Che il leader della Lega (o chi per lui) organizzasse una conferenza stampa nella sede di quel Parlamento siciliano che si è rifiutato di applicare la legge nazionale sul taglio dei vitalizi non ce l’aspettavamo. Sbagliato accreditare l’Assemblea regionale siciliana di Gianfranco Miccichè
Sei un giornalista che vuole prendere parte alla conferenza stampa del leader della Lega, Matteo Salvini? Ti risparmiano l’accredito (bontà loro), ma siccome l’appuntamento è all’Ars, ebbene, devi indossare la cravatta! Insomma, un giornalista che vuole porre qualche domanda a Salvini deve presentarsi in giacca e cravatta.
Ci rendiamo conto che la conferenza stampa si terrà domani, a Palermo, nella sala stampa di Palazzo Reale, sede del Parlamento siciliano. E qui, a nostro modesto avviso, sta l’errore: forse se c’è un posto dove il leader della Lega non avrebbe dovuto mettere piede, ebbene, questo è proprio la sede dell’Assemblea regionale siciliana.
Salvini si presenta come espressione della politica che punta a rappresentare le istanze popolari. E dove se ne va? Nel ‘Palazzo’ della politica siciliana che, fino ad oggi, si è rifiutato di applicare la legge nazionale sulla riduzione dei vitalizi.
La sede del Parlamento siciliano, oggi più che mai – cravatte o non cravatte – è il luogo della casta per antonomasia. Salvini è consigliato male. Con la sua presenza accredita l’Assemblea regionale siciliana rappresentata dal presidente, Gianfranco Miccichè, che proprio a lui gliene ha dette di tutti i colori.
Possiamo dare un consiglio a Salvini? Ci ripensi. La conferenza stampa la organizzi in uno dei tanti Hotel di Palermo. E le cravatte le lasci a Micciché e ai parlamentari regionali come lui che si sono rifiutati di ridurre i vitalizi.