Sul Titanic

Formazione professionale: la Giunta Musumeci stanzia 15 milioni di euro per i lavoratori disoccupati

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Lo comunica in una nota il segretario del SIFUS Confali Formazione professionale della Sicilia, Costantino Guzzo

Sembra che per gli ex operatori della Formazione professionale della Sicilia sia arrivato finalmente il momento della tanto attesa boccata d’ossigeno.

Lo dice in una nota il segretario del SIFUS Confali della Formazione professionale in Sicilia, Costantino Guzzo.

“Ricordiamo – dice Guzzo – che, da tempo, la nostra organizzazione sindacale si batte per la tutela dei propri iscritti. Abbiamo portato in piazza i lavoratori per sollecitare il pagamento di una Cassa integrazione della CIDG relativa all’anno 2012. È chiaro che 8 anni di attesa sono stati troppi, ed un’ulteriore lungaggine avrebbe aggravato ancor di più la situazione tra i lavoratori che non percepiscono alcun ammortizzatore sociale, motivo per cui si sono spesso esasperati gli animi”.

“Oggi – prosegue Guzzo – apprendiamo che, nel corso della riunione di Giunta regionale di ieri sera, hanno autorizzato l’anticipazione di 15 milioni di euro per il pagamento dei lavoratori della Formazione. Non possiamo che ringraziare gli onorevoli Vincenzo Figuccia e Nuccio Di Paola per essere stati sempre al nostro fianco. Soddisfatti di aver finalmente posto fine ad una estenuante attesa – conclude il segretario del SIFUS Confali Formazione professionale della Sicilia – ci auguriamo che questo sia l’inizio del recupero di tanti altri diritti ingiustamente rubati ai lavoratori”.

Per la precisione, si tratta di un’anticipazione di 15 milioni di euro per il pagamento del Fondo di garanzia agli operatori di questo settore. Il merito di questa iniziativa va agli assessori regionali Roberto Lagalla (Formazione professionale) e Antonio Scavone (Lavoro). E va, soprattutto, ai lavoratori che non hanno mai mollato la presa, anche protestando in modo vivace.

Hanno fatto bene, perché in Sicilia, spesso, per ottenere qualcosa dalla politica bisogna combattere e protestare.

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