rifiuti ci sono quattro cassonetti per la raccolta dell’immondizia. Non si vedono perché sono stati sepolti dalla stessa immondizia.

Questa foto è stata scattata Sabato scorso, di mattina. Oggi, Lunedì 30 Novembre, la situazione si è aggravata: l’immondizia ha invaso la carreggiata. Continuando di questo passo, se tra qualche giorno non si farà qualcosa, la strada non sarà più percorribile.

Un signore, stasera, bontà sua, spiegava che i sacchetti dell’immondizia vanno lanciati verso la sommità della montagna, per evitare che invadano la strada. Qui si dà per scontato che gli operatori della RAP – l’Azienda del Comune che dovrebbe occuparsi della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti – non passeranno a breve. Quindi bisogna industriarsi per non intasare la strada, altrimenti gli automobilisti non potranno più passare.

Proseguendo verso via Lancia di Brolo si trovano altri due cumuli di munnizza. Il primo è piccolo e i due cassonetti sono ancora visibili. Il secondo è a metà: la montagna di munnizza cresce e i cassonetti stanno per scomparire.

E’ bene sottolineare che in questa zona non c’è raccolta differenziata dei rifiuti: è il Comune che ha deciso di lasciare i cassonetti, escludendo questa parte della città dalla raccolta differenziata.

Ora provate a pensare che cosa sarebbe successo se il sindaco di Palermo – alla fine è il Comune che, per Legge, si deve occupare della raccolta urbana dei rifiuti – fosse stato un leghista. Sarebbero arrivate tutte le televisioni italiane e, con molta probabilità, anche le televisioni straniere per immortalare lo schifo della Palermo di questi giorni sepolta dalla munnizza.

Per fortuna il sindaco non è leghista, ma è dello stesso colore del Governo nazionale: quindi taglio basso, nessun clamore mediatico, sono solo… (la parola mettetela voi) dei cittadini di Palermo che, in questi giorni – beffa delle beffe – sono chiamati pure a pagare la TARI, la Tassa sull’immondizia: l’immondizia che da, almeno due anni, rimane nelle strade per settimane e settimane e che negli ultimi giorni ha raggiunto livelli di nausea inimmaginabili.

La pagheranno? Non ora. Il Comune di Palermo, saggiamente, ha rinviato il pagamento della seconda rata.

 

 

 

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