Sul Titanic

La ‘genialata’ di Prodi sull’euro. Fusaro: “E’ stata la rivoluzione dell’élite finanziaria”

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Ogni tanto è importante ripensare ai grandi ‘geni’ che hanno infognato l’Italia nell’Europa dell’euro. Un posto di ‘prim’ordine’ merita Romano Prodi, uomo forte delle Partecipazioni statali italiane nella Prima Repubblica e poi ‘leader’ politico nella Seconda Repubblica. ‘Mitica’ la sua profezia sull’euro…

“Prodi e la falsa profezia sull’Europa”.

Questo il titolo di un commento del filosofo e commentatore Diego Fusaro alla “profezia” di quel ‘genio’ dell’economia che porta il nome di Romano Prodi, amministratore delle Partecipazioni statali italiane ai tempi della Prima Repubblica, poi diventato leader politico del centrosinistra e Presidente del Consiglio dei Ministri ‘impallinato’ dallo stesso centrosinistra. Che, avendolo tolto da Palazzo Chigi, alla fine degli anni ’90, pensò bene di farlo nominare presidente della Commissione Europea.

Pensate un po’: è durante la presidenza Prodi della Commissione UE che l’Italia stabilisce il ‘geniale’ cambio lira-euro: un euro contro mille e 900 e rotti lire…

E’ di quegli anni la “profezia” – come la chiama Fusaro – di Romano Prodi:

“Con l’euro lavoreremo un giorno in meno, guadagnando come se lavorassimo un giorno in più”.

“E’, invece, accaduto l’esatto opposto – commenta il filosofo e commentatore Diego Fusaro -. Del resto, l’Unione Europea è nata come rivolta liberista post-1989 per massacrare le classi più deboli. Per distruggere le sovranità nazionali e, con esse, le democrazie e le conquiste sociali. E’ stata la rivoluzione dell’élite finanziaria”.

Come si può dare torto a Fusaro se la realtà di oggi è esattamente quella che descrive, ovvero l’esatto opposto di quello che diceva Prodi?

Foto ratta da ilgiornale.it

QUI LA CITAZIONE TRATTA DAL BLOG DI DIEGO FUSARO

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