Sul Titanic

Formazione professionale: il SIFUS denuncia il Governo regionale e l’amministrazione

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Insomma, tra lavoratori disoccupati della Formazione professionale iscritti al SIFUS CONFALI e Regione siciliana si va allo scontro. Il Segretario generale di questa organizzazione sindacale, Maurizio grosso, ha presentato una denuncia contro il Governo regionale e contro l’amministrazione regionale 

Sembrava in arrivo una schiarita. Invece, tra i lavoratori disoccupati della Formazione professionale siciliana e la Regione siciliana è scoppiata una ‘guerra’. Il comunicato del SIFUS CONFALI sembra piuttosto ultimativo:

“Oggi – dicono il Segretario generale dell’organizzazione sindacale, Maurizio Grosso, e il Segretario regionale, Costantino Guzzo – il calendario segna una data che potrebbe essere la fine di un decennio di abusi a danno dei lavoratori storici. I numerosi illeciti e la mancata applicazione delle leggi vigenti regionali, la non applicazione del CCNL, complice una magistratura che vede parzialmente, hanno le ore contate”.

E ancora:

“Oggi il sindacato SIFUS ha presentato una denuncia contro l’amministrazione ed il Governo regionale. Un esposto che aprirà le porte della speranza a tanti lavoratori abusati dagli illeciti di una gestione oscura, opaca e del tutto illegittima da parte dei suoi vertici istituzionali, prima fra tutti l’amministrazione regionale, a seguire i gestori degli enti e chi avrebbe dovuto tutelare i lavoratori. Oggi – conclude la nota di Maurizio Grosso e Costantino Guzzo – potrebbe essere essere l’inizio di un percorso che restituirà giustizia a tante famiglie, lo dobbiamo ai lavoratori, ma sopratutto lo dobbiamo a chi ha sacrificato la propria vita pensando di aver perso tutto per sempre”.

Da quello che si capisce, la denuncia dovrebbe mettere a fuoco quando accaduto nel mondo della Formazione professionale della nostra isola dagli anni del Governo regionale di Raffaele Lombardo fino ai giorni nostri, passando per gli anni del Governo regionale di Rosario Crocetta.

E’ la storia circa circa 8 mila persone che hanno perso il posto di lavoro. Chi scrive ha cominciato a seguire questa vicenda nel 2011: volendo essere obiettivi, questi lavoratori sono stati tartassati durante gli anni dei Governi Lombardo e Crocetta e continuano ad essere trattati male dall’attuale Governo regionale di Nello Musumeci.

Per la cronaca, questi lavoratori non hanno solo perso il lavoro: in alcuni casi hanno anche perso le retribuzioni degli ultimi tempi di lavoro: e si tratta di cifre considerevoli. Storie di ingiustizie: storie ordinarie in Sicilia, soprattutto quando c’è di mezzo la politica.

All’inizio abbiamo scritto di una possibile schiarita: dopo la manifestazione del SIFUS dei giorni scorsi abbiamo saputo che i rappresentanti della Regione, bontà loro, hanno deciso di incontrare i lavoratori la prossima settimana. Il giorno non è stato fissato (e già questo la dice lunga…).

A questo incontro ipotetico dovrebbe esserci sia la parte politica (gli assessori Roberto Lagalla e Antonio Scavone, titolari, rispettivamente, delle deleghe alla Formazione professionale e al Lavoro),sia la parte alto-burocratica: i dirigenti generali Patrizia Valenti e Giovanni Bologna.

C’è da crederci?

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