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Movimento 5 Stelle e PD: l’accordo su Ong e migranti non si troverà mai

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E’ inutile che ci giriamo attorno: le ‘centrali africane’ che gestiscono il grande business via nave dei migranti vorrebbero tornare ai fasti dell’operazione Mare Nostrum. Il ritorno del PD al Governo dell’Italia (ammesso che tale Governo veda la luce) li ha ringalluzziti. Ma su questo i grillini non dovrebbero cedere: sarebbe un ulteriore vantaggio alla Lega

Matteo Salvini, leader della Lega, dice che il Governo tra grillini e leghisti era pronto da tempo. Ha ragione? Se ha ragione Salvini, ebbene, il ‘capo’ dei leghisti dovrebbe prendersela con se stesso. Perché anticipando la crisi di Governo ha tolto il Movimento 5 Stelle dall’impiccio di sbattere fuori dal Governo lo stesso Salvini.

In realtà, il segretario leghista ha dimostrato di essere un dilettante della politica. Ha tolto le castagne dal fuoco ai grillini che, lo ribadiamo, avrebbero dovuto motivare la rottura con la Lega. E, soprattutto, ha ‘resuscitato’ i fantasmi del passato: Matteo Renzi e Romano Prodi. Nessuno parlava più di questi due: ci voleva un dilettante della politica come Salvin per riportarli sotto le luci della ribalta politica!

Tuttavia Salvini è fortunato. In suo favore gioca il sistema del trasbordo, via mare, dei migranti dall’Africa all’Europa. E’ un sistema che ha basi in Libia (e in qualche altro Paese dell’Africa e del Medio Oriente). Ma le ‘teste’ che governano questa macchina da soldi non possono che essere in Europa.

Ogni migrante che mette piede su un’imbarcazione (comprese quelle che naufragano) paga da 4 a 5 mila euro. Il ‘sistema’ ha funzionato alla perfezione fino a quando in Italia ha governato il centrosinistra.

Sul ‘troncone’ del pagamento di 4-5 mila euro per ogni posto-barca si è innestato il ‘sistema’, tutto italiano, dell’assistenza ai migranti. Soldi facili a mai finire a spese dei contribuenti italiani (5 miliardi di euro all’anno, al netto delle spese sanitarie caricate sulle Regioni: spese di cui non parla nessuno). 

Sono stati cinque-sei anni di Eldorado. Un grande affare truffaldino scoperchiato solo a Roma, con l’inchiesta Mafia-Capitale, dove qualcosa, nel ‘sistema’, deve essere andata storta…

E’ stata, lo ribadiamo, una pacchia incredibile. Ogni gestore incassava 35 euro per ogni migrante. Ogni migrante vedeva 2 euro al giorno. Gli altri soldi erano per la sua ‘assistenza’… Aum!

Quindi c’erano due ‘sistemi’ che si incrociavano e si sommavano: l’assistenza in mare e l’assistenza in terra.

Erano altri anni. A parte i Governi nazionali di centrosinistra, a parte le ‘cooperative’, a parte la ‘benedizione’ (in tutti i sensi…) di Santa Madre Chiesa, i migranti, giunti in Italia, in gran parte si dirigevano verso altri Paesi europei.

Oggi non è più così. Ma chi gestisce il ‘business’ – con riferimento a chi gestisce i posti-barca a 4-5 mila euro a testa – non si rassegna all’idea della fine del grande affare. Da quella parte sono convinti che ‘pressando’ un po’ tra piccole imbarcazioni e grandi navi qualcosa si otterrà: magari per un altro paio di anni.

A nostro modesto avviso, la catena di montaggio degli anni ‘ruggenti’ di Mare Nostrum, quando tutti andavano ‘salvati’ e chi parlava era un razzista, non è più proponibile.

Fino a quando c’è da dividere tra sei i sette Paesi europei due-trecento migranti si può fare. Ma pensare di ripristinare gli sbarchi a ritmo continuo ad Augusta, a Pozzallo e a Porto Empedocle è un errore.

Intanto, rispetto a sei anni fa la Sicilia è più povera. E poi non si capisce dove troverebbero posto tutti i migranti che dovrebbero tornare a sbarcare nei “porti sicuri”, che naturalmente sarebbero quelli italiani: siciliani nel 90% dei casi.

Con la Regione siciliana che si carica i costi sanitari della prima accoglienza. Che brutto scrivere queste cose, vero? Come si fa ad essere così cinici?

Peccato che quando Milano ha provato, per un paio di giorni, quello che Augusta, Pozzallo e Porto Empedocle hanno sopportato per anni, zact!, il Comune di Milano (amministrato dal centrosinistra) ha chiesto subito il risarcimento l Governo nazionale (di centrosinistra). E i soldi da Roma sono arrivati: subito. 

Del resto, non è che siamo tutti uguali? I ‘cafoni’ del Sud – specie se siciliani – si debbono accollare tutto, soprattutto i costi, e non debbono fiatare. Milano è diverso: lì il disturbo si paga. Volete mettere?

Tornando ai migranti, va detto che qualche dirigente del PD ha detto che serve “discontinuità” anche rispetto al tema dei migranti.

Ora, che Salvini sia stato inumano non ci sono dubbi: non si tengono le persone sulle navi, per giorni e giorni, al caldo, in attesa che la UE affronti un problema che non ha mai affrontato.

Ma un conto è dare ospitalità ai migranti di qualche nave Ong, altra e ben diversa cosa è pensare di tornare a trasformare i porti italiani – anzi, i porti siciliani nel 90% dei casi – nei “porti più sicuri del Mediterraneo”.

Questo non sarebbe solo una volgare presa in giro, ma anche un sistema ingestibile.

Sarebbe ingestibile, perché appena il nuovo Governo nazionale torna a riempire l’Italia di migranti, i Paesi confinanti, che per ora tengono le frontiere socchiuse, sbarrerebbero le stesse frontiere.

Su questo tema i grillini – che già, sotto il profilo elettorale, sono messi male – rischierebbero di perdere consensi su tutta la linea. A favore della Lega, che finirebbe per togliergli tutti i voti.

Diverso il discorso per il PD, che con i migranti, per tanti ‘motivi’ (che non sono solo umanitari…) è sempre andato a nozze.

Azzardiamo una previsione: se dalle parti del PD hanno intenzione – magari con la copertura ‘religiosa’ di Santa Madre Chiesa (altri personaggi molto ‘umanitari’: ve li raccomandiamo…) – di tornare ai ‘fasti’ dei porti aperti a tutti, beh, il Governo con i grillini, ammesso che veda la luce, avrà breve vita. Su questo accettiamo scommesse.

Foto tratta da Corato Viva

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