Che l’Unione europea se ne freghi dell’Italia è nelle cose. Male per gli ‘intelligenti’ che si continuano a professare “europeisti” (purtroppo quando l’intelligenza è in eccesso gli effetti non sono controllabili…). Ma proprio dall’Albania che abbiamo sempre aiutato certe limitazioni non ce le aspettavamo
Va bene, per motivi non ancora chiari l’Italia è un Paese al alto rischio Coronavirus. Tutti i Paesi, uno dopo l’altro, ci stanno chiudendo le porte in faccia. L’unico paese ci ci sta aiutando – e di questo non finiremo mai di ringraziarlo – è la Cina ‘comunista’. Mentre – torniamo a ribadirlo – tutti gli altri Paesi – a cominciare dalla fallimentare Unione europea – ci trattano come gli untori di questo secolo.
Bene. In questo marasma, però, non possiamo non manifestare un po’ di delusione verso l’Albania, che in questi giorni ha limitato gli ingressi dall’Italia. Perché siamo delusi? Perché dall’Albania ci aspettavamo sì controlli serrati, quarantene e altro ancora: ma limitazione agli ingressi per gli italiani – sapendo, peraltro, che non poche imprese italiane hanno trasferito i propri opifici in Albania (leggere delocalizzazioni), portando lì investimenti e lavoro (in entrambi i casi tolti all’Italia) – no, questo ci sembra veramente eccessivo.
Sia chiaro che non vogliamo offendere nessuno. Però è giusto ricordare che nel 1991 quando gli eventi travolsero la Repubblica Popolare Socialista d’Albania, centinaia di migliaia di albanesi – partendo da quei porti che oggi sono sostanzialmente chiusi a chi arriva dall’Italia – si riversarono nel nostro Paese.
L’Italia li ha accolti tutti. Tanti di loro erano malati e sono stati curati. E integrati. Chi ha un po’ di memoria ricorderà che allora si diceva che i profughi arrivati dall’Albania erano i benvenuti – soprattutto in Puglia, in Calabria e in Sicilia – se è vero che da noi le comunità albanesi sono presenti da secoli.
Oggi si calcola che in Italia vivano oltre mezzo milione di albanesi, quasi tutti ben integrati.
E’ bene ricordare tutto questo. Ed sarà bene ricordarsene quando, a piacendo, questa brutta storia del Coronavirus sarà finito. Non dovremo mai dimenticare che in Europa – Albania compresa – nessuno sta aiutando l’Italia.
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