Il protagonista di questa singolare protesta è il sindaco di Gonars, Comune del Friuli Venezia Giulia. Lì i migranti arrivano dalla rotta balcanica. “Non esiste un protocollo e non sappiamo come muoverci”, dice il sindaco che con un furgoncino sta portando i migranti a Roma a proprie spese
L’ha detto e l’ha fatto. Ivan Diego Boemo, sindaco di Gonars, un Comune del Friuli Venezia Giulia di poco meno di 4 mila e 700 abitanti (provincia di Udine) ha fatto una promessa: so fossero arrivati altri migranti li avrebbe portati a Roma a propria spese. E lo sta facendo: i migranti sono finiti su un furgone che viaggia verso Roma.
A quanto leggiamo su ROMA TODAY, si tratterebbe di migranti minorenni.
“Dopo alcune rassicurazioni dal Viminale e un impegno apprezzato – leggiamo su ROMA TODAY – la situazione si è fatta a suo dire nuovamente critica e così il primo cittadino ha deciso di agire come promesso. Stamattina, accompagnato dal comandante della Polizia locale – Tristano Grop – ha acceso il furgoncino del Comune, fatto accomodare cinque presunti minorenni e ha preso la via di Roma. In base a quanto fatto sapere dallo stesso Boemo, sia lui che Grop rischiano il contagio da Coronavirus, perché ai migranti non è stato fatto, fino a questo momento, nessun tampone”.
Nei giorni scorsi Boemo ha trascorso la notte alla guida del furgoncino del proprio Comune per trasferire alcuni richiedenti asilo afghani dalla piazza del paese alla più vicina sede della Croce Rossa. Da quelle parti i migranti non arrivano dall’Africa, ma da altri Paesi. Quelli assistiti qualche giorno fa dal sindaco di Gonars sono arrivati dall’Afghanistan: sono richiedenti asilo entrati in Italia attraverso la rotta balcanica.
“Da quanto si è appreso – leggiamo sempre su ROMA TODAY – i migranti sono giunti nella piazza del paese in tre distinti momenti: poco dopo mezzanotte, alle 2 e alle 5, trasportati da alcuni furgoni che poi sono fuggiti. In totale sono scese dai veicoli una trentina di persone, gran parte delle quali si sono dileguate in varie direzioni. I dieci cittadini entrati clandestinamente, fermati dai carabinieri della Compagnia di Palmanova, si sono dichiarati tutti minorenni”.
Leggiamo sempre su ROMA TODAY:
“Non esiste un protocollo, non sappiamo come muoverci e non ci sono indicazioni – l’accusa del primo cittadino, che amministra la comunità a capo di una giunta sostenuta da una civica di centrodestra – : ringrazio le forze dell’ordine per il sostegno, ma alla fine il problema resta in capo ai Comuni. Stanotte sono andato a prendere il mezzo nel deposito e ho portato i migranti, a mio rischio e pericolo, nel centro dove saranno sottoposti ai tamponi. Il costo per la gestione di questi ospiti, che si sono tutti dichiarati minorenni, anche se dall’aspetto non lo dimostravano, è di almeno 80 euro al giorno. Penso che vada cambiata la strategia complessiva, altrimenti di qui a poco il Friuli Venezia Giulia sarà invaso da queste persone, visto che i rintracci sono pressoché quotidiani”.
Insomma, non è solo Lampedusa ad essere invasa dai migranti.
A nostro avviso il Governo nazionale dovrebbe fare qualcosa per evitare il caos che sta montando.