J'Accuse

Trasporti marittimi per Lampedusa e Linosa: verso il blocco per le proteste dei lavoratori della ‘Pelagica’?

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Si tratta della cooperativa che i potenti del mare stanno cercando in tutti i modi di eliminare. Il problema non riguarda solo Lampedusa e Linosa, ma anche  Trapani, Pantelleria, Milazzo, Porto Empedocle. La politica – Governo nazionale e Governo siciliano – è in grado di verificare le scelte, tutt’altro che ‘sociali’, della società di navigazione Siremar – Caronte & Tourist Isole Minori Spa? La lettera della cooperativa ‘Pelagica’ alle autorità, Ministero in testa 

Si inasprisce lo scontro sociale nel mondo dei trasporti marittimi della Sicilia. Da una parte c’è la società di navigazione Siremar – Caronte & Tourist Isole Minori Spa; dall’altra parte ci sono i lavoratori delle piccole imprese portuali di Trapani, Pantelleria, Milazzo, Porto Empedocle, Lampedusa e Linosa che lamentano di essere stati “affamati”.

Per semplificare, la società di navigazione Siremar – Caronte & Tourist Isole Minori Spa – che gestisce il servizio di collegamento con gli arcipelaghi siciliani con contributi di Stato e Regione che ammontano a circa 100 milioni di euro all’anno – ha deciso di svolgere, con proprio personale, il lavoro che è sempre stato svolto dalle piccole imprese portuali, che oggi, non a caso, sono tutte in difficoltà.

Non mancano le polemiche. Ma adesso una di queste imprese – la Pelagica società cooperativa a responsabilità limitata, con sede a Lampedusa, ha deciso di venire allo scoperto con una vera e propria apertura di ostilità verso la  Siremar – Caronte & Tourist Isole Minori Spa.

E lo fa con una nota inviata alle seguenti autorità:

Spett.le Ufficio Circondariale Marittimo di Lampedusa (AG)
C.A. del Comandante T.V.(C.P.) Leandro Tringali –
cp-Iampedusa@pec.mit.gov.it
e p.c.
Capitaneria di Porto di Porto Empedocle (AG)
c.a. del Comandante C.F.(CP) Gennaro Fusco
cp-portoempedocle@pec.mit.gov.it
Direzione Marittima di Palermo – PALERMO
c.a. del Comandante Ammiraglio (CP) Roberto Isidori.
dm.palermo@pec.mit.gov.it
e p.c.
Spett. le MINISTERO DELLE INFRASTRURE E TRASPORTI- Direzione per la Vigilanza sulle Autorità Portuali, le infrastrutture Portuali, il trasporto marittimo e per vie d’acqua interne – ROMA
C.A. del Dirigente Dott.Mauro Coletta
dg.tm@pec.mit.gov.it

L’oggetto della lettera sono i “mancati pagamenti per servizi di ormeggio e rizzaggio e derizzaggio dal mese di settembre 2018 per €.129.009, 40”.

“La Pelagica Società Cooperativa a Responsabilità Limitata (così costituitasi a seguito della trasformazione del Gruppo Lavoratori Portuali Salvatore Maggiore di Lampedusa e Linosa ai sensi dell’art.21 L.84/94) – si legge nella lettera – opera da oltre cinquant’anni le operazioni portuali per conto terzi, quali carico e scarico delle merci e rizzaggio e derizzaggio di mezzi, sulle navi traghetto nel porto di Linosa e Lampedusa. A seguito della citata trasformazione – in tale limitata realtà portuale – è stata l’unica impresa autorizzata alle predette operazioni portuali per conto terzi ai sensi dell’art. 16 della Legge 84/94”.

