Minima Immoralia

Barcarello, pericoli nella scogliera (soprattutto per i bambini) e mare inquinato

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A Barcarello un cittadino ha segnalato il pericolo e l’inquinamento del mare all’Associazione dei Comitati Civici di Palermo. Le foto dell’abbandono. Quando nel 2004 a Sferracavallo provarono a diventare Comune autonomo

Inquinamento del mare, canone pagato per un servizio non reso e, soprattutto, pericolo, soprattutto per i bambini.

E’ l’immagine – documentata da tre fotografie – di Barcarello, il tratto di costa di Palermo che unisce Sferracavallo con Capo Gallo.

A raccontare questa storia con poche parole e con le fotografie è un cittadino che ha scritto la seguente lettera all’Associazione dei Comitati Civici:

“Non parlatemi di accidentalità, se qualche bambino cadesse in queste griglie sulla scogliera di BARCARELLO Sferracavallo – Palermo! Trattasi dell impianto liquami BARCARELLO dove scarica tutta Sferracavallo e dintorni. Poi acqua di mare non balneabile e canone depurazione pagato dai cittadini su ogni metro cubo fatturato. Perché paghiamo per un servizio non reso?”.

Ma si può andare avanti così? Cosa si aspetta per intervenire? Una disgrazia? E perché inquinare il mare? Perché non depurare queste acque, magari per riutilizzarle per l’agricoltura? Ma si può continuare ad amministrare così una città?

Nel 2004 venne celebrato un referendum. Un gruppo di cittadini di quest borgata chiedeva la scissione dal Comune di Palermo. Si recò alle urne poco meno del 30% degli elettori aventi diritto.

A nostro avviso, un’occasione perduta.

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