Sul Titanic

Applicazione dello Statuto, Autonomia e il ripristino dell’Alta Corte sono la chiave di volta per la Sicilia

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L’Autonomia siciliana è sempre valida. Anche perché, grazie all’inettitudine dei nostri politici, non è venuta meno quella condizione di inferiorità rispetto al lavoro, all’economia alle possibilità di sviluppo  

di Angioletta Massimino

Le Regioni a Statuto Speciale sono state create dal legislatore proprio tenendo conto di particolari condizioni geografiche, storiche, culturali e sociali di queste stesse regioni, al fine di dare più omogeneità a tutte le Regioni d’Italia. Il fatto che siano venuti meno i motivi che allora portarono verso l’Autonomia, quali la spinta indipendentista violenta con il MIS e il suo Esercito Volontario per l’Indipendenza Siciliana (EVIS), le rivendicazioni austriache, la tutela speciale delle minoranze, non significa che sia venuto meno qualsiasi altro motivo per cui l’Autonomia possa tornare utile alla nostra terra.

Non è stata ancora superata, infatti, grazie all’inettitudine dei nostri politici, quella condizione di inferiorità rispetto al lavoro, all’economia, alle possibilità di sviluppo, rimanendo quindi, la nostra Autonomia, ancora oggi, in tema con lo spirito che allora la destinò alla Sicilia, ovvero il voler aiutare e incentivare lo sviluppo di una zona riconosciuta come poco sviluppata.

In ogni caso, la modifica del Titolo V della Costituzione ha dato più autonomia a tutte le Regioni e, in un certo senso, ha ridotto la particolarità delle Regioni a Statuto Speciale, pur rimanendo la Sicilia a Statuto Specialissimo, cioè con maggiori prerogative rispetto alle altre Regioni a Statuto Speciale, le quali, se sfruttate, potrebbero far diventare la Sicilia il centro del commercio euromediterraneo, anziché la terra degli ‘Ultimi’!

L’applicazione dello Statuto Siciliano, l’Autonomia e il ripristino dell’Alta Corte sono la chiave di volta per la Sicilia per uscire dallo stato di sottomissione e sfruttamento, da tutti i punti di vista, in cui si trova.

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