A Palermo è andata in scena l’ennesima morte di un senza tetto. Una donna trovata senza vita per strada. Da qui la riflessione di Tony Pellicane, che da sempre si occupa degli ultimi della città. Che ricorda che i dormitori non sono la soluzione. Ci sarebbero soluzioni alternative che il Come di Palermo non vuole adottare
di Tony Pellicane
I senza fissa dimora spesso hanno con sé quattro cose che, per noi, possono sembrare spazzatura, ma per loro è il loro mondo; spesso hanno con sé un cane che è l’unico essere con cui condividono la loro vita; accettare il dormitorio significa perdere quello che per loro è essenziale. Inoltre il dormitorio non può essere la soluzione perché per molti senza fissa dimora la loro condizione di vita non è stata una scelta, semmai una scelta obbligata.
Spesso mi sento dire che i senza fissa dimora non sono lucidi… ma se sei costretto a vivere per strada, al freddo o al caldo, è normale che dopo qualche tempo perdi lucidità.
E’ un grande aiuto quello che danno le associazioni di volontariato, ma il Comune dovrebbe fare seriamente la sua parte. Da anni ci battiamo affinché il Comune metta a disposizione immobili in disuso da riadattare e destinarli all’ospitalità dei senza fissa dimora h24, un posto dove possano riappropriarsi di una vita più vicina alla normalit°: un posto dove dormire, dove poter cucinare, dove poter lavare la propria biancheria, dove poter tenere le proprie cose, dove poter portare il proprio cane…
Insomma un posto dove poter vivere… e perché no, magari gestito dalle stesse associazioni di volontariato che assistono queste persone su strada…
Ma il Comune da queste orecchie non vuole sentirci. C’è stato un momento in cui si parlò con l’assessore Mattina (Giuseppe Mattina, assessore al Comune di Palermo ndr) di un progetto sperimentale, era stato individuato un immobile che il Comune non utilizzava da anni… poi dall’oggi al domani lo stesso Comune decise di utilizzare quel posto mettendoci dentro uffici comunali.
I senza fissa dimora sono persone e non pacchi da spostare da un dormitorio all’altro.
Foto tratta da Palermotday