J'Accuse

Finalmente la nave ONG Ocean Viking ha trovato il ‘porto sicuro’: è Messina, in Sicilia…

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Ci piacerebbe sbagliare, ma abbiamo la sensazione che il Governo Conte bis, in materia di migranti, stia iniziando a percorrere la strada percorsa dal Governo Renzi-Alfano, quando il 90% dei migranti sbarcava nei porti siciliani. Per la gioia delle ONG e dei titolari dei centri di accoglienza, tra le ‘felici’ preghiere di Santa Madre Chiesa e il PD renziano in festa… Non vogliono il ‘caporalato’, ma creano le condizioni per farlo crescere    

Finisce in Sicilia – per la precisione nel porto di Messina – l’Odissea della nave ONG Ocean Viking con 182 migranti a bordo. Così ha deciso il Governo nazionale di Giuseppe Conte.

Nulla da dire sul fatto che da qualche parte questa nave ONG doveva approdare. Ma torniamo a segnalare la singolarità del fatto che a caricarsi sempre comunque i migranti della navi ONG debbano essere o l’Italia o Malta. E quando tocca all’Italia, nel 90% dei casi sono i porti sono sicilianiad accogliere le navi ONG.

Si offende qualcuno se diciamo che, così facendo, il Governo nazionale scarica sulla sanità siciliana il costo della prima accoglienza?

Milano, qualche anno fa, per due giorni visse quello che Pozzallo e Porto Empedocle hanno vissuto per anni ai tempi dell’operazione Mare Nostrum e che Lampedusa vive in questi giorni: ovvero la presenza di tanti migranti: e il Governo Renzi provvide subito la risarcire il Comune milanese.

Si offende qualcuno se invitiamo il Governo regionale siciliano di Nello Musumeci a quantificare il costo in termini di assistenza sanitaria per questi migranti, chiedendo il rimborso a Roma?

Dopo di che ci piacerebbe capire che cosa il Governo Conte bis sta facendo per affrontare la questione migranti.

Da quello che abbiamo capito l’accordo sulla ripartizione dei migranti, nell’Unione Europea, è una presa per i fondelli. I Paesi della ‘Grande Unione Europea dell’euro’ (che quando scomparirà sarà sempre troppo tardi) sono disposti a ripartire solo i migranti non economici, cioè i migranti che arrivano da Paesi in guerra e che chiedono asilo politico.

Ma tutti sappiamo che i migranti che arrivano in Italia – nel 90% dei casi – sono migranti economici. Rimarranno tutti in Italia? O si proverà a farli emigrare nei Paesi europei che non li vogliono? E come? A umma umma?  

Ancora: gli accordi con l’Unione Europea dell’euro riguardano i migranti non economici che arrivano con le navi ONG. Questi – così ci sembra di capire – vengono considerati “Migranti di serie A” e – ribadiamo, se non economici – possono essere ripartiti tra i Paesi europei.

Poi, se non abbiamo capito male, ci sono i “Migranti di serie B”, che sarebbero quelli che arrivano in Italia con i barchini: questi non rientrano nell’accordo con la UE dell’euro, che non ne vuole sapere nulla: questi ultimi dovranno resta in Italia. Punto.

In sintesi, l’Italia si dovrebbe tenersi tutti i migranti economici che arrivano con le navi ONG che considerano “sicuri” sono i porti italiani (che nel 90% dei casi sono porti siciliani) e tutti i migranti che arrivano nella nostra Isola con i barchini.

A proposito dei migranti che arrivano con i barchini vorremmo porre una domanda al presidente del Consiglio Conte: le pensa per davvero che questi barchini arrivano, da soli, dall’Algeria, dalla Libia e dalla Tunisia? E’ evidente che sono scortati.

Possibile che con i satelliti e, in generale, con tutti i mezzi che la tecnologia mete a disposizione dell’uomo non si riesce a scoprire chi è che scorta questi barchini fino sotto le coste siciliane e, in parte, anche in sardegna e in Calabria?

O forse non si vuole disturbare il lavoro dei comitati criminali di affari che, con molta probabilità, gestiscono questo lucroso settore (leggere i 5 mila euro che ogni migrante paga per recarsi dal Nord Africa in Europa)?

E’ inutile che i TG cerchino di gettare fumi negli occhi dicendo che i migranti ci sono anche in Spagna e in Grecia: il dato oggettivo è che il numero dei migranti sbarcati in Italia è in spaventoso aumento.

Lampedusa è letteralmente invasa dai migranti.

I barchini – già in azione indisturbati ai tempi del Ministro-sceriffo Matteo Salvini – sono in aumento.

E le navi ONG sono di nuovo in azione.

Cosa ci vuole dire il Presidente Conte? Sappiamo benissimo che oltre al grande business dei migranti che arrivano dal mare si sta riattivando, a spese degli ignari contribuenti italiani, il business dei centri di accoglienza.

Scommettiamo che, tra qualche settimana, ci diranno de il CARA di Mineo deve essere riattivato?

Va da sé che, in queste ore, il ‘capo’ della Lega, Matteo Salvini, sta festeggiando. Perché, di fatto, il Governo dell’avvocato degl’italiani – al secolo il Governo Conte bis sostenuto da quello che resta del PD e da quello che resta del Movimento 5 Stelle – oltre ad annunciare nuove tasse di tutte le specie e di tutti i generi (IVA sulla patente, tassa sui biglietti aerei – cioè soprattutto per penalizzare gli abitanti del Sud Italia poveri di treni e di autostrade – tassa sulle merendine e via continuando) – sta riempendo l’Italia di migranti.

Nulla contro i migranti. Ad eccezione del fatto che continuano a sfasciare il già massacrato mercato del lavoro italiano. Ma è chiaro che non può essere solo l’Italia ad accogliere i migranti.

Non possiamo non sottolineare l’ipocrisia di chi, a parole, combatte i ‘caporalato’, ma poi crea i presupposti per farlo crescere, aumentando la presenza di migranti nullafacenti.

Quanto a Papa Francesco che invita all’accoglienza, perché non invita i suoi preti a mettere le mani in tasca e a cacciare i soldi per occuparsi degli stessi migranti?

Il fatto che, per tre anni, siano riusciti a bloccare il voto degl’italiani non significa che si debba tornare ai tempi del Governo Renzi-Alfano.

Lo scorso 29 luglio – prima che Salvini aprisse la crisi di Governo – abbiamo scritto un articolo con il seguente titolo:

“Vi raccontiamo perché i grillini di Conte e Di Maio faranno la fine di Angelino Alfano”.

I grillini sono già sulla buona strada…

Foto tratta da Sostenitori delle Forze dell’Ordine

 

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