Sul Titanic

Formazione: si applica la legge n. 25 del 1993? Per gli ‘unti dal Signore’ sì, per gli altri no!

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Due pesi e due misure: che queste cose succedessero con il passato Governo regionale era normale. Ma che continuino a succede con Nello Musumeci – che in campagna elettorale si era impegnato a fare altro – è incredibile. Questo presidente della Regione, almeno per la Formazione professionale, somiglia tanto ai grillini che dicono una cosa e poi fanno l’opposto. ‘Governeranno’ insieme la Sicilia? 

Domanda: la legge regionale n. 25 del 1993 si applica o no ai dipendenti – licenziati – della Formazione professionale della Sicilia? Ce lo chiediamo dopo aver letto un comunicato del segretario regionale del SIFUS Confali Formazione professionale, Costantino Guzzo.

“Corre il 22 aprile del 2016 – si legge nel comunicato pubblicato nella pagina Facebook dello stesso Costantino Guzzo -. Il lavoratore Giovanni Migliore, noto rappresentante della sigla CISL Sicilia fp, viene trasferito con le leggi (regionali vigenti), che regolano il settore formazione professionale, da un ente definanziato (IAL SICILIA) ad altro ente (A.N.F.E. di Messina) con la legge di ricollocazione 25/93 legge che, a quanto pare, alla data odierna, non viene applicata per gli altri lavoratori ‘COMUNI MORTALI, Figli DI UN DIO MINORE’ che restano disoccupati nella disperazione più totale”.

Nel comunicato si legge che “l’associazione NUOVO CAMMINO inoltre dichiarava precedentemente (12 dicembre 2014) la sua disponibilità ad accogliere personale e progetti di enti definanziati (quindi tutto il personale dello IAL Sicilia in questo caso) a cui appartiene il suddetto lavoratore (cioè lo stesso Guzzo ndr). Sarà una coincidenza che si applichi una norma di ricollocazione solo per un noto rappresentante sindacale (peraltro anche direttore, con un costo più elevato per il nuovo ente), e che per gli altri, due anni prima, non venga applicata la stessa norma lasciando disoccupato il resto del personale?”.

“Ed inoltre – prosegue il comunicato – è pure una coincidenza che tale soggetto firmi lui stesso in un verbale del 22 aprile 2016 (per l’appunto) il suo passaggio diretto ed immediato ad altro ente con assunzione a tempo indeterminato?”.

Leggendo il comunicato apprendiamo che i vertici amministrativi della Regione siciliana si sarebbero rivolti all’Avvocatura dello Stato “mortificando i lavoratori in lotta per strada ormai da anni per ottenere quel famoso passaggio diretto già concesso ad alcuni ‘Unti del Signore'”.

Da quello che abbiamo capito, ad alcuni il passaggio sarebbe stato concesso, mentre ad altri no: e c’è anche la richiesta di un parere.

Quindi prima un legge si applica e poi non si applica più? Il presidente della regione siciliana, Nello Musumeci, cosa pensa di questa storia?

“Quando finirà questo gioco alla negazione delle responsabilità? – si chiede il sindacato SIFUS Confali Formazione professionale -. Quando le leggi del settore attualmente vigenti verranno applicate per tutti?”.

Sulla pagina Facebook di Maurizio Grosso, leader siciliano del sindacato SIFUS Confali, leggiamo:

“GIOVEDI 6 FEBBRAIO ALLE ORE 9,30, PARTECIPERO’ AL PRESIDIO SOTTO L’ASSESSORATO AL LAVORO IN PALERMO ORGANIZZATO DAL SIFUS SETTORE FORMAZIONE PROFESSIONALE PER RIVENDICARE L’APPLICAZIONE DELLA LEX 25/93”.

Insomma, domani ennesima manifestazione di protesta.

teniamo a sottolineare che il già citato presidente della Regione, Musumeci, non sta mantenendo gli impegni che aveva assunto in campagna elettorale. In questo somiglia moltissimo ai grillini: sotto questo profilo possono governare insieme…

Foto tratta da Saturno Notizie 

 

 

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