Minima Immoralia

A Pantelleria pescato un grongo di 31 kg lungo oltre due metri

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Anche se alcuni esemplari possono raggiungere i 3 metri e un peso di 70 kg, non è cosa di ogni giorno pescare un grongo di 31 kg, tra l’altro con il bolentino

Un grongo di 31 kg lungo 2 metri e 20 centimetri è stato pescato nelle acque del mare di Pantelleria. Ne ha dato notizia Il Giornale di Sicilia sul social net-work Istagram: notizia poi ripresa dal Giornale di Pantelleria (dal quale abbiamo tratto la foto sopra).

Il grongo è molto diffuso nel Mediterraneo. Vive in condizioni di profondità molto variabili: da pochi metri fino a 300 metri.

“L’incredibile cattura – leggiamo nel Giornale di Pantelleria – è avvenuta a trecento metri di profondità, dove armati di bolentino Aurelio Mustaccioli, Andrea e Stefano Valenza avranno faticato non poco per issare in superficie il serpentone marino”.

Il grongo, per la cronaca, può raggiungere dimensioni gigantesche: gli esemplari di tre metri di lunghezza raggiungono i 70 kg di peso.

Ha abitudini molto simili a quelle della murena (che viene considerata più pericolosa rispetto ai gronghi).

Anche l’habitat del grongo è mutevole: può vivere negli anfratti rocciosi dai quali esce di notte per cacciare (è carnivoro). Se si insedia in una tana, o magari nel relitto di una nave, molto difficilmente lascia il luogo dove vive.

Ma può vivere anche nei fondali sabbiosi, infossandosi durante le ore del  giorno.

Viene pescato con i palamiti (o palangari, con le reti a strascico, con le reti di posta e anche – come avvenuto a Pantelleria – con il bolentino (o lenza di fondo).

Per motivi che non abbiamo mai capito (chi scrive è originario di Sciacca, dove di gronghi, almeno un tempo, se ne pescavano in grande quantità), la carne di questo pesce non viene considerata di grande qualità. Invece, tolte le spine (che non mancano), un pesce intermedio tra magro e semi-grasso, particolarmente ricco di di proteine ad alto valore biologico, sali minerali e vitamine. 

 

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