Il ragionamento dei vertici del sindacato SIFUS CONFALI della Sicilia non fa una grinza. Sono le regioni meno contagiate dal Coronavirus – cioè quelle del Sud – che debbono riaprire subito i cantieri. Altro che Lombardia!
Sbloccare i cantieri a partire dalle Regioni italiane meno contagiate dal Coronavirus. Lo propone il sindacato SIFUS CONFALI della Sicilia. E poiché la nostra Isola – almeno fino ad oggi – è tra le meno contagiate in Italia, è dalla Sicilia che potrebbe partire la riapertura dei cantieri.
E’ questo, in sintesi, il contenuto di una lettera che i vertici del SIFUS CONFALI, hanno inviato al presidente del Consiglio Giuseppe Conte e al ministro dei Trasporti, Paola De Micheli.
Di fatto, i sindacalisti sposano il piano promosso dal sottosegretario ai Trasporti, il siciliano Giancarlo Cancelleri.
Chissà cosa ne pensano i politici della Lombardia che stanno facendo di tutto per far ripartire l’economia in quella Regione, che è ancora colpita dal contagio del Coronavirus.
“Il piano pro sblocca cantieri – scrivono i vertici del SIFUS CONFALI con il testa il suo segretario generale, Maurizio Grosso – costituisce un ottimo contributo al rilancio della nostra economia tramortita dall’emergenza sanitaria poiché mette in campo 109 miliardi immediatamente spendibili di cui 16 miliardi in Sicilia”.
Per sbloccare la “piovra della burocrazia” i sindacalisti propongono la stessa ricetta avanzata dal sottosegretario siciliano Cancelleri, ossia, il sistema del “commissariamento unico” anziché tanti commissari quante sono le opere, in maniera da sbloccare le gare ed aprire i cantieri velocemente. Questo perché i commissari dovrebbero acquisire i nulla osta in tempi brevi.
“Come commissari unici – sostengono i vertici del sindacato – potrebbero tranquillamente essere nominati gli amministratori delegati di Anas e di Ferrovie dello Stato e, per quanto attiene l’emergenza sanitaria in corso, lo sblocco delle opere pubbliche, nelle more, potrebbe partire dalle Regioni meno contagiate.
Foto tratta da Libertà Sicilia