J'Accuse

Palermo: installa i “braccioli anticlochard” e poi smonta i “braccioli anticlochard”: chi è che paga?

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Ce lo chiediamo perché installare questi braccioli ‘intelligenti’ sulle panchine della città – che avevano lo scopo di rendere la vita ancora più amara ai senza tetto che sulla panchine vanno a dormire – e poi smontarle avrà avuto un costo. Palermo si conferma una città amministrata malissimo! 

“I braccioli anticlochard installati sulle panchine di piazza XIII Vittime stanno per essere rimossi”.

Così leggiamo sulla rete. Sono in tanti i palermitani che stanno manifestando apprezzamento per il fatto che il Comune, già da stamattina – come si evince dalla foto sopra – stia eliminando i braccioli che, a quanto pare, sono stati montati per evitare che i senza casa scelgano le panchine per dormire, magari anche la notte.

Anche noi plaudiamo al fatto che il Comune di Palermo stia facendo smontare i “braccioli anticlochard”. Noi, però, al Comune di Palermo chiediamo:

chi è che ha fatto installare sulle panchine i “braccioli anticlochard”? E’ stata l’amministrazione comunale? O cittadini privati? In questo secondo caso, autorizzati da chi? E quanto sta costando alla collettività lo smontaggio di questi braccioli?

La Corte dei Conti è interessata a questa storia?

Leggiamo qua e là che si sarebbe trattato di un “disguido”.

Però non possiamo dimenticare che Palermo è la città dove i senza casa non si contano più. E di case, per i senza case, non se ne trovano.

L’ultimo appello in favore dei senza casa di Palermo lo abbiamo pubblicato lo scorso 9 Marzo, quando – nonostante i temporeggiamenti del Governo nazionale – eravamo già in emergenza Coronavirus:

Coronavirus/ Appello di Nino Rocca per tutelare i senza casa di Palermo“.

Ora spunta questa storia incredibile dei  “braccioli anticlochard”. E ci chiediamo quale sia stato, in questa vicenda, il ruolo del Comune di Palermo.

Meno male che Palermo non è amministrata dalla Lega, ma da un sindaco e da assessori ‘efficienti’ e di ‘sinistra’, altrimenti questa storia sarebbe finita nei TG nazionali e magari internazionali…

 

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