Sul Titanic

La Sicilia sprofonda. E a cosa pensa il Governo Musumeci? A tutelare i vitalizi degli ex parlamentari…

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“Cu nasci tunnu un po’ moriri quatratu”, recita un vecchio adagio siciliano. E chi pensa che la politica debba restare un privilegio anche quando non si calcano più le scene del Parlamento dell’Isola non può che agire come l’attuale Governo regionale, che si accinge ad impugnare la legge nazionale che taglia i vitalizi agli ex parlamentari. Una Sicilia governata da questi personaggi è una Sicilia senza speranza  

In Italia si contano 13 milioni di poveri (è, in assoluto, il Paese con più poveri in Europa, COME POTETE LEGGERE QUI), 5 milioni dei quali indigenti. La Sicilia è tra le Regioni più povere d’Italia. Migliaia di giovani laureati, ogni anno, lasciano la Sicilia in cerca di fortuna. In Sicilia le pubbliche amministrazioni non bandiscono concorsi e, ignorando la Costituzione, assumono per chiamata diretta amici & raccomandati. In questo sfascio sapete a cosa ha pensato il Governo regionale siciliano di Nello Musumeci? Ad impugnare la legge nazionale che costringe anche l’Assemblea regionale siciliana a tagliare i vitalizi di ex deputati, ex assessori ed ex presidenti della Regione siciliana!

Questo, signori, è il Governo regionale siciliano di centrodestra!

Questo è il presidente della Regione siciliana!

Questo è Nello Musumeci!

Attualmente il Parlamento siciliano stacca ogni mese circa 300 assegni per un totale di 17 milioni di euro all’anno. 

La legge nazionale, voluta dal Movimento 5 Stelle, non può intervenire direttamente sulla Regione siciliana, che quando c’è da spartire benefici & prebende agli amici fa valere l’Autonomia.

Però, nella norma nazionale, è prevista una penalizzazione per quelle Regioni che non effettueranno i tagli dei vitalizi.

La Regione siciliana, se la Regione non taglierà i vitalizi, perderebbe circa 30 milioni di euro: quasi il doppio della somma che, ogni anno, finisce nelle tasche di ex deputati, ex assessori ed ex presidenti della Regione.

Così Musumeci ha preso le misure: sta attuando la legge nazionale tagliando i vitalizi per non perdere i circa 30 milioni di euro all’anno; e, contemporaneamente, sta presentando ricorso alla Corte Costituzionale contro la legge nazionale.

Quello che vorremmo fare notare ai nostri lettori è ‘u maluchiffari del presidente Musumeci: invece di occuparsi dei siciliani senza lavoro, dei giovani siciliani che sono costretti ad emigrare e di altro ancora prova a tutelare i vitalizi di ex parlamentari, ex assessori ed ex presidenti della Regione siciliana. 

Del resto, anche Musumeci è, per l’appunto, presidente della Regione ed ex deputato regionale: e un giorno anche lui…

Dicono che il ricorso verrà quasi sicuramente accolto e che la Corte Costituzionale darà ragione ai ricorrenti. Questo perché ci sono i ricorsi di ex parlamentari nazionali.

E se invece la Consulta gli darà torto, magari invitando a ridurli?

Detto questo: che speranze ha una Sicilia governata da questi personaggi?

AGGIORNAMENTO: il Governo regionale di Nello Musumeci ci avrebbe ripensato:

 Meglio tardi che mai!

 

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