La lettera ripercorre la storia di questo servizio:

“Con Ordinanza n.63/1987 della Capitaneria di Porto di Porto Empedocle (AG) – emessa, con le specifiche prescrizioni relative al caso di specie previste dal dispaccio Prot. 5202780 del 6 luglio 1983 del Ministero della Marina Mercantile – la Società è stata altresì autorizzata a svolgere il
servizio di ormeggio nel porto di Linosa, a mezzo di lavoratori iscritti al registro degli ormeggiatori di Lampedusa. Con l’avvento della Soc. Siremar – Caronte & Tourist Isole Minori Spa – e qui si comincia a ‘ballare’ – la già precaria situazione economica determinata dal limitato traffico è precipitata, prima con l’ottenimento della autoproduzione da parte della Società, che di fatto, non si è limitato al rizzaggioe derizzaggio dei mezzi accompagnati, a si è risolta – come dalle numerose comunicazioni pec inviate a questa
autorità – in una completa estromissione della scrivente Società”.

Nella lettera si racconta di una “contestazione degli addebiti per il servizio di ormeggio a Linosa per il quale la Società Soc.Siremar- Caronte & Tourist Isole Minori Spa ha promosso una azione giudiziaria nei confronti della Società reclamando la ripetizione di importi asseritamente non dovuti e poi impugnando davanti al TAR Sicilia la comunicazione di questa Autorità prot.1852 del 21.02.2019 con la quale, rettificando una precedente comunicazione, precisava l’applicabilità delle tariffe revisionate come da verbale della Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di Porto Empedocle in data 27.01.2010 in luogo di quelle previste dalla ordinanza n.63/1987 come presto dalla Compagnia Armatoriale, poi con l’acquisizione del controllo da parte della Compagnia Armatoriale della Traghetti delle Isole Spa, che si è uniformata alle stesse direttive”.

“Se ciò non bastasse – prosegue la lettera – si deve rilevare che, dal mese di settembre 2018, la Soc.Siremar – Caronte & Tourist Isole Minori Spa ha pressoché sospeso ogni pagamento alla scrivente restando debitrice dell’importo, al 07.07.19,di €.129.009.40comedaE/callegato”.

“Appare evidente – si legge sempre nella lettera che la cooperativa Pelagica ha inviato alle autorità – che il comportamento della Compagnia Armatoriale ha prodotto e sta producendo un gravissimo impatto sulla Società fino a minarne la sopravvivenza e pertanto vogliamo segnalare a queste Autorità questa grave e insostenibile situazione per le iniziative di propria competenza. La Società, dal canto suo – conclude la lettera – tutelerà i suoi diritti… nelle competenti sedi, senza però non dichiarare nei prossimi giorni, nei modi e nelle forme di legge, uno stato di agitazione per contrastare adeguatamente l’illegittimo comportamento della Compagnia Armatoriale”.

Insomma, si va allo scontro in piena estate: e per Lampedusa e Linosa – isole che puntano sul turismo estivo – questa non è affatto una bella notizia.

Noi vorremmo chiedere alla politica, ovvero alò Governo nazionale e al Governo regionale:

cari governanti, vi siete accorti che a Lampedusa si lamenta un servizio via mare carente?

vi siete accorti che quasi tutte le piccole imprese portuali sono in difficoltà economica?

Insomma: Stato e regione siciliana erogano – come già ricordato – 100 milioni di euro all’anno e poi non si preoccupano dell’impatto sociale che le scelte della società di navigazione sta provocando?

Allora è vero che i rapporti tra chi gestisce i trasporti marittimi e la politica vertono su ‘altri’ argomenti?

Il servizio è spesso carente, nonostante i tanti soldi ‘scuciti’ ogni anno da Stato e Regione; e adesso si ‘ammazzano’ pure le piccole imprese portuali.

Si ripete anche nel mondo dei trasporti siciliano il modello dell’Europa dell’euro: chi ha tanto deve avere sempre di più e chi ha poco deve avare sempre di meno.

Complimenti al Governo nazionale e al Governo regionale della Sicilia!

Foto tratta da siciliaogginotizie.it

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