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Crediti deteriorati, la denuncia della FABI: “Rischio usura ai danni di cittadini e imprese”

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Come se la crisi economica che attanaglia il nostro Paese non bastasse, intervengono anche le Banche a complicare la vita dei cittadini italiani. E lo fanno non per aiutare coloro che hanno bisogno, ma attraverso un’operazione da considerare in forte perdita anche per loro, svendendo a soggetti con pochi scrupoli i crediti con il fine di fare super utili ad ogni costo

di Carmelo Raffa

Se nei giorni scorsi abbiamo letto che padri e madri di famiglia hanno lasciato questa triste terra suicidandosi perché non riuscivano a mandare avanti e dignitosamente le proprie famiglie, le cose se si concretizzasse l’obiettivo infausto delle Banche di vendere i crediti a terzi, potrebbero peggiorare e distruggere la vita di tanti essere umani.

Le Banche, anziché tentare in proprio e con le proprie strutture professionali di recuperare i crediti col criterio del “padre di famiglia” li cedono a società, magari con sede prevalente all’estero incassando circa il 15% delle somme vantate.

Ad esempio, se in un caso specifico un debitore deve alla Banca la somma di 100 mila euro, la Società che compra questo credito lo pagherebbe appena 15 mila euro.

Dopo qualche giorno questa società sentirebbe il debitore e pretenderebbe da lui la somma di 100 mila euro più altri interessi e commissioni.

Uno Stato, quello italiano, che non interviene dal punto di vista legislativo con urgenza rischia di dare via libera al fenomeno dell’usura.

La FABI, che è il Sindacato maggioritario nel mondo delle Banche, non ci sta e come ha fatto nei giorni scorsi difendendo i clienti truffati dalle Banche per le vendite di azioni, obbligazioni e diamanti, oggi con lo spirito lungimirante che contraddistingue il proprio leader, Lando Maria Sileoni, lancia un allarme al Governo e a tutte le forze politiche affinché venga impedita la becera operazione voluta dalle Banche.

Foto di prima pagina tratta da ternitoday.it 

Ieri sui quotidiani del Gruppo Gedi e su altri Organi di stampa è stata pubblicata la mappa geografica elaborata dalla FABI sul rischio usura.

Le massicce cessioni di sofferenze e crediti deteriorati da parte delle banche generano un rischio usura per imprese e famiglie.

Parliamo di un fenomeno che vale 360 miliardi di euro e riguarda oltre 1,2 milioni di soggetti, sia cittadini sia aziende.

“Ignorati gli aspetti sociali legati alle operazioni finanziarie attuate per far quadrare i bilanci, ora il governo deve intervenire a stretto giro con una legge ad hoc”, conclude il segretario generale della FABI, Lando Maria Sileoni.

Di seguito la ‘mappa’ dei crediti deteriorati in Italia:

 

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