Sul Titanic

Ristoranti chiusi, ma lo chef Dario è pronto per portare il pranzo o la cena nelle vostre case

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La storia di Dario Manno, chef di Palermo, che combatte a viso aperto contro la pandemia. Da qui il suo laboratorio di cucina per servire il pranzo o la cena a chi desidera avere in tavola qualcosa di diverso e particolare. Con la garanzia di prodotti a km zero

di Tiziana Tumminello

Quando credi di essere in un tunnel… arredalo!

Ecco cosa ci viene in mente quando pensiamo a Dario Manno, il protagonista di questo articolo che si impegna ad affrontare questo periodo difficile provando a fare qualcosa per ‘arredare’ il suo ‘tunnel.

Purtroppo, come sappiamo bene, il settore della ristorazione è uno tra i più colpiti dalla crisi provocata dalla pandemia di Coronavirus, non tanto per la paura del contagio, quanto dal Governo nazionale che ha chiuso i ristoranti. Con disastrose conseguenze professionali ed economiche negative per chi lavora in questo settore.

Dario Manno è uno chef palermitano. E’ diplomato come operatore dei servizi di ristorazione all’istituto professionale alberghiero di Stato e ha alle spalle varie esperienze: ha lavorato all’Hotel Alba d’amore a Lampedusa, al ristorante ‘u strascinu di Palermo e nel ristorante, sempre nel capoluogo della Sicilia, Le volte. Come molti suoi colleghi si è ritrovato senza lavoro. Cosa fare quindi della sua arte culinaria?

Da qui l’idea: trasformare il proprio piccolo laboratorio gastronomico in una nuova realtà, puntando sul cosiddetto cibo d’asporto.

Il cibo d’asporto (o take away, per dirla con gli inglesi) ha origine nel tempo passato. A Napoli, al tempo del Regno delle Due Sicilie, il cibo d’asporto si confondeva con il cibo di strada: nel senso che tanti napoletani acquistavano il cibo che veniva preparato per le strade della città e lo portavano in casa.

Da allora ad oggi di tempo ne è passato tanto. Ma forse, oggi, a causa del momento non esaltante che stiamo vivendo, con i ristoranti chiusi e le uscite di casa limitate al minimo, il pranzo o la cena acquistate da uno chef e portato a casa – specie se si tratta di specialità che in casa non è facile preparare – potrebbe essere un’idea per interrompere la routine.

Del resto, il terreno per il cibo d’asporto sembra fertile, soprattutto a Palermo, dove, per tradizione, come a Napoli, il cibo da strada non è mai mancato, dalle panelle alle crocchette, dal pane ca ‘a meusa alla frittola, dalle stigghiuole allo sfincione. Ci sono palermitani che non si sono mai portati a casa questi cibi acquistati qua e là?

Ecco, ora si tratta solo, come dire?, di cambiare canale e portarsi a casa cibi un po’ più raffinati. Dando un mano a quei ristoratori, come Dario Manno, che stanno provando a vincere la crisi.

Sembra che ordinare pranzo o cena a domicilio non dispiaccia d almeno la metà degli italiani: e questo è già un punto di forza. L’occasione per evadere dalle proprie abitudini e dallo stile di vita ripetitivo, soprattutto nell’attuale momento storico che ci costringe a rimanere a casa per via del blocco delle attività che a tanti piace chiamare lockdown.

C’è chi vede nel cibo d’asporto la possibilità per reperire in modo semplice e pianificato piatti già noti; e c’è invece chi – magari perché è un po’ goloso – vede invece nell’attuale momento un modo per sperimentare piatti nuovi e last minute. Piatti come quelli che ci promette Dario presso il suo laboratorio “Caldo & Cotto” che ha sede in via Gaetano La Loggia n. 138/A,  a Palermo.

“Il mio obiettivo – ci racconta Dario – è garantire la qualità, utilizzando materia prime eccellenti a km zero. Il tutto con un servizio dinamico, pronto a soddisfare le richieste dei consumatori anche con piatti tipici della nostra terra rivisitati in chiave moderna”.

Volete un esempio? Timballo al riso Carnaroli al nero di seppia con inserimento di mousse a mascarpone e ricotta, aromatizzato al basilico e colata di ricci.

Certo, la cosa migliore sarebbe il ritorno alla normalità: seduti al ristorante per gustare i piatti che amiamo. Per ora, purtroppo, non si può fare. E allora proviamo a coccolarci, facendo arrivare nelle nostre case piatti particolari su nostra richiesta o, magari, lasciandoci guidare da chef come Dario, al quale non possiamo che augurare un grosso in bocca al lupo!

Quanto a noi, via: proviamo a dare una mano a chi sta provando a superare il momento difficile.

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