Sul Titanic

Coronavirus e Sicilia/ La decisione di chiudere i supermercati la Domenica non va bene

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La Regione vada incontro ai titolari dei supermercati aiutandoli economicamente a restare sempre aperti, anche di notte, triplicando il personale che lavorerebbe una volta ogni tre giorni e non tutti i giorni 

Non sappiamo cosa sta succedendo in tutte le province della Sicilia, ma sappiamo che a Palermo la decisione di chiudere i supermercati la Domenica si sta vivendo molto male. La gente, da stamattina, fa la fila all’entrata degli stessi supermercati. E questo non va bene per due motivi: in primo luogo perché, anche se in fila distanziati l’uno dall’altro, un po’ di confusione c’è; in secondo luogo perché oggi la temperatura si è abbassata e tutte queste persone in fila che aspettano di entrare si stanno prendendo una bella ‘botta’ di freddo che non sarebbe stato male evitare.

Lo sappiamo: il Governo regionale deve mediare tra esigenze spesso contrapposte. Sappiamo che i sindacati hanno chiesto la riduzione degli orari di lavoro per timore che chi opera nei supermercati possa venire contagiato. Giusto. Ma la riduzione dell’orario di lavoro nei supermercati – vedi l’annunciata chiusura domenicale – genera ansia tra i cittadini. E allora?

Forse va cercata una mediazione diversa. L’esigenza di tutelare il personale che lavora presso i supermercati, come già accennato, è sacrosanta. I supermercati, però, con fondi pubblici, potrebbero triplicare il personale e farlo lavorare una volta ogni tre-quattro giorni per ridurre il rischio di contagio.

In un momento come questo la salute viene prima dell’economia.

Avendo a disposizione il triplo del personale i supermercati potrebbero restare sempre aperti, giorno e notte, tranquillizzando i cittadini, che non avrebbero più motivo di affrontare lunghe file.

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