J'Accuse

Asili nido di Palermo senza pane. Sabrina Figuccia: “Orlando come Maria Antonietta…”

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Palermo sempre più incredibile. Nemmeno i bambini degli asili nido si salvano dall’inadeguatezza dell’attuale amministrazione comunale, ai quali, al posto del pane, come denuncia la consigliera comunale Sabrina Figuccia, viene dato il pancarré. Da qui il paragone con la regina di Francia…

“Qualche tempo prima di essere ghigliottinata, si racconta che la regina Maria Antonietta, al popolo affamato, disse: ‘Non c’è il pane? Mangiate le brioches!’. Più o meno quello che hanno consigliato gli uffici comunali ai cuochi degli asili cittadini, da tempo rimasti senza pane perché è scaduto il contratto con la ditta fornitrice: ‘Se non c’è il pane date ai bimbi il pancarré”. Se non ci fosse da piangere, ci sarebbe da ridere…”.

Insomma, il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, “come Maria Antonietta”, si legge nel titolo del comunicato stampa diramato dalla consigliera comunale Sabrina Figuccia. Che aggiunge:

“E’ davvero paradossale quanto avviene negli asili gestiti da Palazzo delle Aquile (sede del Comune di Palermo ndr). Dopo il caso della carne sospesa dai pasti dei bambini perché la convenzione con la ditta era scaduta, adesso si scopre che pure il pane non viene più dato da mangiare ai piccoli alunni perché l’appalto è scaduto da tempo e, come da tradizione, negli uffici dell’assessorato all’Istruzione di via Notarbartolo nessuno ha pensato bene di rinnovarlo in tempo, con il triste risultato che i nostri bimbi non hanno neanche un bocconcino fragrante nei loro pasti”.

“Insomma, aveva proprio ragione Giovanbattista Vico – dice sempre Sabrina Figuccia – secondo il quale la storia si ripete sempre: alla fine del Settecento in Francia la regina incoraggiava a mangiare brioches invece del pane, adesso, nella Palermo del terzo millennio, il ‘re’ Orlando, tra le altre cose, vuole rivoluzionare anche la dieta dei piccoli alunni: niente pane, ma soltanto pancarré, che con tutti i suoi additivi chimici è proprio il cibo ideale per i bimbi”.

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