Agricoltura

La mozione di Attiva Sicilia all’Ars sul grano al glifosato? Va accompagnata dai controlli

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Noi consideriamo il gruppo parlamentare a Sala d’Ercole di Attiva Sicilia una risorsa politica preziosa. Ma la questione del grano estero al glifosato non si può esaurire in una mozione, che rischia di apparire uno spot. Si possono fare tante cose concrete che illustriamo in questo articolo. In due anni i cinque parlamentari di Attiva Sicilia possono fare tantissimo 

Non abbiamo nulla contro i parlamentari regionali di Attiva Sicilia: anzi, li consideriamo una risorsa politica preziosa. Ma visto che ci occupiamo di agricoltura da quando siamo in rete, pur con tutto il rispetto, non possiamo non definire un spot propagandistico la mozione sullo stop alle importazioni di grani esteri al glifosato presentata da questo gruppo parlamentare in Assemblea regionale siciliana.

Per carità, l’argomento è serio: ma non sono le mozioni il rimedio.

Se non ricordiamo male, Attiva Sicilia è un gruppo parlamentare nato da una costola dell’inconcludente gruppo parlamentare a Sala d’Ercole del Movimento 5 Stelle. Se non ricordiamo male, si tratta di cinque deputati. Ebbene, cinque deputati regionali su settanta, se lo vogliono, possono attuare una rivoluzione. Ma vanno evitati gli spot. 

Cosa si dovrebbe fare, di concreto, in alternativa? Proviamo a dare qualche indicazione.

La prima cosa da fare, a nostro modesto avviso, è tracciare i porti siciliani dove arrivano le navi cariche di grano estero. Spesso nell’occhio del ciclone è il porto di Pozzallo. Ma abbiamo il dubbio che il porto di Pozzallo sia uno dei porti della nostra Isola dove arriva il grano estero: vanno controllati anche i porti di Catania, di Palermo, di Mazara del Vallo e magari anche qualche altro scalo marittimo.

Una volta tracciati i porti, vanno informati i cittadini quando arrivano le navi.

La stessa cosa va fatta con i mezzi gommati, perché i carichi di grano estero arrivano anche con il trasporto gommato.

La seconda cosa da fare è pretendere dalla Regione siciliana chiarezza e trasparenza sui controlli. Cinque parlamentari dell’Ars hanno tutti i titoli per chiedere i risultati dei controlli per poi renderli pubblici.

Va fatta anche chiarezza su chi effettua questi controlli che debbono riguardare il glifosato, ma non soltanto il glifosato: ci riferiamo all’eventuale presenza di micotossine, metalli pesanti e altri eventuali contaminanti.

Sul glifosato va fatta chiarezza sulla dicitura relativa all’eventuale presenza di questo diserbante. Il fatto che sia presente entro i limiti stabiliti dall’Unione europea (limiti peraltro molto generosi…) non autorizza chi effettua le analisi a scrivere “glifosato zero”.

Il glifosato è dannoso per l’organismo umano anche se presente in percentuali inferiori ai limiti fissati dalla Ue: ed è per questo che i cittadini vanno informati anche della presenza di ‘tracce’ di glifosato!

Tutte notizie che debbono essere rese note ai cittadini.

I cinque parlamentari di Attiva Sicilia dovrebbero poi far conoscere ai cittadini quali molini siciliani lavorano il grano che arriva dall’estero. Saranno poi i cittadini a orientarsi, una volta messi al corrente di come stanno le cose.

Ultimo passaggio: i controlli sui prodotti finiti.

Effettuare i controlli sui prodotti finiti – pane, pasta, pizze e anche dolci, dal momento che l’Italia importa anche grandi quantitativi di grano tenero canadese – è un passaggio fondamentale. I cinque parlamentari dovrebbero fare quello che ha fatto qualche anno fa GranoSalus (e, in parte, anche I Nuovi Vespri): promuovere i controlli e rendere noti i risultati.

Accompagnando la mozione con queste azioni concrete Attiva Sicilia si porrebbe veramente al servizio dei cittadini siciliani. Ci sono ancora due anni di legislatura. In due anni, se c’è la volontà politica, cinque parlamentari possono cambiare il volto del mondo cerealicolo della Sicilia!

 

 

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