Sul Titanic

Coronavirus e prevenzione. Si potenzieranno i reparti di terapia intensiva? La Sicilia che fa?

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Mantenere la calma è importante. Ma di fronte ai primi casi di Coronavirus in Italia è il caso di prendere le dovute precauzioni. E di potenziare i reparti di terapia intensiva. In Sicilia, sotto il profilo della prevenzione, che si sta facendo? 

Si dice che la prevenzione è importante. Dopo i primi casi di Coronavirus nel Nord Italia ci si sta attrezzando per fronteggiare eventuali emergenze? In Sicilia cosa si sta facendo?

Ce lo chiediamo leggendo un articolo di scenari economici.it dal titolo emblematico:

“Terapie intensive, serve un Decreto d’urgenza (senza permesso UE)”.

Nell’articolo si sottolinea l’importanza dei reparti di terapia intensiva. Senza terapia intensiva sono guai seri!

Qual è la situazione in Italia? L’articolo riporta di dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). Sono ‘numeri’ che risalgono al 2013 e non si sa – anche se non è difficile immaginarlo – cosa sia accaduto da allora ad oggi.

Apprendiamo così che nel 1980 l’Italia poteva fare affidamento su 922 posti letto di terapia intensiva ogni 100 mila abitanti; nel 2013 il numero di posti letto di terapia intensiva per ogni 100 mila abitanti è sceso a 275!

Apprendiamo anche che questi posti letto sono occupati da infartuati e da altri malati.

Sempre nell’articolo leggiamo che “l’Italia è leader nella produzione di biomedicali da emergenza (fortunatamente non li importiamo), un decreto d’urgenza del governo potrebbe rimpinguare gli ospedali consentendo l’apertura di nuove terapie intensive almeno basiche, e sancire l’assunzione immediata di nuovo personale medico e infermieristico per qualche mese. Non possiamo neppure permetterci medici e infermieri in quarantena (o peggio ammalati) senza sostituzione, data la carenza già cronica”.

Il Governo nazionale Conte bis farà qualcosa?

E in Sicilia qual è la situazione? Il Governo di Nello Musumeci sta provvedendo a potenziare i reparti di terapia intensiva?

Noi ci auguriamo di sì.

 

 

 

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