Sul Titanic

Palermo, sulla ZTL il Consiglio comunale ‘boccia’ l’assessore Giusto Catania

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Il Consiglio comunale dice “No” alla ZTL approvando una mozione presentata dalle opposizioni con il voto favorevole dei renziani. Un segnale sinistro per il centrosinistra che stamattina, a Roma, in Parlamento, è chiamato a difendere il Ministro della Giustizia, il grillino Alfonso Bonafede, da una mozione di sfiducia che, se approvata, farebbe cadere il Governo Conte bis. Giusto Catania, “L’ultimo giapponese della ZTL”

Il Consiglio comunale di Palermo ha approvato una mozione che blocca la Zona a Traffico Limitato fino a quando non finirà l’emergenza Coronavirus. Se ne riparlerà dopo il 31 Luglio: se in tale data ci saranno ancora problemi di pandemia se ne riparlerà il prossimo anno. Il dato politico è che la mozione – presentata dalle opposizioni – è sta approvata con il voto determinante dei renziani, che hanno votato contro l’Amministrazione comunale della quale fanno parte. 

Un segnale ‘sinistro’ per la maggioranza di centrosinistra, che stamattina, a Roma , in Parlamento, è chiamata a difendere il Ministro-pasticcione della Giustizia, il grillino Alfonso Bonafede, da una mozione di sfiducia. Il giudizio dell’aula parlamentare su Bonafede – come la ZTL di Palermo ‘inchiummata’ ieri sera dal Consiglio comunale del capoluogo siciliano – dipende sempre dai renziani, che potrebbero votare con le opposizioni facendo, di fatto, cadere il Governo Conte bis.

Uno ‘schiaffo’ politico pesante, quello che il Consiglio comunale di Palermo, convocato on line ieri sera, ha assestato all’assessore alla Mobilità, Giusto Catania. Quest’ultimo – che da ieri sera è stato ribattezzato il “L’ultimo giapponese della ZTL” – non ha abbandonato l’idea di ripristinare il balzello. E dire che il sindaco della città, Leoluca Orlando, avendo fiutato l’aria pesante, si è chiamato fuori dalla mischia, mandando a Sala d’Ercole, sede del Consiglio comunale, il suo assessore, nella speranza che l’assemblea dei consiglieri comunali desse il via libera alla ZTL.

Invece in Consiglio comunale si è materializzata una bella mozione – primo firmatario il consigliere comunale Ugo Forello, ex grillino che, insieme con Giulia Argiroffi, anche lei ex grillina, ha dato vita al gruppo consiliare OSO – con la quale l’assemblea di Sala delle Lapidi, come già ricordato, ha ‘inchiummato’ la ZTL.

Per l’Amministrazione comunale di Palermo è una sconfitta su tutta la linea. La maggioranza di centrosinistra, infatti, è andata in frantumi, se è vero – come già accennato – che i renziani hanno votato con le opposizioni. Mentre un altro la maggioranza diventata minoranza ha abbandonato i lavori del Consiglio comunale per non finire tra i perdenti (per la cronaca, la mozione è stata approvata con 26 consiglieri comunali presenti su 40, con 25 voti favorevoli e l’astensione del presidente). .

Insomma, per la ZTL di Palermo, fino a quando il Coronavirus scorrazzerà per la città, si applicherà una nota legge siciliana racchiusa in un vecchio adagio:

“Agneddu e sucu e finiu ‘u vattiu…”.   

Commenta la consigliera comunale Sabrina Figuccia:

“Dopo un’estenuante Consiglio comunale durato più di 5 ore, in cui l’assessore Giusto Catania non ha fatto altro che parlare a vuoto, senza fornire nessun elemento concreto, men che meno una data precisa per la ZTL, è arrivata in aula la mozione delle minoranze contro il ripristino della stessa ZTL, che secondo le previsioni di Orlando & compagni sarebbe già dovuta ripartire ieri”.

“Il Sindaco – prosegue Sabrina Figuccia – aveva già fatto passi indietro, forse consapevole del pasticcio del suo assessore, ma i toni in aula oggi (ieri per chi legge ndr) si sono scaldati. Non si può più tollerare una simile arroganza istituzionale, farcita come sempre da una grossa dose di incapacità politica. Sono contenta che l’intera opposizione si sia mostrata unita e compatta su un tema che oggi più che mai sarebbe stato un vero e proprio abuso nei confronti dei palermitani. A questo si aggiunge un plauso a quei componenti della maggioranza, che hanno voluto smentire un provvedimento assolutamente ingiusto e inopportuno”.

Gongola sulla propria pagina Facebook la consigliera comunale, Giulia Argiroffi:

“La ZTL rimarrà sospesa fino alla fine dell’emergenza sanitaria. Lo decide il Consiglio comunale, votando una mozione: 25 favorevoli su 26 votanti (il presidente astenuto). Vince la città!”.

Poi la chiusura:

“Catania (cioè l’assessore Giusto Catania ndr) con la sua propaganda vuota e offensiva non ha convinto nessuno. Ora farebbe bene a dimettersi”.

Foto tratta da Wikipedia

 

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