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Il ‘caso’ Sea-Watch: la magistratura ordina di far sbarcare i migranti. L’ira (elettorale) di Salvini

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Il Ministro degli Interni e leader della Lega, Matteo Salvini,  finge di non sapere che, dalla vicenda della nave ‘Diciotti’ ad oggi, a Lampedusa, sono arrivati centinaia di migranti con imbarcazioni di fortuna finiti chissà dove. La verità è che questa storia è solo un’operazione mediatica che, alla fine, farà prendere ancora più voti alla Lega

Ma giusto a una settimana dal voto per le elezioni europee questi signori della Sea-Watch dovevano presentarsi a Lampedusa con i migranti? Non ci prendiamo in giro: lo sappiamo bene che non tutti i ‘salvataggi’ in mare sono tali: alcuni lo sono, altri lo sono un po’ meno…

Questa storia, alla fine – questo almeno è quello che pensiamo noi – farà prendere altri voti alla Lega di Matteo Salvini. E qui c’è un problema di informazione che il ‘capo’ dei leghisti utilizza con grande abilità.

Nell’ultimo anno ci sono stati sbarchi di migrati a Lampedusa e in Sicilia. L’associazione Mareamico di Agrigento ne ha documentato alcuni a Torre Salsa, la Riserva naturale che si distende a Eraclea Minoa e Siculiana marina, nell’Agrigentino.

Quando questi migranti sbarcano a Lampedusa con imbarcazioni di fortuna non se ne occupa nessuno. Da Lampedusa di trasferiscono a Porto Empedocle per poi andare non si capisce dove. Lo stesso discorso vale per gli sbarchi in Sicilia.

Certo, non sono più gli anni dell’operazione Mare Nostrum, ma gli sbarchi ci sono stati. Molto meno, per carità (ma sicuramente di più di quanto raccontano i dati ufficiali diffusi ad arte dal Ministro-Sceriffo Salvini).

Attenzione, non lo diciamo noi: oltre a Mareamico c’è anche la testimonianza del sindaco di Lampedusa, Salvatore ‘Totò’ Martello:

“Da quando il ministro dell’Interno Matteo Salvini ha detto che non arrivano più migranti qui sono approdate 250 barche con circa 14 persone ciascuna. A Lampedusa se gli sbarchi diminuiscono è solo per il maltempo”.

Tutto tenuto nascosto. Perché?

“A me in prima persona – dice sempre il sindaco di Lampedusa – la Capitaneria non riferisce più il numero degli sbarchi, come ha sempre fatto. Forse gliel’hanno ordinato. Le agenzie che dovrebbero trasmettere queste notizie non lo fanno. Si vuole far passare l’idea che non ci siano più arrivi. Lampedusa è una realtà “scomoda” perché fa scoprire che ci sono problemi: gli arrivi, le barche, l’hotspot” (QUI PER ESTESO L’INTERVISTA AL SINDACO DI LAMPEDUSA MARTELLO).

Poi arriva la nave Sea Watch con una quarantina di migranti e Salvini, come direbbero a Catania, “si cassaria tutto”, della serie: “Porti chiusi”, “Non sbarca nessuno” e bla bla bla.

A Salvini non gliene importa nulla dei 40 migranti. Tant’è vero che non è mai intervenuto sugli sbarchi ”fantasma’ di Lampedusa, Torre Salsa e di altri sbarchi andati in scena in Sicilia.

Interviene solo quando una nave delle ONG imbarca migranti. In parte lo fa per bloccare un sistema (che però fa finta di non vedere per gli sbarchi ‘fantasma’: forse il Ministro Salvini pensa che chi raggiunge Lampedusa o la Sicilia non paga l’obolo ai criminali che gestiscono questo infame commercio di vite umane?); ma lo sa, soprattutto, perché l’informazione, dandogli ‘spago’, lavora per lui.

Grazie a queste navi, a sette giorni dal voto, Salvini ha fatto sapere ai suoi tanti elettori che i “pericolo migranti” non è stato eliminato, che lui sì ha lavorato bene, ma c’è chi lavora per far ripartire “l’invasione di migranti in Italia” e bla bla bla.

Ma ci vuole tanto a capire questo?

 

 

 

 

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