J'Accuse

Il Nord leghista rinfaccia 80 milioni di euro ai poveri, ma si prende anche i miliardi dei fondi europei del Sud!

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Veramente unici i signori del ‘Partito unico del Nord’, leghisti in  testa. Hanno riempito la rete e i loro giornali di accuse al Sud per 80 milioni di euro destinati ai poveri. Però tacciono sulle decine di miliardi di euro che il capo del Governo Conte e il Ministro del Sud Provenzano stanno prendendo dai fondi europei del Sud per finanziare la sanità, compresa la sanità del Nord 

Si può essere più egoisti e attaccati al denaro di certi soggetti del Nord Italia? Cosa spinge certe persone, anche in un momento come questo, a tirare fuori il peggio di se stessi? Eppure succede nell’Italia messa in ginocchio dal Coronavirus. Pensate un po’: il Governo Conte bis, non prima di aver registrato proteste popolari (soprattutto al Sud), ha stanziato 400 milioni di euro per chi, dopo oltre due settimana a casa, non ha più i soldi per fare la spesa. E comincia l’egoismo di un certo Nord Italia.

Il Governo stabilisce che il 20% dei 400 milioni di euro – circa 80 milioni di euro –  sulla base dell’indice di povertà presente nei Comuni. Niente di particolare: si terrà conto del reddito pro capite degli abitanti in rapporto al reddito medio nazionale. Dove si trova la maggioranza dei poveri in Italia? Risposta scontata: nel Sud! Chi sono? I poveri noti e i lavoratori precari, ufficiali e in nero.

Alla fine non sono altro che persone che vivono nella povertà e lavoratori precari che, bloccati a casa, non possono più guadagnare quei quattro soldi che gli consentivano di tirare a campare.

Sia chiaro: gli altri 320 milioni di euro sono stati divisi tra tutti i Comuni italiani. Solo questi 80 milioni sono andati in prevalenza (non tutti) al Mezzogiorno. Apriti cielo!

Il Nord leghista (ma non soltanto il Nord leghista) è insorto. Secondo questi signori i 400 milioni di euro – che peraltro sono una cifra insignificante rispetto a quello che sta succedendo in Italia – andavano distribuiti in ragione del numero degli abitanti, a prescindere dai poveri.

Visto dal Nord leghista e, in generale, vista dalla parte del Partito unico del Nord il ragionamento non fa una grinza: Nel Nord Italia che ne sanno della fame? Per loro, in questo momento, conta solo la malattia – il Coronavirus – che prima hanno quasi ignorato e che adesso li ha messi alle strette.

Per loro, per i signori del Nord, è quasi impossibile capire che i 400 milioni di euro stanziati dal Governo nazionale servono non per combattere il Coronavirus, ma uno degli effetti del Coronavirus che va in scena, prevalentemente, nel Sud: la fame!

No, lo a questo on pensano, non  possono pensare. Perché nel Nord della “Milano non si ferma”, nel Nord di “Bergamo non si ferma” non si possono certo occupare delle famiglie povere del Sud che, bene che andrà, degli 80 milioni di euro subito contestati – soprattutto dal Nord leghista – prenderanno 250 euro, forse 300 euro per fare la spesa: e dovranno pure andarci piano, perché con questi soldi dovranno mettere d’accordo pranzo e cena per un mese!

Molti commentatori, anche del Sud, scrivendo su questa scena da miserabili – perché di questo si tratta: di miserabili attaccati verghianamente al denaro (chissà se i leghisti del Nord hanno avuto la fortuna di leggere Giovanni Verga, che lo ‘spirito’ di certi personaggi attaccati al denaro e alla ‘roba’ lo ha descritto in modo magistrale: e li ha ‘pittati’ senza aver mai conosciuto i protagonisti del ‘Partito unico del Nord’, partito fatto da quelli che vivono per il lavoro e non si fermano mai…) – hanno ricordato gli 840 miliardi di euro che il Nord ha scippato alle Regioni del Sud dal 2000 al 2017 (dato Eurispes). O i 62 miliardi all’anno che il Nord scippa sempre al Sud (ancora Eurispes e se non ricordiamo male scippo certificato anche dalla Svimez.

Tutto vero. Anche se i professionisti dell’informazione (citiamo una pubblicità che va sulle televisioni che invita a seguire solo, i professionisti dell’informazione) non parlano né dell’Eurispes, né della Svimez.

Ci permettiamo di ricordare un altro scippo imminente da parte dell’attuale Governo nazionale al Sud. Per fronteggiare i problemi della sanità pubblica italiana – alla quale negli ultimi anni sono stati scippati 37 miliardi di euro per restare in Europa – l’esecutivo nazionale ha deciso di prendersi i fondi europei del Sud non ancora spesi. Non parliamo di 80 milioni di euro che hanno fatto imbestialire i leghisti, ma di svariati miliardi di euro!

Il Ministro del Sud, il meridionale siciliano Giuseppe Provenzano, incaricato di togliere i fondi europei al Sud non ha ancora quantificato la cifra. Noi, invece, l’abbiamo quantificata. Loro, i signori del Governo, dicono che si prenderanno 10 miliardi di euro. Noi, invece, vi diciamo che saranno molti di più. Anche perché non abbiamo capito se Conte, Provenzano e compagni si prenderanno solo i fondi europei non spesi destinati al Sud (che sono molti di più di 10 miliardi di euro!), o se metteranno mano anche al Fondi di Sviluppo e Coesione.

Pensate un po’ che cosa stanno combinando Conte e Provenzano: i fondi europei, che contravvenendo ai regolamenti comunitari, nel Sud Italia sostituiscono i fondi ordinari dello Stato (cioè i soldi che, ordinariamente, il Nord ruba al Sud dal 2000: gli 840 miliardi più i 62 miliardi all’anno), finiranno in un unico calderone per finanziare tutta la sanità italiana compresa quella del Nord.

Il Sud verrà fregato due volte! sapete quanto si prenderanno a nostro modesto avviso? Non meno di 25 miliardi di euro: di più sì, d meno no.

E al Sud tutti zitti, presidenti delle Regioni del Sud e sindaci dei Comuni del Sud. E i leghisti hanno scatenato una miserevole polemica per 80 milioni di euro destinati in buona parte ai poveri del Sud.

E poi in televisione ci dicono:

“Dimostriamo di essere un grande Paese”.

Sì, un Paese di…

Foto tratta da Il Populista

 

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